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Politica

Consiglio comunale turbolento: maggioranza in ordine sparso

passa lo statuto ma i malumori interni al Pd bloccano il consiglio. Seduta rinviata al 16 aprile

Anche se non ufficialmente, la campagna elettorale per le amministrative di maggio è già iniziata. Almeno a sentire i botta e risposta dei consiglieri comunali durante l'ultimo consiglio convocato in seduta straordinaria. In particolare è andata in scena la lite furibonda tra i consiglieri dissidenti di maggioranza, Michele Paterino e Angelo Cotugno, e il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, su diversi punti all'ordine del giorno. Ma nonostante le turbolenze pre-elettorali, lo statuto comunale è stato approvato dall'assise consiliare.

La seduta inizia con un imprevisto: il consigliere comunale di minoranza e presidente della commissione urbanistica, competente sulla variante urbanistica nel Parco Santa Famiglia, Alessandro Tortorelli, si dimette poche ore prima dal 'fischio d'inizio'. L'inaspettata scelta crea indecisione tra i consiglieri sul procedere o meno con i lavori dell'assise. Il consigliere di minoranza, Augusto Toto, obietta: "Bisogna dare la possibilità a tutti i consiglieri di partecipare agli ordini del giorno. In questo momento non è possibile, perché manca il consigliere che surroga Tortorelli. Pertanto, chiedo il rinvio della seduta". In controtendenza sin dalle prime battute il sindaco Adduce: "La surroga non è un motivo legittimo per bloccare i lavori. Ci saranno i tempi per la surroga, ma adesso bisogna procedere".

Dopo la bocciatura dei consiglieri sul rinvio della seduta, la coppia Cotugno-Paterino comincia ad alzare le barricate sul primo punto all'ordine del giorno, l'approvazione dello statuto comunale. Sulla questione i due consiglieri motivano la loro astensione, a causa di "un mancato percorso di condivisione dello statuto con i cittadini e l'assenza di istituti di partecipazione nel testo statutario". Pronta la risposta di Adduce: "Non capisco il motivo di tale astensione, è solo campagna elettorale". Ed aggiunge: "E' vero sarebbe stato utile allargare la partecipazione e migliorare l'atto statutario, ma questo non deve produrre immobilismo". Alla fine della discussione i 22 voti favorevoli e i 5 astenuti decretano l'approvazione dello statuto comunale a maggioranza qualificata.

Successivamente si passa all'interrogazione, a firma del consigliere Toto. L'oggetto è il ripristino dei due accessi bloccati per Matera centro: le rampe d'accesso dalla strada statale 7, per chi proviene da Altamura, e la strada Bradanica, per chi proviene da La Martella. Il sindaco risponde sulle questioni: "L'Anas non è disposta ad intervenire, ma la soluzione si può rintracciare nell'affidare temporaneamente i lavori di percorsi provvisori alla Provincia che consentano l'accessibilità". In vista del ponte festivo previsto per il 25 aprile, il sindaco aggiunge: "Abbiamo redatto un dispositivo con il quale decongestioneremo il traffico e allargheremo le postazioni per i parcheggi. Infatti apriremo il parcheggio di via Saragat e daremo delle indicazioni stradali precise grazie ad una nuova segnaletica, all'aiuto della Protezione Civile e della Polizia municipale".

L'altra interrogazione del consigliere di FI, Adriano Pedicini, riguarda la destinazione d'uso dell'area ex centrale del latte come centro di raccolta rifiuti di sfalci e potature: "Perché è stata scelta una zona di 'pregio', inizialmente destinata a ben altro, per conferire i rifiuti?". Anche se non di propria competenza, alla domanda pertinente risponde l'assessore alle attività produttive, Giovanni Scarola: "E' stata scorporata solamente una piccola parte dell'area di 400/500 metri, dov'è stato posizionato un container e un box per poter conferire gli sfalci. Tra l'altro l'area è sorvegliata da un operatore di turno". Il fabbricato ex centrale del latte, "non c'entra perché è stato interdetto e messo in sicurezza, in attesa delle decisioni future del consiglio comunale".

Seguono le due mozioni a firma del consigliere Paterino, e qui si alzano i toni della polemica. La prima interessa un bando di gara "Piattaforma Informatica Municipale Multiservizi – Fornitura del portale dei servizi web e del sistema di virtualizzazione del Comune di Matera". Paterino, nello specifico, chiede un adeguamento del bando: "I requisiti richiesti molto specifici consentono la partecipazione, ma in concreto per molte imprese la escludono. L'altro punto non chiaro è la proroga del servizio per 10 anni in violazione della libera concorrenza, della libertà di trattamento, non discriminazione e trasparenza". Per Cotugno, dissidente Pd, "è opportuno rivedere l'utilizzo delle risorse Pisus, perché lo stanziamento del bando di 520.000 euro è destinato solo a introdurre interventi di manutenzione ordinaria e non di innovazione". La risposta del sindaco Adduce è schietta e pronta: "Sulle procedure il Comune di Matera si è spogliato dellla competenza, affidandola alla centrale di committenza". E punta il dito: "Ci risiamo. E' bieca propaganda elettorale. L'ordine del giorno non ha ragione d'esistere". Alla fine basta un controllo dei documenti per appurare che la gara d'appalto è ampiamente avviata e, dopo le baruffe verbali tra le parti, Paterino ritira l'ordine del giorno.

La seconda mozione, invece, pone la questione dell'area occupata attualmente dal distributore di carburante di via Annunziatella. La zona, che inizialmente da PRG era destinata ad area verde, è oggetto di un lungo contenzioso tra l'amministrazione comunale e la Q8. Paterino chiede "di ripristinare le condizioni precedenti, anche perché il consiglio comunale ha votato all'unanimità la destinazione d'uso ad area verde". Cotugno, immancabilmente, è dello stesso avviso: "Il concetto è di riportare l'area alla sua originaria assegnazione". L'assessore all'urbanistica, Pasquale Lionetti, cerca di far chiarezza: "Sono d'accordo in linea di principio, non capisco perché nel nuovo PRG Paterino afferma che l'area rimane occupata dal distributore di carburante. Non è così, su questo aspetto voglio tranquillizzarlo".

Ma ancora una volta Adduce contesta l'ordine del giorno duramente e accusa: "Nel testo sono presenti notizie false e tendenziose che mirano a turbare l'ordine pubblico. Ancora una volta rilevo, sia nel merito che nei torni, alcuna soluzione". Per le rime risponde il consigliere Cotugno: "Non mi sento di alimentare le rivolte popolari. Pertanto richiedo di modificare l'ordine del giorno e ribadire l'indirizzo già dato". Dopo le continue polemiche, la proposta di modifica viene presentata e messa ai voti. Però il tutto sfuma in un nulla di fatto, per mancanza del numero legale dei consiglieri.

Prossimo appuntamento, giovedì 16 aprile, in seconda seduta alle ore 16.00, per discutere delle altre questioni scottanti rimaste senza risposta.
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