Politica
Consiglio Regionale: prima approvazione anti Rimborsopoli
Modificata la legge 165/2004
Matera - venerdì 17 gennaio 2014
11.07
Il primo approccio del Consiglio regionale non è proprio quello atteso dalla popolazione lucana. Nella prima seduta della decima legislatura, quella presieduta da Marcello Pittella, all'ordine del giorno l'approvazione, poi avvenuta a maggioranza con 16 voti favorevoli e 3 contrari, della modifica dell'articolo 1 della legge 2 luglio 2004, n. 165 - "Disposizioni di attuazione dell'articolo 122, primo comma, della Costituzione".
Questo il nuovo testo approvato. "E' incompatibile, fatte salve le esclusioni previste dalle norme vigenti, con la carica di consigliere regionale, di componente della Giunta e di presidente della Regione, colui che è parte attiva di una lite con l'ente. Qualora il soggetto non sia parte attiva della lite, sussiste incompatibilità esclusivamente nel caso in cui la lite medesima sia conseguente o sia promossa a seguito di giudizio definito con sentenza passata in giudicato. La presente disposizione si applica anche ai procedimenti in corso".
Una modifica che salva tutti i consiglieri, rieletti, coinvolti nella vicenda Rimborsopoli, almeno sino all'ultimo grado di giudizio, che potrebbe arrivare oltre il mandato in corso. Come detto, sono stati 16 i voti favorevoli e 3 i contrari, arrivati dei consiglieri Perrino, Leggieri e Romaniello.
La legge, proposta dal consigliere del Pd Roberto Cifarelli e controfirmata anche dall'esponente Udc Francesco Mollica, ha lo scopo "di dare attuazione - si legge nella relazione al provvedimento - ai principi fondamentali in materia di incompatibilità per lite pendente con la Regione", introdotti dalla legge n. 165/2004, "nelle more di una più complessiva revisione delle disposizioni regionali in materia di ineleggibilità e di incompatibilità del presidente, dei componenti della Giunta e dei consiglieri regionali".
Alcune perplessità questa azione le lascia. Soprattutto perchè una legge regionale non può andare a modificare, tra l'altro in modo retroattivo, una di livello nazionale. Una legge appositamente realizzata per sanare le posizioni di quanti hanno strascichi di "lite" con la Regione per via della nona legislatura, quella che è stata costretta a terminare in anticipo per via di Rimborsopoli.
Questo il nuovo testo approvato. "E' incompatibile, fatte salve le esclusioni previste dalle norme vigenti, con la carica di consigliere regionale, di componente della Giunta e di presidente della Regione, colui che è parte attiva di una lite con l'ente. Qualora il soggetto non sia parte attiva della lite, sussiste incompatibilità esclusivamente nel caso in cui la lite medesima sia conseguente o sia promossa a seguito di giudizio definito con sentenza passata in giudicato. La presente disposizione si applica anche ai procedimenti in corso".
Una modifica che salva tutti i consiglieri, rieletti, coinvolti nella vicenda Rimborsopoli, almeno sino all'ultimo grado di giudizio, che potrebbe arrivare oltre il mandato in corso. Come detto, sono stati 16 i voti favorevoli e 3 i contrari, arrivati dei consiglieri Perrino, Leggieri e Romaniello.
La legge, proposta dal consigliere del Pd Roberto Cifarelli e controfirmata anche dall'esponente Udc Francesco Mollica, ha lo scopo "di dare attuazione - si legge nella relazione al provvedimento - ai principi fondamentali in materia di incompatibilità per lite pendente con la Regione", introdotti dalla legge n. 165/2004, "nelle more di una più complessiva revisione delle disposizioni regionali in materia di ineleggibilità e di incompatibilità del presidente, dei componenti della Giunta e dei consiglieri regionali".
Alcune perplessità questa azione le lascia. Soprattutto perchè una legge regionale non può andare a modificare, tra l'altro in modo retroattivo, una di livello nazionale. Una legge appositamente realizzata per sanare le posizioni di quanti hanno strascichi di "lite" con la Regione per via della nona legislatura, quella che è stata costretta a terminare in anticipo per via di Rimborsopoli.