Politica
Consiglio comunale, passa la convenzione sulla gestione associata della raccolta differenziata
Matera capofila del progetto. Piena unanimità su quasi tutte le deliberazioni.
Matera - venerdì 20 novembre 2015
7.15
Con l'approvazione unanime del consiglio comunale di Matera dello schema di convenzione per la gestione associata – tra alcuni comuni del materano - del servizio di raccolta differenziata, la città dei Sassi intravede un nuovo percorso nell'ambito della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Infatti la nuova deliberazione consentirà di avviare le procedure per la gara di appalto del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nell'area metropolitana costituita dalla città di Matera, comune capofila del progetto, e dai comuni di Bernalda, Irsina e Tricarico, riuniti nel sub-ambito 1 in gestione associata.
L'unanimità è giunta dopo un prolungato dibatto all'interno della sala consiliare. Nei dettagli, il consigliere pentastellato, Antonio Materdomini, il democratico, Pietro Iacovone, e Vito Sasso, della lista Lavoro e Sviluppo, hanno invocato delle modifiche e integrazioni al documento ufficiale. Sollecitazioni poi tradotte in emendamenti e mozioni. Tramite emendamento Iacovone ha proposto alcune correzioni tecniche alla convenzione che alla fine sono state bocciate in modo compatto dalla maggioranza. Respinta anche la modifica presentata dal consigliere di maggioranza Sasso a favore dell'inserimento di una polizza fideiussoria per i comuni inadempienti e a garanzia dei costi di servizio.
Invece la mozione, presentata dai 5 Stelle, in cui si impegna il sindaco e la giunta ad introdurre, all'interno del disciplinare d'appalto, la 'tariffa puntuale' è passata all'unanimità. Questa modalità prevede un numero base di sacchi per il rifiuto indifferenziato calcolato in rapporto al numero dei componenti familiari. Pertanto la tariffa, nel caso in cui fosse applicata, sarà determinata in misura 'più puntuale' rispetto alla produzione di rifiuti di ciascun cittadino. Così ciascun utente potrà esser incentivato ad una minore produzione di rifiuto indifferenziato e ad una maggiore attenzione a separare ulteriormente i propri rifiuti recuperabili con l'obiettivo finale di incentivare la raccolta differenziata, a beneficio dei costi complessivi del servizio.
Ma come saranno suddivisi i compiti tra i vari enti comunali, parti della nuova gestione associata? Il ruolo di primaria importanza è affidato al capofila del progetto, in questo caso il Comune di Matera che ha il compito di "coordinare e gestire l'intero servizio" grazie agli strumenti ordinari di lavoro come la Conferenza dei sindaci e la Conferenza dei servizi. Sempre in qualità di ente capofila del progetto, al Comune di Matera spetta la redazione degli atti necessari per lo svolgimento della gara e la nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP).
Al contempo i sindaci degli altri comuni svolgeranno, singolarmente o tramite la partnership istituzionale della Conferenza, il ruolo e funzioni di indirizzo e verifica del regolare funzionamento del servizio; inoltre alla Conferenza dei sindaci è riservata "la competenza di valutare e decidere su tutte le problematiche che potranno verificarsi nel corso della gestione del servizio". I comuni assumono le funzioni di controllo e di segnalazioni. Ma non solo, avranno anche il compito di elaborare "norme regolamentari tra di loro il più possibile uniformi, a perseguire l'omogeneità delle procedure amministrative nonché della modulistica in uso nelle materie attinenti al servizio".
La seduta però era iniziata con altri punti all'ordine del giorno. Il primo, a firma del consigliere comunale Nunzia Antezza, relativo alla Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza "Open future". Su questo fronte sono state approvate all'unanimità le "proposte d'azione della città Capitale Europea della Cultura 2019 per costruire la strada dei diritti con le porte aperte e con i suoi punti luce per illuminare il futuro". Voto unanime anche per la ferma condanna degli atti terroristici di Parigi e la piena solidarietà in favore delle vittime dell'attentato.
