Territorio
Complanari Matera-Altamura, un ponte per aiutare le aziende
Ma Confapi Matera attacca: "Così si sprecano soldi"
Matera - venerdì 17 ottobre 2014
9.18
Dopo la riunione del 15 ottobre 2014 nella Prefettura di Matera, il caso sul completamento delle complanari della SS 99 Matera – Altamura diventa sempre più complicato. Il responso dell'incontro è che i 7 milioni di euro previsti per la realizzazione dell'opera non sono più disponibili, come invece contrariamente aveva affermato la Regione nell'incontro precedente.
Dunque le parti interessate - Regione Basilicata, Comune di Matera e Anas - hanno dovuto elaborare un'altra soluzione che è ricaduta nella costruzione di un ponte provvisorio di ferro, denominato Bailey, per collegare le attività produttive dell'area. Il ponte è costituito da una sola corsia di 4 metri di larghezza e con un limite di portata massima di 7 tonnellate, che comporterebbe una spesa di 400mila euro.
Ma Confapi Matera, voce delle attività produttive, non è d'accordo su questa scelta: "Ciò significa che i TIR delle imprese non possono passarvi, con il risultato di non avere risolto comunque il problema del passaggio delle merci e dei manufatti".
Il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, analizza le difficoltà di questa decisione: "Quando sarà pronto il progetto esecutivo delle complanari, non sarà possibile recuperare il ponte provvisorio e al suo posto dovrà essere costruito un ponte con 2 corsie, una per senso di marcia e in grado di reggere i carichi di prima categoria, cioè sarà transitabile da tutti i mezzi. Sarà necessario integrare le fondazioni realizzate per il ponte Bailey perché risulteranno sottodimensionate per il nuovo ponte di prima categoria con due corsie di marcia e sarà, inoltre, necessario smontare il ponte Bailey perché insufficiente a reggere i carichi di prima categoria". E per questo motivo Confapi propone la soluzione "di realizzare subito un ponte definitivo, per il quale sarebbero sufficienti solo 2-300mila euro in più dei 400mila previsti per il ponte Bailey".
Acito sottolinea quale rischio comporterebbe l'ipotesi di abbattimento del ponte di Bailey e la consecutiva costruzione del ponte definitivo: "Se si realizzasse il ponte Bailey, la successiva realizzazione del ponte definitivo con due corsie potrebbe consentire il recupero solamente di una minima parte delle opere eseguite in precedenza, configurandosi un evidente spreco di risorse pubbliche ed il rischio fondato di un intervento della Corte dei Conti". La probabile soluzione, quindi, ricadrà "nella costituzione del ponte di ferro provvisorio che diventerà definitivo".
Ricostruendo la vicenda nei suoi dettagli, il 23 maggio 2014, in Prefettura si svolse un incontro sullo stato dei lavori relativi al sistema viario a servizio della SS 99 Matera – Altamura. Regione Basilicata, Comune di Matera e Anas, ognuna con le proprie competenze, garantirono che si sarebbe provveduto al completamento della viabilità di servizio delle complanari in questione. Per di più, fu redatto anche un crono-programma che comprendeva un incontro con i Ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture per lo sblocco dei finanziamenti riguardanti i lavori dell'area. Ma nulla di fatto.
Così si assunsero dei determinati impegni attraverso una bozza di convenzione da sottoscrivere tra Regione Basilicata, Compartimento Anas e Comune di Matera. La Regione si assunse l'impegno di finanziare i lavori di completamento dell'area che ammontavano a 7 milioni di euro, al Compartimento Anas fu affidata la redazione del progetto definitivo e la realizzazione dei lavori, e il Comune si impegnò a procedere all'espropriazione dei terreni interessati. Ma, anche su questo versante, senza lo sblocco dei fondi non si è realizzato nulla di concreto.
L'Anas però ha gravi responsabilità, per Confapi Matera, nei ritardi della costituzione del progetto. Infatti "secondo l'Accordo di Programma Quadro approvato con delibera di giunta regionale n. 1037 del 6 settembre 2013 – prosegue Acito - l'Anas avrebbe dovuto iniziare la redazione del progetto definitivo già dal primo gennaio 2014 per terminarlo entro il 31 marzo 2015, ma secondo le dichiarazioni rilasciate dal rappresentante dell'Anas, il progetto definitivo non risulta in fase di redazione per carenza di fondi". Ma gli errori hanno radici profonde nel progetto iniziale che l'Anas costituì: "Hanno realizzato una strada statale senza le complanari, ragion per cui le imprese danneggiate stanno valutando la possibilità di intentare una class action per chiedere il risarcimento dei danni subiti". Per compensare gli errori "l'Anas deve provvedere subito alla progettazione definitiva ed esecutiva, e la Regione Basilicata deve individuare le risorse necessarie per realizzare tutte le complanari".
