Politica
Chieste dimissioni della vice sindaca Nicoletti
Nota delle consigliere Scarciolla e Tosti sulle scelte dell’amministrazione per la zona Paip 1
Matera - domenica 31 luglio 2022
Comunicato Stampa
"L'ennesimo pasticcio ad opera di questa amministrazione, effetto di scarsa trasparenza, inesperienza, ed evidentemente, inadeguatezza rispetto al ruolo ricoperto". Lo affermano le consigliere comunali Scarciolla e Tosti in merito al Paip 1 che, secondo le due consigliere, è stato trasformato in zona urbana e snaturato della sua specificità attraverso il Regolamento Urbanistico approvato l' 11 marzo 2021. Per questo chiedono le dimissioni dell'assessore e vice sindaca Rosa Nicoletti.
"La zona Paip 1 - affermano - ha subito una trasformazione urbanistica che determina la perdita della sua vocazione artigianale e produttiva, per effetto della approvazione del Regolamento Urbanistico in base al quale la zona Paip 1 è stata assimilata a Tessuto Urbano ove, al pari di altre aree urbane, è possibile operare trasformazioni edilizie aventi destinazioni urbanistiche, come la residenza, capaci di determinare la più grande e impattante trasformazione urbanistica della città degli ultimi anni, con evidenti aspetti di possibile speculazione edilizia. Si tratta di un errore gravissimo di cui occorre assumersi la responsabilità politica.
Il gruppo Matera 3.0 aveva chiesto, più volte e a gran voce, nelle sedi opportune, maggiore approfondimento dello strumento urbanistico che si intendeva approvare. A tali richieste, formalmente esplicitate attraverso le commissioni, la risposta è stata quella di andare avanti, di fare presto, seguendo una tabella di marcia a dir poco serrata che ha reso oggettivamente difficoltoso il lavoro di quanti (nessuno della maggioranza), avessero avuto la volontà di approfondire temi e argomenti caratterizzati, già di per sé, da un elevato livello di specializzazione tecnica. Il gruppo Matera 3.0, all'epoca dei fatti in maggioranza, non aveva trovato alcun appoggio in relazione a tali richieste di approfondimento e, anzi, i numerosi tentativi di approfondimento sono stati considerati pretestuosi ed inopportuni, tanto che lo stesso gruppo di Matera 3.0 è stato poi escluso dalla maggioranza. Oggi sappiamo chi ha sbagliato. E chiediamo che chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità.
Il gruppo Matera 3.0 ha presentato, appena appresa la vicenda, una interrogazione consiliare al fine di ottenere dal Sindaco e dalla Giunta delle risposte su quanto avvenuto: riteniamo fondamentale fare chiarezza sull'accaduto poiché è di interesse generale sapere se il Sindaco o l'assessore all'Urbanistica sapessero o meno. E' di poche ore fa, inoltre, la convocazione di una commissione consiliare in cui viene presentata una variante ex art. 6bis della L. 23/99: un tentativo maldestro che, nel riconoscere ed ammettere quanto appena affermato, cela persino un probabile difetto di procedura e apre scenari di possibili ricorsi che i cittadini potrebbero pagare attraverso le proprie tasse.
Se si tratta di errore consapevole o meno, la soluzione è una ed è chiara: in entrambi i casi, riteniamo che sia doveroso chiedere alla politica una assunzione di responsabilità per manifesta inadeguatezza nel ruolo e chiediamo le dimissioni dell'Assessore all'Urbanistica, nonché attuale vice Sindaco del Comune di Matera", concludono.
"La zona Paip 1 - affermano - ha subito una trasformazione urbanistica che determina la perdita della sua vocazione artigianale e produttiva, per effetto della approvazione del Regolamento Urbanistico in base al quale la zona Paip 1 è stata assimilata a Tessuto Urbano ove, al pari di altre aree urbane, è possibile operare trasformazioni edilizie aventi destinazioni urbanistiche, come la residenza, capaci di determinare la più grande e impattante trasformazione urbanistica della città degli ultimi anni, con evidenti aspetti di possibile speculazione edilizia. Si tratta di un errore gravissimo di cui occorre assumersi la responsabilità politica.
Il gruppo Matera 3.0 aveva chiesto, più volte e a gran voce, nelle sedi opportune, maggiore approfondimento dello strumento urbanistico che si intendeva approvare. A tali richieste, formalmente esplicitate attraverso le commissioni, la risposta è stata quella di andare avanti, di fare presto, seguendo una tabella di marcia a dir poco serrata che ha reso oggettivamente difficoltoso il lavoro di quanti (nessuno della maggioranza), avessero avuto la volontà di approfondire temi e argomenti caratterizzati, già di per sé, da un elevato livello di specializzazione tecnica. Il gruppo Matera 3.0, all'epoca dei fatti in maggioranza, non aveva trovato alcun appoggio in relazione a tali richieste di approfondimento e, anzi, i numerosi tentativi di approfondimento sono stati considerati pretestuosi ed inopportuni, tanto che lo stesso gruppo di Matera 3.0 è stato poi escluso dalla maggioranza. Oggi sappiamo chi ha sbagliato. E chiediamo che chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità.
Il gruppo Matera 3.0 ha presentato, appena appresa la vicenda, una interrogazione consiliare al fine di ottenere dal Sindaco e dalla Giunta delle risposte su quanto avvenuto: riteniamo fondamentale fare chiarezza sull'accaduto poiché è di interesse generale sapere se il Sindaco o l'assessore all'Urbanistica sapessero o meno. E' di poche ore fa, inoltre, la convocazione di una commissione consiliare in cui viene presentata una variante ex art. 6bis della L. 23/99: un tentativo maldestro che, nel riconoscere ed ammettere quanto appena affermato, cela persino un probabile difetto di procedura e apre scenari di possibili ricorsi che i cittadini potrebbero pagare attraverso le proprie tasse.
Se si tratta di errore consapevole o meno, la soluzione è una ed è chiara: in entrambi i casi, riteniamo che sia doveroso chiedere alla politica una assunzione di responsabilità per manifesta inadeguatezza nel ruolo e chiediamo le dimissioni dell'Assessore all'Urbanistica, nonché attuale vice Sindaco del Comune di Matera", concludono.