Argomento abbastanza dibattuto è stato il progetto d'istituzione di una zona franca a fiscalità differenziata. L'istituzione di un regime fiscale differenziato, in linea con le opportunità previste dalle norme Ue, consiste nell'abbattimento della componente nazionale di accisa gravante sui prodotti energetici (principalmente gas metano, gpl, gasolio da riscaldamento, gasolio da autotrazione, benzina), così garantendo la compensazione del consumo di territorio derivante dall'attività di coltivazione di idrocarburi. Paolo Manicone, consigliere di maggioranza, è stato abbastanza critico su questo punto: "Io sono contro le compensazioni ambientali. Non c'è bisogno di percepire i vantaggi delle estrazioni delle estrazioni, ma è necessario costituire progetti industriali ben definiti". Anche altri consiglieri hanno manifestato diverse perplessità, tali da indurli a ritirare l'ordine del giorno che sarà oggetto di approfondimento in sede di commissione.
Successivamente l'assise consiliare, sempre nel segno dell'unanimità, ha approvato l'attivazione di tutte le iniziative utili al rilancio dell'importante del settore produttivo della 'pasta di Matera', con particolare riferimento all'unico presidio rimasto nella città dei Sassi, il mulino 'Tandoi'. Il consigliere Angelo Cotugno ha descritto le difficoltà del pastificio: "Negli ultimi 6 mesi l'impresa è ferma, senza che si siano avviate iniziative con l'obiettivo di salvaguardare i lavoratori dello stabilimento. Per questo motivo si chiede di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema e di dare impulso a nuove iniziative per una nuova contrattazione".
Altro ordine del giorno, approvato all'unanimità, ha interessato il tema del "baratto amministrativo". Il provvedimento, introdotto lo scorso anno con lo Sblocca Italia, prevede la possibilità per i cittadini di non pagare le tasse comunali arretrate (IMU e TARI per esempio) dando in cambio il proprio lavoro, con interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento e decoro di aree verdi, e in genere di valorizzazione e decoro urbano. "L'esenzione – afferma il primo firmatario della proposta, Materdomini – sarà concessa per un periodo limitato". In questo caso, la mozione ha impegnato il sindaco e la giunta a predisporre un nuovo regolamento ad hoc.
Infine è stato approvato, sempre con voto unanime, anche lo schema di convenzione per la gestione del Servizio di Tesoreria del Comune di Matera. Il documento prevede un bando pubblico quinquennale per l'assegnazione della servizio e le linee guida che il dirigente dovrà seguire in sede di predisposizione del disciplinare.
L'unanimità è giunta dopo un prolungato dibatto all'interno della sala consiliare. Nei dettagli, il consigliere pentastellato, Antonio Materdomini, il democratico, Pietro Iacovone, e Vito Sasso, della lista Lavoro e Sviluppo, hanno invocato delle modifiche e integrazioni al documento ufficiale. Sollecitazioni poi tradotte in emendamenti e mozioni. Tramite emendamento Iacovone ha proposto alcune correzioni tecniche alla convenzione che alla fine sono state bocciate in modo compatto dalla maggioranza. Respinta anche la modifica presentata dal consigliere di maggioranza Sasso a favore dell'inserimento di una polizza fideiussoria per i comuni inadempienti e a garanzia dei costi di servizio.
Invece la mozione, presentata dai 5 Stelle, in cui si impegna il sindaco e la giunta ad introdurre, all'interno del disciplinare d'appalto, la 'tariffa puntuale' è passata all'unanimità. Questa modalità prevede un numero base di sacchi per il rifiuto indifferenziato calcolato in rapporto al numero dei componenti familiari. Pertanto la tariffa, nel caso in cui fosse applicata, sarà determinata in misura 'più puntuale' rispetto alla produzione di rifiuti di ciascun cittadino. Così ciascun utente potrà esser incentivato ad una minore produzione di rifiuto indifferenziato e ad una maggiore attenzione a separare ulteriormente i propri rifiuti recuperabili con l'obiettivo finale di incentivare la raccolta differenziata, a beneficio dei costi complessivi del servizio.
