Enti locali
Covid: Pd Matera, Bardi gioca con i colori
Il Presidente della Regione attaccato sul mancato passaggio in zona gialla della Basilicata
Basilicata - mercoledì 28 aprile 2021
Comunicato Stampa
La mancata zona gialla della Basilicata è una beffa che ha un nome e cognome: il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Solo pochi giorni fa il nostro Presidente si pavoneggiava, di fianco al commissario per l'emergenza covid generale Figliuolo, lasciandosi andare a dichiarazioni che erano mosse dalla propaganda e non dai fatti.
Questo l'inizio del comunicato emanato dal Partito Democratico di Matera che accusa il Governatore regionale Vito Bardi di essere il responsabile del mancato passaggio in zona gialla della Basilicata. La nota dei Dem della città dei Sassi poi continua:
Rimarrà memorabile il tweet del nove aprile, con il quale il Presidente preannuncia che la #Basilicata ha numeri da zona gialla (nonostante l'indice RT maggiore di 1 - n.d.r. -) E ancora, il quindici aprile: "Io penso che il ripristino della zona gialla si possa fare il prossimo venerdì, 23 aprile, per riaprire definitivamente il 26 aprile": lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, parlando con la trasmissione "Un giorno da pecora", in onda su Rai Radio1. Invece, dopo pochi giorni, la Basilicata è stata riconfermata zona arancione, ma le dichiarazioni di Bardi non sono state innocue. Tanto da ingenerare aspettative nei cittadini, soprattutto negli operatori economici del commercio, della ristorazione e del turismo che chiaramente hanno cercato di non farsi trovare impreparati alle riaperture legate alla zona gialla. Purtroppo, oltre il danno la beffa. Ai lavori di preparazione per le riaperture si sono aggiunti i disservizi dovuti alla interruzione di tali procedure producendo un danno aggiuntivo. Al Presidente Bardi diciamo che la comunicazione è un elemento da maneggiare con estrema cura. Non può trasformarsi in mera propaganda, e questo caso ne dimostra tutti gli effetti negativi.
I cittadini sanno, sulla loro pelle, come sono state gestite le varie ondate dei contagi da Covid-19 quanto ai tracciamenti, all'interruzione di tantissimi servizi sanitari oltre quelli legati alla pandemia; le mancate risposte alle fragilità economiche e sociali, ed il "modello Basilicata" non è stato certo preso come esempio da chicchessia. Dobbiamo ringraziare la grande abnegazione degli operatori sanitari, degli amministrativi delle aziende sanitarie e dei Sindaci che, con pazienza ed enormi sacrifici e pur in assenza di una precisa catena di comando, hanno retto la botta d'urto di questa pandemia.
Tutto il resto è solo dannosa propaganda.
Questo l'inizio del comunicato emanato dal Partito Democratico di Matera che accusa il Governatore regionale Vito Bardi di essere il responsabile del mancato passaggio in zona gialla della Basilicata. La nota dei Dem della città dei Sassi poi continua:
Rimarrà memorabile il tweet del nove aprile, con il quale il Presidente preannuncia che la #Basilicata ha numeri da zona gialla (nonostante l'indice RT maggiore di 1 - n.d.r. -) E ancora, il quindici aprile: "Io penso che il ripristino della zona gialla si possa fare il prossimo venerdì, 23 aprile, per riaprire definitivamente il 26 aprile": lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, parlando con la trasmissione "Un giorno da pecora", in onda su Rai Radio1. Invece, dopo pochi giorni, la Basilicata è stata riconfermata zona arancione, ma le dichiarazioni di Bardi non sono state innocue. Tanto da ingenerare aspettative nei cittadini, soprattutto negli operatori economici del commercio, della ristorazione e del turismo che chiaramente hanno cercato di non farsi trovare impreparati alle riaperture legate alla zona gialla. Purtroppo, oltre il danno la beffa. Ai lavori di preparazione per le riaperture si sono aggiunti i disservizi dovuti alla interruzione di tali procedure producendo un danno aggiuntivo. Al Presidente Bardi diciamo che la comunicazione è un elemento da maneggiare con estrema cura. Non può trasformarsi in mera propaganda, e questo caso ne dimostra tutti gli effetti negativi.
I cittadini sanno, sulla loro pelle, come sono state gestite le varie ondate dei contagi da Covid-19 quanto ai tracciamenti, all'interruzione di tantissimi servizi sanitari oltre quelli legati alla pandemia; le mancate risposte alle fragilità economiche e sociali, ed il "modello Basilicata" non è stato certo preso come esempio da chicchessia. Dobbiamo ringraziare la grande abnegazione degli operatori sanitari, degli amministrativi delle aziende sanitarie e dei Sindaci che, con pazienza ed enormi sacrifici e pur in assenza di una precisa catena di comando, hanno retto la botta d'urto di questa pandemia.
Tutto il resto è solo dannosa propaganda.