Enti locali
Caro-energia per le imprese, vertice alla Regione
Convocate le parti sociali per trovare insieme delle soluzioni
Matera - sabato 3 settembre 2022
Lunedì alle 12 è stata convocata dalla Regione Basilicata una riunione con le associazioni di categoria e con i sindacati per esaminare le misure e le proposte in grado di fronteggiare il caro energia che pesa sulle imprese.
La Regione ha insediato un tavolo tecnico con i direttori generali delle aree amministrative interessate e con tecnici esterni. In base ai compiti assegnati, il tavolo ha lo scopo di attivare le procedure di notifica per l'intervento ai sensi della normativa sugli aiuti di stato. L'altro compito è il confronto con le parti sociali per esaminare le possibili soluzioni sulla base delle esigenze espresse dalle sigle del mondo dell'impresa e del lavoro.
La Regione Basilicata ha varato da poco la normativa sul bonus gas per il contrasto al caro energia: prevede, con oneri a carico della Regione, l'azzeramento della componente ''spesa per il gas naturale'' nella bolletta del gas, con un risparmio stimato in oltre il 50 per cento del totale della fattura. Questo bonus è destinato alle utenze domestiche e a quelle degli enti pubblici, sono quindi escluse le imprese. Per questo vengono richiesti interventi anche per il mondo economico.
La convocazione del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, avrà al centro le proposte delle parti sociali per far fronte al caro energia mentre la Regione illustrerà le attività già in corso.
Le proposte di Confapi - La Confapi ha già lanciato due proposte. "L'associazione chiede che per il pagamento delle bollette - ha reso noto la sigla di categoria - si utilizzi un prestito ponte a lungo periodo di ammortamento, di importo pari alla differenza dei costi energetici di quest'anno e dell'anno scorso, coperto da una garanzia pubblica regionale. Per esempio, la differenza di prezzo tra il 1° settembre di quest'anno e il 1° settembre dell'anno scorso potrebbe essere assorbita da un finanziamento a lungo termine garantito dalla Regione. Analogamente, la Regione Basilicata, così come ha fatto il Mediocredito centrale durante la pandemia, potrebbe fornire le garanzie fideiussorie per le imprese che devono rinnovare i contratti del nuovo anno termico". Secondo Confapi, entrambe le proposte potrebbero "risolvere momentaneamente il problema del caro energia, nelle more che la Regione trovi il modo di svincolare gli aiuti alle imprese dalle regole della UE, che a parere di Confapi, dovrebbe valere solo nei periodi ordinari e non certo in questa pericolosa e complessa congiuntura economica".
La Regione ha insediato un tavolo tecnico con i direttori generali delle aree amministrative interessate e con tecnici esterni. In base ai compiti assegnati, il tavolo ha lo scopo di attivare le procedure di notifica per l'intervento ai sensi della normativa sugli aiuti di stato. L'altro compito è il confronto con le parti sociali per esaminare le possibili soluzioni sulla base delle esigenze espresse dalle sigle del mondo dell'impresa e del lavoro.
La Regione Basilicata ha varato da poco la normativa sul bonus gas per il contrasto al caro energia: prevede, con oneri a carico della Regione, l'azzeramento della componente ''spesa per il gas naturale'' nella bolletta del gas, con un risparmio stimato in oltre il 50 per cento del totale della fattura. Questo bonus è destinato alle utenze domestiche e a quelle degli enti pubblici, sono quindi escluse le imprese. Per questo vengono richiesti interventi anche per il mondo economico.
La convocazione del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, avrà al centro le proposte delle parti sociali per far fronte al caro energia mentre la Regione illustrerà le attività già in corso.
Le proposte di Confapi - La Confapi ha già lanciato due proposte. "L'associazione chiede che per il pagamento delle bollette - ha reso noto la sigla di categoria - si utilizzi un prestito ponte a lungo periodo di ammortamento, di importo pari alla differenza dei costi energetici di quest'anno e dell'anno scorso, coperto da una garanzia pubblica regionale. Per esempio, la differenza di prezzo tra il 1° settembre di quest'anno e il 1° settembre dell'anno scorso potrebbe essere assorbita da un finanziamento a lungo termine garantito dalla Regione. Analogamente, la Regione Basilicata, così come ha fatto il Mediocredito centrale durante la pandemia, potrebbe fornire le garanzie fideiussorie per le imprese che devono rinnovare i contratti del nuovo anno termico". Secondo Confapi, entrambe le proposte potrebbero "risolvere momentaneamente il problema del caro energia, nelle more che la Regione trovi il modo di svincolare gli aiuti alle imprese dalle regole della UE, che a parere di Confapi, dovrebbe valere solo nei periodi ordinari e non certo in questa pericolosa e complessa congiuntura economica".