Territorio
Dati Istat,: "Basilicata fanalino di coda".
Nota dell'Ugl Basilicata
Matera - mercoledì 16 maggio 2018
15.53
Quella del tentativo di far risalire la Basilicata è un'illusione svanita da anni, ed oggi c'è giusto il tempo per accorgersi che la Regione è appesa ancora al suo destino grazie alla Fca Melfi: se l'industria automobilistica ed il suo agglomerato industriale di San Nicola di Melfi non ci fossero, il nostro territorio sarebbe risucchiato nel gorgo delle regioni europee più depresse".
Lo dice in una nota il segretario provinciale dell'Ugl Matera, Pino Giordano.
"Anno dopo anno l'Istat ci consegna sempre la stessa fotografia: cresce la povertà e aumentano le diseguaglianze. Cinque milioni d'italiani versano in condizioni di assoluta indigenza, ben 261 mila persone in più rispetto al 2016. La verità disvelata oggi dal rapporto annuale dell'Istat è purtroppo molto diversa e preoccupante rispetto a quella che ci è stata raccontata durante i governi di centrosinistra nella scorsa legislatura. La povertà è in aumento e si concentra soprattutto al Sud, con una forte incidenza in Basilicata. E'urgente sciogliere i nodi cruciali che affliggono le famiglie lucane più deboli. Perché ciò avvenga, serve che ci sia un Governo al Paese, un Governo responsabile che indichi la via giusta per uscirne dalla crisi. La provincia di Matera è ricca di eccellenze, storia e talenti. Possono esserci anni buoni e anni meno buoni ma l'importante è restare, combattere fino alla fine per arrivare a uscirne da questa recessione che sta' ingoiando il territorio. Molte imprese - afferma- si stanno sacrificando affinché tutto il territorio si risollevi da questa piaga sociale. Le piccole e medie aziende che forniscono lavoro in un territorio in via di desertificazione sono in affanno. Questo è il vero tema che il nuovo Governo politico deve prioritariamente affrontare ossia, su come aiutare e supportare chi crea lavoro e sviluppo economico e sociale. Il sistema politico deve mostrare responsabilità verso gli Italiani e verso tutto il tessuto sociale dando supporto e capacità di produrre ossigeno per l'occupazione con un piano di ampio respiro tutto incentrato sulla competitività. Nel nostro territorio una famiglia su quattro stenta a vivere, le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta insieme alla disperazione, nulla si è fatto. Ci sono padri di famiglia disperati che non riescono a sfamare i propri figli. I politici facciano tutti un passo indietro, responsabilmente, occupandosi non di posti e ruoli ma di programmi su temi come la riforma delle pensioni, il lavoro e la riforma fiscale. Continuino a confrontarsi incontrandosi tutti a partire dal centrodestra, prima forza in parlamento.
Facciano di tutto per dare un governo che duri 5 anni ovviamente partendo dal centrodestra: solo così - conclude Giordano - per l'Ugl sarà possibile trovare una quadra e iniziare a dare risposte ai cittadini, al sud, alle famiglie ed alle imprese che stanno scomparendo. L'Ugl chiede l'impegno degli enti locali a fare di tutto per alleviare il più possibile questo stato di sofferenza diffusa. Secondo il report sul futuro demografico del Paese, tra 47 anni i residenti saranno solo 54,1 milioni. Previsto anche uno spopolamento del Mezzogiorno in favore delle regioni del centro-nord del Paese. Se oggi le Regioni dall'Emilia Romagna in su accolgono il 66 per cento degli italiani, nel 2065 i residenti saranno il 71 per cento. Le probabilità che la popolazione della Basilicata possa aumentare rispetto a oggi secondo l'Istat sono pari a zero. Anche nel centro-nord, in realtà, lo scenario non è dei migliori. Dopo i primi trent'anni di crescita, dal 2045 il saldo dei cittadini sarà sempre negativo. Non c'è tempo da perdere, è sempre più urgente dare un segnale di concretezza e di stabilità alla parte più sofferente del territorio, il malcontento sociale potrebbe diventare elevato: i politici responsabilmente diano un Governo al Paese altrimenti, ritorni la parola al popolo che è sovrano".
