Enti locali
Crediti delle imprese, la denuncia di Confapi
Gli enti locali stanno mettendo in ginocchio le imprese lucane
Matera - martedì 15 settembre 2015
12.16
"È allarme pagamenti nel Materano. Le imprese creditrici di Provincia e Comune di Matera sono ormai allo stremo per i ritardi degli Enti Locali nei pagamenti di lavori, servizi e forniture".
Questo quanto sostenuto in una nota di Confapi a proposito della situazione delle imprese lucane "che hanno dovuto indebitarsi con le banche per fare fronte ai propri impegni e che non riescono più nemmeno a pagare gli interessi. Nella maggior parte dei casi – spiegano da Confapi - i crediti risalgono al 2014, più di un anno fa; inoltre, spesso le pubbliche amministrazioni non sono neanche in grado di rilasciare la certificazione del credito con data certa, come prevede la legge e come chiedono le banche per poter accettare la cessione pro soluto dei crediti o anche solo anticipare le fatture".
Nel circolo vizioso innescato dalla crisi chi paga il prezzo più alto sono sempre i privati.
"La Regione non trasferisce le risorse agli Enti Locali, questi ultimi sono imbrigliati nelle maglie del Patto di Stabilità Interno, una situazione che si riflette negativamente sulle imprese creditrici, perennemente in affanno e di fronte a un bivio: rinunciare a partecipare alle gare oppure avere le spalle abbastanza forti per aspettare un anno o anche di più per incassare le proprie spettanze. C'è anche il dubbio amletico se chiedere gli interessi di mora, spettanti per legge, o rinunciarvi per paura di ritorsioni. Nel primo caso nessun ente ti inviterà più alle gare con procedura ristretta perché gli hai creato problemi con la Corte dei Conti; nel secondo ti devi accontentare del capitale svalutato dopo un anno e mezzo–due anni, sempre che tu ce la faccia a resistere nel frattempo".
Per quel che riguarda la Provincia, Confapi Matera si augura che questi ritardi finiscano all'indomani dell'approvazione del bilancio, annunciata per fine settembre. Circa il Comune di Matera, che in precedenza pagava con puntualità e che oggi ritarda i versamenti alle imprese, Confapi chiede che si faccia ogni utile sforzo per una rapida soluzione del problema.
Questo quanto sostenuto in una nota di Confapi a proposito della situazione delle imprese lucane "che hanno dovuto indebitarsi con le banche per fare fronte ai propri impegni e che non riescono più nemmeno a pagare gli interessi. Nella maggior parte dei casi – spiegano da Confapi - i crediti risalgono al 2014, più di un anno fa; inoltre, spesso le pubbliche amministrazioni non sono neanche in grado di rilasciare la certificazione del credito con data certa, come prevede la legge e come chiedono le banche per poter accettare la cessione pro soluto dei crediti o anche solo anticipare le fatture".
Nel circolo vizioso innescato dalla crisi chi paga il prezzo più alto sono sempre i privati.
"La Regione non trasferisce le risorse agli Enti Locali, questi ultimi sono imbrigliati nelle maglie del Patto di Stabilità Interno, una situazione che si riflette negativamente sulle imprese creditrici, perennemente in affanno e di fronte a un bivio: rinunciare a partecipare alle gare oppure avere le spalle abbastanza forti per aspettare un anno o anche di più per incassare le proprie spettanze. C'è anche il dubbio amletico se chiedere gli interessi di mora, spettanti per legge, o rinunciarvi per paura di ritorsioni. Nel primo caso nessun ente ti inviterà più alle gare con procedura ristretta perché gli hai creato problemi con la Corte dei Conti; nel secondo ti devi accontentare del capitale svalutato dopo un anno e mezzo–due anni, sempre che tu ce la faccia a resistere nel frattempo".
Per quel che riguarda la Provincia, Confapi Matera si augura che questi ritardi finiscano all'indomani dell'approvazione del bilancio, annunciata per fine settembre. Circa il Comune di Matera, che in precedenza pagava con puntualità e che oggi ritarda i versamenti alle imprese, Confapi chiede che si faccia ogni utile sforzo per una rapida soluzione del problema.