Vita di città
Collinetta Serra Rifusa, nessun danno all’erario
La corte dei Conti assolve l’ex sindaco Adduce. Agì per garantire la sicurezza
Matera - sabato 15 febbraio 2020
12.54
"La mancanza di opportune opere di sostegno avrebbe potuto determinare l'insorgere di una frana di notevoli dimensioni, cioè lo scivolamento verso il basso, quindi verso il centro di quartiere, di una rilevante massa di terreno".
Con questa motivazione la Corte dei Conti di Basilicata, con Sentenza n. 5 del 13 Febbraio 2020, ha assolto l'ex sindaco e attuale presidente della fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, l'allora segretario comunale Antonio Fasanella e il geometra Federico Lorusso dall'accusa di aver procurato un danno economico alle casse comunali, per aver fatto eseguire con estrema urgenza dei lavori di consolidamento delle paratie così da impedire che la collinetta di Serra Rifusa franasse su Via Nino Rota.
Per il tribunale il sindaco Adduce attuo un intervento congruo alla salvaguardia della sicurezza pubblica e della salute dei cittadini, evitando il rischio che l'intera collinetta di serra Rifusa franasse sulla strada.
Secondo quanto sostenuto dalla Corte dei Conti infatti- "I tecnici ed il vertice politico dell'Ente facendo eseguire d'urgenza un muro di contenimento non hanno affatto determinato una spesa ingiustificata per le casse comunali, ma sono tempestivamente intervenuti per fugare un imminente pericolo di frana". Quindi la realizzazione delle paratie era giustificata per questo non si è arrecato alcun dolo alle casse erariali del Municipio.
Con questa motivazione la Corte dei Conti di Basilicata, con Sentenza n. 5 del 13 Febbraio 2020, ha assolto l'ex sindaco e attuale presidente della fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, l'allora segretario comunale Antonio Fasanella e il geometra Federico Lorusso dall'accusa di aver procurato un danno economico alle casse comunali, per aver fatto eseguire con estrema urgenza dei lavori di consolidamento delle paratie così da impedire che la collinetta di Serra Rifusa franasse su Via Nino Rota.
Per il tribunale il sindaco Adduce attuo un intervento congruo alla salvaguardia della sicurezza pubblica e della salute dei cittadini, evitando il rischio che l'intera collinetta di serra Rifusa franasse sulla strada.
Secondo quanto sostenuto dalla Corte dei Conti infatti- "I tecnici ed il vertice politico dell'Ente facendo eseguire d'urgenza un muro di contenimento non hanno affatto determinato una spesa ingiustificata per le casse comunali, ma sono tempestivamente intervenuti per fugare un imminente pericolo di frana". Quindi la realizzazione delle paratie era giustificata per questo non si è arrecato alcun dolo alle casse erariali del Municipio.