Ma come saranno suddivisi i compiti tra i vari enti comunali, parti della nuova gestione associata? Il ruolo di primaria importanza è affidato al capofila del progetto, in questo caso il Comune di Matera che ha il compito di "coordinare e gestire l'intero servizio" grazie agli strumenti ordinari di lavoro come la Conferenza dei sindaci e la Conferenza dei servizi. Sempre in qualità di ente capofila del progetto, al Comune di Matera spetta la redazione degli atti necessari per lo svolgimento della gara e la nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP).
Al contempo i sindaci degli altri comuni svolgeranno, singolarmente o tramite la partnership istituzionale della Conferenza, il ruolo e funzioni di indirizzo e verifica del regolare funzionamento del servizio; inoltre alla Conferenza dei sindaci è riservata "la competenza di valutare e decidere su tutte le problematiche che potranno verificarsi nel corso della gestione del servizio". I comuni assumono le funzioni di controllo e di segnalazioni. Ma non solo, avranno anche il compito di elaborare "norme regolamentari tra di loro il più possibile uniformi, a perseguire l'omogeneità delle procedure amministrative nonché della modulistica in uso nelle materie attinenti al servizio".
La seduta però era iniziata con altri punti all'ordine del giorno. Il primo, a firma del consigliere comunale Nunzia Antezza, relativo alla Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza "Open future". Su questo fronte sono state approvate all'unanimità le "proposte d'azione della città Capitale Europea della Cultura 2019 per costruire la strada dei diritti con le porte aperte e con i suoi punti luce per illuminare il futuro". Voto unanime anche per la ferma condanna degli atti terroristici di Parigi e la piena solidarietà in favore delle vittime dell'attentato.
Argomento abbastanza dibattuto è stato il progetto d'istituzione di una zona franca a fiscalità differenziata. L'istituzione di un regime fiscale differenziato, in linea con le opportunità previste dalle norme Ue, consiste nell'abbattimento della componente nazionale di accisa gravante sui prodotti energetici (principalmente gas metano, gpl, gasolio da riscaldamento, gasolio da autotrazione, benzina), così garantendo la compensazione del consumo di territorio derivante dall'attività di coltivazione di idrocarburi. Paolo Manicone, consigliere di maggioranza, è stato abbastanza critico su questo punto: "Io sono contro le compensazioni ambientali. Non c'è bisogno di percepire i vantaggi delle estrazioni delle estrazioni, ma è necessario costituire progetti industriali ben definiti". Anche altri consiglieri hanno manifestato diverse perplessità, tali da indurli a ritirare l'ordine del giorno che sarà oggetto di approfondimento in sede di commissione.
Successivamente l'assise consiliare, sempre nel segno dell'unanimità, ha approvato l'attivazione di tutte le iniziative utili al rilancio dell'importante del settore produttivo della 'pasta di Matera', con particolare riferimento all'unico presidio rimasto nella città dei Sassi, il mulino 'Tandoi'. Il consigliere Angelo Cotugno ha descritto le difficoltà del pastificio: "Negli ultimi 6 mesi l'impresa è ferma, senza che si siano avviate iniziative con l'obiettivo di salvaguardare i lavoratori dello stabilimento. Per questo motivo si chiede di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema e di dare impulso a nuove iniziative per una nuova contrattazione".
Altro ordine del giorno, approvato all'unanimità, ha interessato il tema del "baratto amministrativo". Il provvedimento, introdotto lo scorso anno con lo Sblocca Italia, prevede la possibilità per i cittadini di non pagare le tasse comunali arretrate (IMU e TARI per esempio) dando in cambio il proprio lavoro, con interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento e decoro di aree verdi, e in genere di valorizzazione e decoro urbano. "L'esenzione – afferma il primo firmatario della proposta, Materdomini – sarà concessa per un periodo limitato". In questo caso, la mozione ha impegnato il sindaco e la giunta a predisporre un nuovo regolamento ad hoc.
Infine è stato approvato, sempre con voto unanime, anche lo schema di convenzione per la gestione del Servizio di Tesoreria del Comune di Matera. Il documento prevede un bando pubblico quinquennale per l'assegnazione della servizio e le linee guida che il dirigente dovrà seguire in sede di predisposizione del disciplinare.