Lo dice in una nota il segretario provinciale dell'Ugl Matera, Pino Giordano.
"Anno dopo anno l'Istat ci consegna sempre la stessa fotografia: cresce la povertà e aumentano le diseguaglianze. Cinque milioni d'italiani versano in condizioni di assoluta indigenza, ben 261 mila persone in più rispetto al 2016. La verità disvelata oggi dal rapporto annuale dell'Istat è purtroppo molto diversa e preoccupante rispetto a quella che ci è stata raccontata durante i governi di centrosinistra nella scorsa legislatura. La povertà è in aumento e si concentra soprattutto al Sud, con una forte incidenza in Basilicata. E'urgente sciogliere i nodi cruciali che affliggono le famiglie lucane più deboli. Perché ciò avvenga, serve che ci sia un Governo al Paese, un Governo responsabile che indichi la via giusta per uscirne dalla crisi. La provincia di Matera è ricca di eccellenze, storia e talenti. Possono esserci anni buoni e anni meno buoni ma l'importante è restare, combattere fino alla fine per arrivare a uscirne da questa recessione che sta' ingoiando il territorio. Molte imprese - afferma- si stanno sacrificando affinché tutto il territorio si risollevi da questa piaga sociale. Le piccole e medie aziende che forniscono lavoro in un territorio in via di desertificazione sono in affanno. Questo è il vero tema che il nuovo Governo politico deve prioritariamente affrontare ossia, su come aiutare e supportare chi crea lavoro e sviluppo economico e sociale. Il sistema politico deve mostrare responsabilità verso gli Italiani e verso tutto il tessuto sociale dando supporto e capacità di produrre ossigeno per l'occupazione con un piano di ampio respiro tutto incentrato sulla competitività. Nel nostro territorio una famiglia su quattro stenta a vivere, le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta insieme alla disperazione, nulla si è fatto. Ci sono padri di famiglia disperati che non riescono a sfamare i propri figli. I politici facciano tutti un passo indietro, responsabilmente, occupandosi non di posti e ruoli ma di programmi su temi come la riforma delle pensioni, il lavoro e la riforma fiscale. Continuino a confrontarsi incontrandosi tutti a partire dal centrodestra, prima forza in parlamento.
Facciano di tutto per dare un governo che duri 5 anni ovviamente partendo dal centrodestra: solo così - conclude Giordano - per l'Ugl sarà possibile trovare una quadra e iniziare a dare risposte ai cittadini, al sud, alle famiglie ed alle imprese che stanno scomparendo. L'Ugl chiede l'impegno degli enti locali a fare di tutto per alleviare il più possibile questo stato di sofferenza diffusa. Secondo il report sul futuro demografico del Paese, tra 47 anni i residenti saranno solo 54,1 milioni. Previsto anche uno spopolamento del Mezzogiorno in favore delle regioni del centro-nord del Paese. Se oggi le Regioni dall'Emilia Romagna in su accolgono il 66 per cento degli italiani, nel 2065 i residenti saranno il 71 per cento. Le probabilità che la popolazione della Basilicata possa aumentare rispetto a oggi secondo l'Istat sono pari a zero. Anche nel centro-nord, in realtà, lo scenario non è dei migliori. Dopo i primi trent'anni di crescita, dal 2045 il saldo dei cittadini sarà sempre negativo. Non c'è tempo da perdere, è sempre più urgente dare un segnale di concretezza e di stabilità alla parte più sofferente del territorio, il malcontento sociale potrebbe diventare elevato: i politici responsabilmente diano un Governo al Paese altrimenti, ritorni la parola al popolo che è sovrano".