Politica
Consiglio comunale, maggioranza ko a fine mandato
Manca il numero legale sulla questione ‘Granulari’. La maggioranza esce di scena tra i fischi.
Matera - venerdì 17 aprile 2015
8.42
Un mesto e deprimente risultato. Così si possono sintetizzare gli ultimi lavori del consiglio comunale, in odore di campagna elettorale. Nella penultima assise di fine mandato sono stati affrontati diversi temi all'ordine del giorno, ancora oggi irrisolti. Ma, in particolar modo, sono emerse tutte le difficoltà di una maggioranza entrata in crisi, già da tempo, e non in grado di deliberare su una questione di fondamentale importanza, come la vicenda "Granulari".
L'assise consiliare ha aperto i lavori con l'approvazione all'unanimità della surroga del nuovo consigliere di minoranza, Carlo Marinaro, subentrato al posto del consigliere dimissionario, Alessandro Tortorelli. Dopo di che si è passati alla mozione del consigliere di maggioranza, Michele Paterino, sulla questione via Annunziatella, modificata la scorsa volta di concerto con il sindaco Adduce, che "impegna la giunta, su quanto stabilito già in consiglio comunale, al ripristino ad area verde della zona attualmente occupata dalla Q8". Mozione approvata a maggioranza.
L'altra mozione ha riguardato la viabilità di via La Martellla, sempre a firma del consigliere Paterino. Nello specifico, si è chiesto di "adottare senza ulteriore indugio le procedure anche sostitutive previste dalla legge per realizzare quanto prima gli interventi utili e necessari per il completamento della viabilità di via La Martella, attesi da 20anni". Paterino ha rimarcato come negli scorsi anni, "gli assessori ai lavori pubblici hanno sempre assicurato l'intesa con i lottizzanti come cosa fatta, e che questi ultimi avrebbero dovuto realizzare il completamento della viabilità di via La Martella, impegnando risorse finanziarie di gran lunga inferiori, 300mila euro, rispetto al cavalcavia originariamente previsto di 900mila euro da convenzione". Adduce, essendo d'accordo con la mozione, ha scaricato le colpe sul lento iter burocratico: "C'è un problema di procedure e procedimenti burocratici che rallentano i lavori. Su questa vicenda abbiamo sempre premuto per una soluzione immediata, ma non siamo riusciti a sbrogliare il bando della matassa". E ha concluso: "Nell'arco di pochi giorni vi sarà dato conto di com'è la situazione". Cotugno, dissidente Pd, attacca il primo cittadino: "Il sindaco deve evitare il lamento. Piuttosto si informi meglio e richiami al dovere l'amministrazione". Ed anche questa mozione, tra le polemiche, passa con 22 voti favorevoli e 1 astenuto.
In calendario, anche la mozione sulla variazione del classamento di alcune strade cittadine, prevalentemente del centro storico, ai fini dell'applicazione della TOSAP. Entrando nel merito, nel 1999 si decise il declassamento della TOSAP (tassa sull'occupazione di suolo pubblico) dalla 1° alla 4° categoria, così diminuendo la tassa per le vie del centro storico con l'obiettivo di rivitalizzare il turismo nella città dei Sassi. Ma ormai è passato troppo tempo per Paterino: "A distanza di 16 anni, il periodo per dar lustro al centro cittadino è passato. Chiedo di riportare la TOSAP alla sua naturale categoria prima della modifica del '99, uguale indistintamente per tutta la città". Discussioni furibonde anche qui all'interno della maggioranza. Alba, consigliere Pd, attacca Paterino: "Perché non ti sei rivolto agli uffici comunali? E all'assessore predisposto in questi tre anni? Sei logorroico e ripetitivo". Pertanto, "chiedo di ritirare il provvedimento per un provvedimento più ampio sulla materia, non basta tornare alle condizioni pre '99. E' opportuno riunire una commissione specifica". Dopo baruffe, lunghe discussioni, e una sospensione per cercare un accordo, si giunge alla bocciatura dell'ordine del giorno con 16 contrari, 6 favorevoli e 1 astenuto.
Poi seguono dei provvedimenti che il consiglio non fatica ad approvare come la "Presa d'atto e approvazione del Piano di Gestione 'I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera'", l'individuazione degli ambiti territoriali, oggetto di esclusione SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), e la cessione a privati di alcune aree comunali.
Si giunge alla fine del consiglio con ultimo punto all'ordine del giorno: l'approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni pervenute alla variante urbanistica nell'ambito di contrada Granulari. Importante questione sulla quale il consiglio aveva già deliberato con l'approvazione di una variante nel luglio del 2014, dando via libera alla costruzione degli alloggi della Cooperativa Alessia. Una delibera contestatissima, in particolare dal comitato Parco Santa Famiglia: 20 mila metri quadrati che avrebbero dovuto costituire l'area verde del quartiere Matera 2000 e offrire servizi quali parcheggi e scuole, invece sono stati destinati a costruzioni di edilizia residenziale pubblica. Il comitato di cittadini non si è arreso e ha presentato al Comune delle osservazioni, oggetto di controdeduzione dell'attuale amministrazione. Ma al momento di esaminare l'ordine del giorno, gran parte della maggioranza ha cominciato a sgretolarsi. Infatti molti consiglieri dem hanno deciso di lasciare l'aula, facendo mancare il numero legale.