La vicenda, molto intricata, di certo non finisce qui. Sarà costruito il ponte di Baily? O ci sarà un progetto strutturale per le complanari?
Dunque le parti interessate - Regione Basilicata, Comune di Matera e Anas - hanno dovuto elaborare un'altra soluzione che è ricaduta nella costruzione di un ponte provvisorio di ferro, denominato Bailey, per collegare le attività produttive dell'area. Il ponte è costituito da una sola corsia di 4 metri di larghezza e con un limite di portata massima di 7 tonnellate, che comporterebbe una spesa di 400mila euro.
Ma Confapi Matera, voce delle attività produttive, non è d'accordo su questa scelta: "Ciò significa che i TIR delle imprese non possono passarvi, con il risultato di non avere risolto comunque il problema del passaggio delle merci e dei manufatti".
Il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, analizza le difficoltà di questa decisione: "Quando sarà pronto il progetto esecutivo delle complanari, non sarà possibile recuperare il ponte provvisorio e al suo posto dovrà essere costruito un ponte con 2 corsie, una per senso di marcia e in grado di reggere i carichi di prima categoria, cioè sarà transitabile da tutti i mezzi. Sarà necessario integrare le fondazioni realizzate per il ponte Bailey perché risulteranno sottodimensionate per il nuovo ponte di prima categoria con due corsie di marcia e sarà, inoltre, necessario smontare il ponte Bailey perché insufficiente a reggere i carichi di prima categoria". E per questo motivo Confapi propone la soluzione "di realizzare subito un ponte definitivo, per il quale sarebbero sufficienti solo 2-300mila euro in più dei 400mila previsti per il ponte Bailey".
Acito sottolinea quale rischio comporterebbe l'ipotesi di abbattimento del ponte di Bailey e la consecutiva costruzione del ponte definitivo: "Se si realizzasse il ponte Bailey, la successiva realizzazione del ponte definitivo con due corsie potrebbe consentire il recupero solamente di una minima parte delle opere eseguite in precedenza, configurandosi un evidente spreco di risorse pubbliche ed il rischio fondato di un intervento della Corte dei Conti". La probabile soluzione, quindi, ricadrà "nella costituzione del ponte di ferro provvisorio che diventerà definitivo".
Ricostruendo la vicenda nei suoi dettagli, il 23 maggio 2014, in Prefettura si svolse un incontro sullo stato dei lavori relativi al sistema viario a servizio della SS 99 Matera – Altamura. Regione Basilicata, Comune di Matera e Anas, ognuna con le proprie competenze, garantirono che si sarebbe provveduto al completamento della viabilità di servizio delle complanari in questione. Per di più, fu redatto anche un crono-programma che comprendeva un incontro con i Ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture per lo sblocco dei finanziamenti riguardanti i lavori dell'area. Ma nulla di fatto.
Così si assunsero dei determinati impegni attraverso una bozza di convenzione da sottoscrivere tra Regione Basilicata, Compartimento Anas e Comune di Matera. La Regione si assunse l'impegno di finanziare i lavori di completamento dell'area che ammontavano a 7 milioni di euro, al Compartimento Anas fu affidata la redazione del progetto definitivo e la realizzazione dei lavori, e il Comune si impegnò a procedere all'espropriazione dei terreni interessati. Ma, anche su questo versante, senza lo sblocco dei fondi non si è realizzato nulla di concreto.
L'Anas però ha gravi responsabilità, per Confapi Matera, nei ritardi della costituzione del progetto. Infatti "secondo l'Accordo di Programma Quadro approvato con delibera di giunta regionale n. 1037 del 6 settembre 2013 – prosegue Acito - l'Anas avrebbe dovuto iniziare la redazione del progetto definitivo già dal primo gennaio 2014 per terminarlo entro il 31 marzo 2015, ma secondo le dichiarazioni rilasciate dal rappresentante dell'Anas, il progetto definitivo non risulta in fase di redazione per carenza di fondi". Ma gli errori hanno radici profonde nel progetto iniziale che l'Anas costituì: "Hanno realizzato una strada statale senza le complanari, ragion per cui le imprese danneggiate stanno valutando la possibilità di intentare una class action per chiedere il risarcimento dei danni subiti". Per compensare gli errori "l'Anas deve provvedere subito alla progettazione definitiva ed esecutiva, e la Regione Basilicata deve individuare le risorse necessarie per realizzare tutte le complanari".
La vicenda, molto intricata, di certo non finisce qui. Sarà costruito il ponte di Baily? O ci sarà un progetto strutturale per le complanari?