Vita di città
Deceduto l'attore Gastone Moschin, che girò a Matera il lungometraggio "Gli Anni Ruggenti"
La pellicola in 35mm è conservata dalla cineteca Cinetoscopio di Altamura
Matera - mercoledì 6 settembre 2017
Comunicato Stampa
Gastone Moschin è venuto a mancare lunedì 4 settembre a Terni all'età di 88 anni.
Grande attore di Teatro e di Cinema, tante volte presente in televisione, piace ricordarlo per il ruolo che lo fa emergere nel 1962 sul Grande Schermo: quello del segretario politico fascista Carmine Passante, nel film "Gli Anni Ruggenti" di Luigi Zampa. Nel cast: Nino Manfredi, Michèle Mercier, Angela Luce, Salvo Randone, Françoise Prévost. Si riconoscono le canzoni "Serenata celeste" - "Vivere" - "Ti voglio tanto bene" e immancabili "Inno al Balilla" e "Faccetta nera", con musiche originali di Piero Piccioni.
La vicenda, ispirata alla commedia «L'ispettore generale» di Nikolaj Gogol', è ambientata nel 1937 in un piccolo Paese della Puglia, dal nome di fantasia di «Gioiavallata», con tanto di Santini di san Nicola. In effetti gli esterni sono girati a Ostuni, con alcune scene ad Alberobello e tra i Sassi di Matera, mentre ad Altamura sono allestiti alcuni interni, nel Teatro Mercadante, affollato e del quale si riconosce il sipario. Il regista aveva scritto il soggetto con Sergio Amidei e Vincenzo Talarico, e la sceneggiatura con Ettore Scola e Ruggero Maccari.
Il film, prodotto da Achille Piazzi per Spa Cinematografica e Incei Film (che ne curò la distribuzione), vince la «Vela d'Argento» al Festival di Locarno.
La pellicola in 35mm è conservata dalla cineteca Cinetoscopio di Altamura.
Tra i tanti film di Gastone Moschin, la Puglia e la Basilicata non possono non ricordare questo lungometraggio, tra i primi girati nelle due regioni.
Grande attore di Teatro e di Cinema, tante volte presente in televisione, piace ricordarlo per il ruolo che lo fa emergere nel 1962 sul Grande Schermo: quello del segretario politico fascista Carmine Passante, nel film "Gli Anni Ruggenti" di Luigi Zampa. Nel cast: Nino Manfredi, Michèle Mercier, Angela Luce, Salvo Randone, Françoise Prévost. Si riconoscono le canzoni "Serenata celeste" - "Vivere" - "Ti voglio tanto bene" e immancabili "Inno al Balilla" e "Faccetta nera", con musiche originali di Piero Piccioni.
La vicenda, ispirata alla commedia «L'ispettore generale» di Nikolaj Gogol', è ambientata nel 1937 in un piccolo Paese della Puglia, dal nome di fantasia di «Gioiavallata», con tanto di Santini di san Nicola. In effetti gli esterni sono girati a Ostuni, con alcune scene ad Alberobello e tra i Sassi di Matera, mentre ad Altamura sono allestiti alcuni interni, nel Teatro Mercadante, affollato e del quale si riconosce il sipario. Il regista aveva scritto il soggetto con Sergio Amidei e Vincenzo Talarico, e la sceneggiatura con Ettore Scola e Ruggero Maccari.
Il film, prodotto da Achille Piazzi per Spa Cinematografica e Incei Film (che ne curò la distribuzione), vince la «Vela d'Argento» al Festival di Locarno.
La pellicola in 35mm è conservata dalla cineteca Cinetoscopio di Altamura.
Tra i tanti film di Gastone Moschin, la Puglia e la Basilicata non possono non ricordare questo lungometraggio, tra i primi girati nelle due regioni.