Che fine ha fatto l'Area Metropolitana Murgiana?

Ad un anno dalla proclamazione di Matera Capitale della Cultura e mentre sono in corso le celebrazioni nella Città dei Sassi, nel resto dell'Alta Murgia ci si chiede, come e se, sarà avviata la collaborazione tra Matera e le città limitrofe.
Domande a cui le amministrazioni avevano già provato a dare una risposta con il protocollo di intesa che sanciva la nascita della Area Metropolitana Murgiana tra Matera, Altamura, Gravina, Poggiorsini e Santeramo.
Un progetto a quanto pare rimasto nei cassetti e che oggi il movimento Spiragli chiede al sindaco De Ruggieri di rispolverare.

"E' trascorso un anno dalla proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019; un anno da quel 17 ottobre del 2014 che ha consegnato non ad una città soltanto, ma ad un intero territorio, una grande opportunità di rilancio e di proiezione verso il futuro. "Spiragli", il nostro movimento culturale, ha creduto in quel successo in tempi non sospetti, già due anni prima della consacrazione, organizzando diversi eventi in partnership con il "Comitato Matera 2019"; progettando e gestendo, nel settembre del 2013, la visita di Materadio a Cava Pontrelli, il sito palentologico più importante al mondo per numero di impronte di dinosauri rinvenute, del quale da anni stiamo chiedendo l'esproprio e una adeguata tutela; proponendo e ottenendo, il 25 settembre del 2014, dai sindaci di Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Matera la sottoscrizione di un protocollo di intesa che di fatto costituì l'Area Metropolitana Murgiana, concepita quale comune campo di azione strategica volta alla valorizzazione delle tipicità caratterizzanti ciascuna città aderente, nonché dei comuni tratti distintivi".
"Ciò al fine di creare un vero e proprio marchio, traducibile in un' offerta turistica qualitativa e promozionale dell'intero territorio".

Buoni propositi che tuttavia rischiano di svanire nel nulla.
"Gli avvicendamenti politici che hanno interessato alcuni dei comuni firmatari del protocollo d'intesa, uniti, probabilmente, alla scarsa propensione della politica a dare un seguito operativo alle buone intenzioni – continuano da Spiragli - hanno congelato un progetto che, sotto l'egida di Matera Capitale, avrebbe potuto offrire un prezioso contributo a quell'auspicato rilancio del quale si è detto all'inizio. Progetto ambizioso nel quale il nostro movimento culturale crede ancora".
Di qui la consegna a De Ruggieri dell'intero progetto nella speranza che il sindaco nonché il primo studioso che ha puntato sul recupero dei sassi e della bellezza del territorio possa farsi carico della concretizzazione del progetto.