Vita di città
Cassonetti o barriere architettoniche?
La denuncia delle mamme:"Quei bidoni sono una disabilità per l'intera comunità"
Matera - mercoledì 6 agosto 2014
16.46
I marciapiedi della città dei Sassi sono invasi dai cassonetti per i rifiuti. Oltre ad essere un accorgimento poco estetico, rappresentano una vera e propria barriera architettonica per le persone affette da disabilità motorie, ma anche un ostacolo per i pedoni. La denuncia arriva direttamente dal gruppo facebook Genitori H24.
Un gruppo nato nel novembre 2013, per aiutare e sostenere le famiglie con figli diversamente abili e sensibilizzare il resto della cittadinanza ad una tematica tanto chiacchierata ma poco dibattuta nelle sedi istituzionali.
La fondatrice del gruppo è l'infermiera materana, Luciana Stigliani, madre di un ragazzo di 12 anni autistico. "Il nostro è un gruppo che parla di disabilità a 360 gradi – ha spiegato la Stigliani – nato per richiamare l'attenzione su questa problematica che, ad oggi, è un vero e proprio deficit per l'intera città. Il problema delle barriere architettoniche riguarda i nostri figli, bambini e ragazzi disabili, ma è bene sottolineare che la questione riguarda tutti, anche coloro che pur non avendo problemi motori non possono passeggiare tranquillamente sui marciapiedi".
Affermazioni, quelle della mamma, che trovano facile conferma passeggiando per lacune strade cittadine come via Manzoni, via Don Luigi Sturzo, via Dante e via Trabaci. Un vero e proprio percorso ad ostacoli.
Cambia la strada ma la musica non cambia: i cassonetti della indifferenziata intralciano totalmente il passaggio pedonale, come anche intere isole ecologiche costituite da contenitori per la plastica, carta, vetro, organico. In alcuni casi i cassonetti sono posizionati anche in spazi verdi. Ostacoli che costringono non solo i disabili ma anche gli anziani a scendere dai marciapiedi andando incontro a rischi ben precisi.
Una problematica più volte sollevata ma che ad oggi attende ancora delle risposte.
"Durante la manifestazione Matera è fiera, a settembre, lanceremo una petizione popolare in uno spazio gentilmente concessoci dall'organizzazione per chiedere all'amministrazione di sistemare i cassonetti in zone più consone. L'obiettivo è rendere la città a misura di disabile anche in vista dell'importante appuntamento di Matera 2019".
Un gruppo nato nel novembre 2013, per aiutare e sostenere le famiglie con figli diversamente abili e sensibilizzare il resto della cittadinanza ad una tematica tanto chiacchierata ma poco dibattuta nelle sedi istituzionali.
La fondatrice del gruppo è l'infermiera materana, Luciana Stigliani, madre di un ragazzo di 12 anni autistico. "Il nostro è un gruppo che parla di disabilità a 360 gradi – ha spiegato la Stigliani – nato per richiamare l'attenzione su questa problematica che, ad oggi, è un vero e proprio deficit per l'intera città. Il problema delle barriere architettoniche riguarda i nostri figli, bambini e ragazzi disabili, ma è bene sottolineare che la questione riguarda tutti, anche coloro che pur non avendo problemi motori non possono passeggiare tranquillamente sui marciapiedi".
Affermazioni, quelle della mamma, che trovano facile conferma passeggiando per lacune strade cittadine come via Manzoni, via Don Luigi Sturzo, via Dante e via Trabaci. Un vero e proprio percorso ad ostacoli.
Cambia la strada ma la musica non cambia: i cassonetti della indifferenziata intralciano totalmente il passaggio pedonale, come anche intere isole ecologiche costituite da contenitori per la plastica, carta, vetro, organico. In alcuni casi i cassonetti sono posizionati anche in spazi verdi. Ostacoli che costringono non solo i disabili ma anche gli anziani a scendere dai marciapiedi andando incontro a rischi ben precisi.
Una problematica più volte sollevata ma che ad oggi attende ancora delle risposte.
"Durante la manifestazione Matera è fiera, a settembre, lanceremo una petizione popolare in uno spazio gentilmente concessoci dall'organizzazione per chiedere all'amministrazione di sistemare i cassonetti in zone più consone. L'obiettivo è rendere la città a misura di disabile anche in vista dell'importante appuntamento di Matera 2019".