Finisce così un consiglio deludente e privo di risultati. Adesso si attende l'ultima seduta consigliare in materia di bilancio, ma i riflettori sono tutti puntati sulla campagna elettorale. Sta di fatto che questa maggioranza, uscita di scena tra i fischi a fine seduta, ha certificato il suo fallimento.
L'assise consiliare ha aperto i lavori con l'approvazione all'unanimità della surroga del nuovo consigliere di minoranza, Carlo Marinaro, subentrato al posto del consigliere dimissionario, Alessandro Tortorelli. Dopo di che si è passati alla mozione del consigliere di maggioranza, Michele Paterino, sulla questione via Annunziatella, modificata la scorsa volta di concerto con il sindaco Adduce, che "impegna la giunta, su quanto stabilito già in consiglio comunale, al ripristino ad area verde della zona attualmente occupata dalla Q8". Mozione approvata a maggioranza.
L'altra mozione ha riguardato la viabilità di via La Martellla, sempre a firma del consigliere Paterino. Nello specifico, si è chiesto di "adottare senza ulteriore indugio le procedure anche sostitutive previste dalla legge per realizzare quanto prima gli interventi utili e necessari per il completamento della viabilità di via La Martella, attesi da 20anni". Paterino ha rimarcato come negli scorsi anni, "gli assessori ai lavori pubblici hanno sempre assicurato l'intesa con i lottizzanti come cosa fatta, e che questi ultimi avrebbero dovuto realizzare il completamento della viabilità di via La Martella, impegnando risorse finanziarie di gran lunga inferiori, 300mila euro, rispetto al cavalcavia originariamente previsto di 900mila euro da convenzione". Adduce, essendo d'accordo con la mozione, ha scaricato le colpe sul lento iter burocratico: "C'è un problema di procedure e procedimenti burocratici che rallentano i lavori. Su questa vicenda abbiamo sempre premuto per una soluzione immediata, ma non siamo riusciti a sbrogliare il bando della matassa". E ha concluso: "Nell'arco di pochi giorni vi sarà dato conto di com'è la situazione". Cotugno, dissidente Pd, attacca il primo cittadino: "Il sindaco deve evitare il lamento. Piuttosto si informi meglio e richiami al dovere l'amministrazione". Ed anche questa mozione, tra le polemiche, passa con 22 voti favorevoli e 1 astenuto.
In calendario, anche la mozione sulla variazione del classamento di alcune strade cittadine, prevalentemente del centro storico, ai fini dell'applicazione della TOSAP. Entrando nel merito, nel 1999 si decise il declassamento della TOSAP (tassa sull'occupazione di suolo pubblico) dalla 1° alla 4° categoria, così diminuendo la tassa per le vie del centro storico con l'obiettivo di rivitalizzare il turismo nella città dei Sassi. Ma ormai è passato troppo tempo per Paterino: "A distanza di 16 anni, il periodo per dar lustro al centro cittadino è passato. Chiedo di riportare la TOSAP alla sua naturale categoria prima della modifica del '99, uguale indistintamente per tutta la città". Discussioni furibonde anche qui all'interno della maggioranza. Alba, consigliere Pd, attacca Paterino: "Perché non ti sei rivolto agli uffici comunali? E all'assessore predisposto in questi tre anni? Sei logorroico e ripetitivo". Pertanto, "chiedo di ritirare il provvedimento per un provvedimento più ampio sulla materia, non basta tornare alle condizioni pre '99. E' opportuno riunire una commissione specifica". Dopo baruffe, lunghe discussioni, e una sospensione per cercare un accordo, si giunge alla bocciatura dell'ordine del giorno con 16 contrari, 6 favorevoli e 1 astenuto.
Poi seguono dei provvedimenti che il consiglio non fatica ad approvare come la "Presa d'atto e approvazione del Piano di Gestione 'I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera'", l'individuazione degli ambiti territoriali, oggetto di esclusione SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), e la cessione a privati di alcune aree comunali.
Si giunge alla fine del consiglio con ultimo punto all'ordine del giorno: l'approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni pervenute alla variante urbanistica nell'ambito di contrada Granulari. Importante questione sulla quale il consiglio aveva già deliberato con l'approvazione di una variante nel luglio del 2014, dando via libera alla costruzione degli alloggi della Cooperativa Alessia. Una delibera contestatissima, in particolare dal comitato Parco Santa Famiglia: 20 mila metri quadrati che avrebbero dovuto costituire l'area verde del quartiere Matera 2000 e offrire servizi quali parcheggi e scuole, invece sono stati destinati a costruzioni di edilizia residenziale pubblica. Il comitato di cittadini non si è arreso e ha presentato al Comune delle osservazioni, oggetto di controdeduzione dell'attuale amministrazione. Ma al momento di esaminare l'ordine del giorno, gran parte della maggioranza ha cominciato a sgretolarsi. Infatti molti consiglieri dem hanno deciso di lasciare l'aula, facendo mancare il numero legale.
Finisce così un consiglio deludente e privo di risultati. Adesso si attende l'ultima seduta consigliare in materia di bilancio, ma i riflettori sono tutti puntati sulla campagna elettorale. Sta di fatto che questa maggioranza, uscita di scena tra i fischi a fine seduta, ha certificato il suo fallimento.