Ospedale e sanità
Coronavirus: Asm, unità mediche speciali per i casi in isolamento
Una quarantina di medici a lavoro per le cure domiciliari
Matera - martedì 7 aprile 2020
17.31
E' partita ieri l'attività predisposta dall'Asm, su indicazione della Regione Basilicata, che ha inviato nei Comuni di Matera, Tinchi, Stigliano e Tricarico quattro unità speciali per combattere il coronavirus. Il team composto da una quarantina di medici avrà il delicato compito di contrastare il diffondersi del Covid-19, recandosi direttamente presso le abitazioni dei pazienti, potendo così prestare le cure necessari a tutti quei malati che sono costretti a rimanere a casa.
L'obiettivo è quello di impedire a pazienti con sintomi influenzali, sospetti di aver contratto il Covid-19 di recarsi presso gli ambulatori dei propri medici curanti o nei Pronto Soccorso degli ospedali.
Il compito degli operatori sanitari sarà quello di predisporre le modalità di isolamento con l'acquisizione delle informazioni utili a stabilire i contatti avuti dal paziente negli ultimi 15 giorni. Inoltre, i medici dell'unità speciale – sottolineano dall'Asm- "dovranno effettuare anamnesi patologica remota (co-morbilità e farmaci assunti) e prossima (sintomatologia, temperatura corporea; ecc.); provvedere oltre che alla visita a domicilio dettata da motivi di ordine clinico, anche al contatto telefonico del paziente con cadenza quotidiana, festiva e prefestiva inclusa".
Una circostanza che potrebbe creare problemi di privacy, soprattutto considerando che le operazioni propedeutiche alle visite mediche con vestizioni di dispositivi di protezione, avverranno all'aperto, al di fuori delle abitazioni e degli spazi condominiali, proprio per evitare al minimo il rischio di possibili contagi. Per questo motivo l'Asm invita i cittadini ad evitare di riprendere queste operazioni e anche gli stessi medici, e diffida dal diffondere immagini sia nelle chat private che sui social net-work.
"L'Azienda non ritiene che sia necessario richiamare il previsto divieto di divulgazione di video che riprendono persone in luogo pubblico senza l'autorizzazione delle stesse, nella sicura convinzione che tutte le comunità del materano dimostreranno senso di responsabilità e spiccato rispetto nei confronti dei sanitari e del loro straordinario e coraggioso operato"- ricordano dall'Asm. Considerando anche che il diffondersi di tali immagini potrebbe innescare il fastidioso e pericoloso meccanismo della caccia all'untore.
L'obiettivo è quello di impedire a pazienti con sintomi influenzali, sospetti di aver contratto il Covid-19 di recarsi presso gli ambulatori dei propri medici curanti o nei Pronto Soccorso degli ospedali.
Il compito degli operatori sanitari sarà quello di predisporre le modalità di isolamento con l'acquisizione delle informazioni utili a stabilire i contatti avuti dal paziente negli ultimi 15 giorni. Inoltre, i medici dell'unità speciale – sottolineano dall'Asm- "dovranno effettuare anamnesi patologica remota (co-morbilità e farmaci assunti) e prossima (sintomatologia, temperatura corporea; ecc.); provvedere oltre che alla visita a domicilio dettata da motivi di ordine clinico, anche al contatto telefonico del paziente con cadenza quotidiana, festiva e prefestiva inclusa".
Una circostanza che potrebbe creare problemi di privacy, soprattutto considerando che le operazioni propedeutiche alle visite mediche con vestizioni di dispositivi di protezione, avverranno all'aperto, al di fuori delle abitazioni e degli spazi condominiali, proprio per evitare al minimo il rischio di possibili contagi. Per questo motivo l'Asm invita i cittadini ad evitare di riprendere queste operazioni e anche gli stessi medici, e diffida dal diffondere immagini sia nelle chat private che sui social net-work.
"L'Azienda non ritiene che sia necessario richiamare il previsto divieto di divulgazione di video che riprendono persone in luogo pubblico senza l'autorizzazione delle stesse, nella sicura convinzione che tutte le comunità del materano dimostreranno senso di responsabilità e spiccato rispetto nei confronti dei sanitari e del loro straordinario e coraggioso operato"- ricordano dall'Asm. Considerando anche che il diffondersi di tali immagini potrebbe innescare il fastidioso e pericoloso meccanismo della caccia all'untore.