Politica
"De Ruggieri dica no al decreto sicurezza"
Appello al primo cittadino di Matera da associazioni e movimenti politici
Matera - lunedì 7 gennaio 2019
C'è una Matera che dice no al decreto Sicurezza. C'è una Matera che protesta contro il provvedimento voluto dal Ministro degli Interni, Matteo Salvini. C'è una Matera che chiede al sindaco della città dei Sassi di sposare questa linea e sottoscrivere il documento, già firmato da numerosi altri primi cittadini di importanti città come Palermo, Bari e Napoli, solo per citarne alcune.
A chiedere al sindaco Raffaele De Ruggieri di schierarsi dalla parte del "No" al decreto sicurezza, sono i rappresentanti di associazioni e movimenti politici della città, che protestano contro un decreto ritenuto discriminante.
Tra i firmatari dell'appello al sindaco di Matera ci sono Giuseppe Miolla per Sinistra Italiana, Giovanni Calia per Diem25, Serena Altamura per Tolba', Paolo Pesacane per Arci Basilicata e Vanessa Vizziello per RiSvolta.
"Siamo nel 2019, l'anno della consacrazione mondiale della Città di Matera quale Capitale Europea della Cultura. La città dei Sassi è insignita anche della onorificenza di Città della Pace e dei Diritti Umani.
Il 31 dicembre 2018 si è tenuta a Matera la Marcia per la Pace che ha visto il coinvolgimento di tantissimi cittadini e istituzioni politiche e religiose. Al fine di dare concretezza ai titoli ricevuti, chiediamo al Sindaco di Matera, avv. Raffaele De Ruggieri, di adottare gli atti amministrativi per contrastare il provvedimento del Governo"- scrivono nel documento indirizzato al primo cittadino materano.
"Non chiediamo un atto di disobbedienza civile o di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro Paese. –chiedono al sindaco De Ruggieri gli esponenti delle associazioni e gruppi politici.
Nel documento indirizzato al primo cittadino si sottolinea come gli uffici dell'anagrafe si trovano oggi in grave difficoltà dovendo rifiutare l'scrizione anagrafica dei cittadini con permesso di soggiorno che determina l'impossibilità di accesso a servizi fondamentali e garantiti quali ad esempio "la libertà di movimento, il diritto alla salute e alle cure tramite il Servizio sanitario e l'inviolabilità del domicilio".
Insomma, una situazione insostenibile per un decreto definito senza mezzi termini disumano perché, "eliminando la protezione umanitaria, toglie ogni residuo di comprensione nei confronti del dramma dei migranti".
Di qui l'invito al primo cittadino di Matera a dimostrare una visione ed una cultura diversa da quella di Matteo Salvini. "Abbiamo l'occasione per dimostrare al mondo intero che la Città Capitale europea della Cultura non è solo festa e consumo, ma vuol essere esempio di solidarietà e integrazione attraverso il messaggio che a Matera vengono prima gli esseri umani di ogni propaganda elettorale."- concludono i firmatari della missiva a De Ruggieri.
A chiedere al sindaco Raffaele De Ruggieri di schierarsi dalla parte del "No" al decreto sicurezza, sono i rappresentanti di associazioni e movimenti politici della città, che protestano contro un decreto ritenuto discriminante.
Tra i firmatari dell'appello al sindaco di Matera ci sono Giuseppe Miolla per Sinistra Italiana, Giovanni Calia per Diem25, Serena Altamura per Tolba', Paolo Pesacane per Arci Basilicata e Vanessa Vizziello per RiSvolta.
"Siamo nel 2019, l'anno della consacrazione mondiale della Città di Matera quale Capitale Europea della Cultura. La città dei Sassi è insignita anche della onorificenza di Città della Pace e dei Diritti Umani.
Il 31 dicembre 2018 si è tenuta a Matera la Marcia per la Pace che ha visto il coinvolgimento di tantissimi cittadini e istituzioni politiche e religiose. Al fine di dare concretezza ai titoli ricevuti, chiediamo al Sindaco di Matera, avv. Raffaele De Ruggieri, di adottare gli atti amministrativi per contrastare il provvedimento del Governo"- scrivono nel documento indirizzato al primo cittadino materano.
"Non chiediamo un atto di disobbedienza civile o di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro Paese. –chiedono al sindaco De Ruggieri gli esponenti delle associazioni e gruppi politici.
Nel documento indirizzato al primo cittadino si sottolinea come gli uffici dell'anagrafe si trovano oggi in grave difficoltà dovendo rifiutare l'scrizione anagrafica dei cittadini con permesso di soggiorno che determina l'impossibilità di accesso a servizi fondamentali e garantiti quali ad esempio "la libertà di movimento, il diritto alla salute e alle cure tramite il Servizio sanitario e l'inviolabilità del domicilio".
Insomma, una situazione insostenibile per un decreto definito senza mezzi termini disumano perché, "eliminando la protezione umanitaria, toglie ogni residuo di comprensione nei confronti del dramma dei migranti".
Di qui l'invito al primo cittadino di Matera a dimostrare una visione ed una cultura diversa da quella di Matteo Salvini. "Abbiamo l'occasione per dimostrare al mondo intero che la Città Capitale europea della Cultura non è solo festa e consumo, ma vuol essere esempio di solidarietà e integrazione attraverso il messaggio che a Matera vengono prima gli esseri umani di ogni propaganda elettorale."- concludono i firmatari della missiva a De Ruggieri.