Vita di città
Confermato il Presepe vivente nei Sassi
Ecco tutti i dettagli
Matera - domenica 6 novembre 2016
Anche quest'anno l'immaginifica macchina del tempo farà tappa nei Sassi di Matera.
Un girare le lancette indietro di quasi 2000 anni per rivivere la magia del Presepe Vivente. Un viaggio non comodo quello nella storia, anche quest'anno accompagnato da un pulviscolo di polemiche che ne ha offuscato, per mesi, importanza e grandezza. Note polemiche tra minacce sussurrate di far saltare la manifestazione ed il desiderio da parte della civica amministrazione di evitare alla città lo stress di un evento di massa.
Dopo lo scippo del Capodanno a Potenza il non autorizzare uno dei Presepi Viventi più grandi del mondo avrebbe generato un pericoloso effetto domino che l'Amministrazione ha voluto risparmiarsi.
Una manifestazione che si contraddistingue da un lato per la capacità di attrarre visitatori da quasi tutte le regioni del sud Italia, dall'altro per gli atavici problemi organizzativi che si ripresentano puntuali ad ogni grande edizione che vede la città di Matera protagonista: inadeguati spazi di parcheggio, insufficienza di mezzi di trasporto pubblico, bagni pubblici e l'assenza di iniziative e contenitori dove promuovere il brand "Matera", per offrire un programma ed un progetto di fidelizzazione dei visitatori. Un'edizione ricca di novità che quest'anno cambia pelle e formula. Diversamente dagli anni precedenti, la VII edizione del Presepe Vivente nei Sassi di Matera dal tema "Laudato Si", si svolgerà in più sessioni: l'8,9,10,11,17 e 18 dicembre 2016; il 6,7,8 gennaio 2017.
Il cartellone degli eventi sarà arricchito da manifestazioni comunali e vedrà il percorso del presepe animato da importanti giochi di luce dall'altra parte del Canyon della Gravina, nel parco delle Chiese Rupestri e un allestimento audio che darà un sottofondo musicale ai visitatori che ammireranno le affascinanti stazioni lungo il percorso. Anche quest'anno imponente sarà la presenza dei figuranti provenienti anche dalle città vicine. Non resta che aspettare che giunga sulla città Capitale Europea della Cultura 2019 la tanto attesa stella cometa e che ci guidi fino alla grotta di Gesù bambino.
Un girare le lancette indietro di quasi 2000 anni per rivivere la magia del Presepe Vivente. Un viaggio non comodo quello nella storia, anche quest'anno accompagnato da un pulviscolo di polemiche che ne ha offuscato, per mesi, importanza e grandezza. Note polemiche tra minacce sussurrate di far saltare la manifestazione ed il desiderio da parte della civica amministrazione di evitare alla città lo stress di un evento di massa.
Dopo lo scippo del Capodanno a Potenza il non autorizzare uno dei Presepi Viventi più grandi del mondo avrebbe generato un pericoloso effetto domino che l'Amministrazione ha voluto risparmiarsi.
Una manifestazione che si contraddistingue da un lato per la capacità di attrarre visitatori da quasi tutte le regioni del sud Italia, dall'altro per gli atavici problemi organizzativi che si ripresentano puntuali ad ogni grande edizione che vede la città di Matera protagonista: inadeguati spazi di parcheggio, insufficienza di mezzi di trasporto pubblico, bagni pubblici e l'assenza di iniziative e contenitori dove promuovere il brand "Matera", per offrire un programma ed un progetto di fidelizzazione dei visitatori. Un'edizione ricca di novità che quest'anno cambia pelle e formula. Diversamente dagli anni precedenti, la VII edizione del Presepe Vivente nei Sassi di Matera dal tema "Laudato Si", si svolgerà in più sessioni: l'8,9,10,11,17 e 18 dicembre 2016; il 6,7,8 gennaio 2017.
Il cartellone degli eventi sarà arricchito da manifestazioni comunali e vedrà il percorso del presepe animato da importanti giochi di luce dall'altra parte del Canyon della Gravina, nel parco delle Chiese Rupestri e un allestimento audio che darà un sottofondo musicale ai visitatori che ammireranno le affascinanti stazioni lungo il percorso. Anche quest'anno imponente sarà la presenza dei figuranti provenienti anche dalle città vicine. Non resta che aspettare che giunga sulla città Capitale Europea della Cultura 2019 la tanto attesa stella cometa e che ci guidi fino alla grotta di Gesù bambino.