Territorio
Contributi alle imprese per far fronte all’IMU
La richiesta di Confapi Matera all’Assessore regionale Franco Cupparo
Matera - venerdì 11 dicembre 2020
11.20 Comunicato Stampa
"Le conseguenze economiche della pandemia si fanno sempre più pesanti per le aziende lucane. Oltre alle micro e piccole imprese, anche le medie imprese del comparto industriale sono in difficoltà, essendo escluse dalla maggior parte degli aiuti statali".
Questo l'inizio del comunicato stampa della Confapi di Matera che si rivolge all'assessore Regionale Franco Cupparo, chiedendo contributi alle imprese per far fronte all'IMU. Il comunicato poi continua:
"Per questo motivo il direttore di Confapi Matera, Vito Gaudiano, ha inviato una nota all'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Franco Cupparo, per chiedere che, tra le varie misure che il Dipartimento sta adottando per attenuare le difficoltà economiche e finanziarie delle imprese lucane, preveda anche un sostegno per far fronte all'IMU, l'Imposta Municipale Propria la cui seconda rata è in scadenza il prossimo 16 dicembre.
Si tratta, infatti, di un'imposta diretta di tipo patrimoniale che viene applicata sugli immobili e che sta diventando un costo gravoso soprattutto per le imprese ricadenti nelle aree industriali e artigianali, dove i capannoni non sono utilizzati per speculazioni immobiliari ma per svolgere l'attività d'impresa. Un capannone industriale o artigianale – precisa Vito Gaudiano – non produce alcuna rendita da tassare; l'IMU dunque appare particolarmente gravosa per le imprese che hanno grandi superfici, ma che destinano alla produzione solo parte di queste, essendo il resto utilizzato per uffici, pertinenze o altro.
Per questo motivo abbiamo proposto all'assessore Cupparo, così come ha fatto per la TARI, di destinare un contributo forfettario a fondo perduto per abbattere il costo dell'IMU soprattutto per le imprese insediate nelle aree industriali e artigianali. Per esempio, un'azienda con un capannone di 30mila metri quadrati arriva a pagare ben 60mila euro di Imposta. Non si tratta, cioè, di aziende in cui l'intera superficie produce reddito, ma di imprese industriali che hanno ampi spazi non destinati alla produzione.
La nostra proposta rientra tra le misure straordinarie per fare fronte alle esigenze di liquidità e di sburocratizzazione delle imprese, sarebbe una misura immediata, di facile esecuzione e semplificata dal punto di vista burocratico-amministrativo, cioè un contributo a fondo perduto sull'IMU versata allo Stato. Il sostegno regionale sarebbe di enorme utilità per il sistema produttivo lucano.
Infatti, il gettito dell'IMU derivante dagli immobili a uso produttivo classificati nel gruppo catastale D (i capannoni industriali) è riservato allo Stato. Chiediamo dunque all'assessore di compiere anche un intervento a livello governativo per ottenere uno sgravio generalizzato dell'IMU".
Questo l'inizio del comunicato stampa della Confapi di Matera che si rivolge all'assessore Regionale Franco Cupparo, chiedendo contributi alle imprese per far fronte all'IMU. Il comunicato poi continua:
"Per questo motivo il direttore di Confapi Matera, Vito Gaudiano, ha inviato una nota all'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Franco Cupparo, per chiedere che, tra le varie misure che il Dipartimento sta adottando per attenuare le difficoltà economiche e finanziarie delle imprese lucane, preveda anche un sostegno per far fronte all'IMU, l'Imposta Municipale Propria la cui seconda rata è in scadenza il prossimo 16 dicembre.
Si tratta, infatti, di un'imposta diretta di tipo patrimoniale che viene applicata sugli immobili e che sta diventando un costo gravoso soprattutto per le imprese ricadenti nelle aree industriali e artigianali, dove i capannoni non sono utilizzati per speculazioni immobiliari ma per svolgere l'attività d'impresa. Un capannone industriale o artigianale – precisa Vito Gaudiano – non produce alcuna rendita da tassare; l'IMU dunque appare particolarmente gravosa per le imprese che hanno grandi superfici, ma che destinano alla produzione solo parte di queste, essendo il resto utilizzato per uffici, pertinenze o altro.
Per questo motivo abbiamo proposto all'assessore Cupparo, così come ha fatto per la TARI, di destinare un contributo forfettario a fondo perduto per abbattere il costo dell'IMU soprattutto per le imprese insediate nelle aree industriali e artigianali. Per esempio, un'azienda con un capannone di 30mila metri quadrati arriva a pagare ben 60mila euro di Imposta. Non si tratta, cioè, di aziende in cui l'intera superficie produce reddito, ma di imprese industriali che hanno ampi spazi non destinati alla produzione.
La nostra proposta rientra tra le misure straordinarie per fare fronte alle esigenze di liquidità e di sburocratizzazione delle imprese, sarebbe una misura immediata, di facile esecuzione e semplificata dal punto di vista burocratico-amministrativo, cioè un contributo a fondo perduto sull'IMU versata allo Stato. Il sostegno regionale sarebbe di enorme utilità per il sistema produttivo lucano.
Infatti, il gettito dell'IMU derivante dagli immobili a uso produttivo classificati nel gruppo catastale D (i capannoni industriali) è riservato allo Stato. Chiediamo dunque all'assessore di compiere anche un intervento a livello governativo per ottenere uno sgravio generalizzato dell'IMU".