Politica
Carni infette, la denuncia anche in Parlamento
Il M5S invoca la Commissione d'Inchiesta Anticontraffazione per salvare il "Made in Italy" e la salute dei cittadini
Matera - mercoledì 11 giugno 2014
09.00
Le indagini sulla carne infetta e contraffatta, venduta come pregiata in tutta Italia grazie all'intervento, illegale, di allevatori, medici veterinari e autotrasportatori, tutti conniventi, arriva anche in Parlamento.
La maxi indagine dei Nas di Perugia, infatti, che ha interessato anche la provincia di Matera, ha portato i deputati del Movimento 5 Stelle che compongono la Commissione Agricoltura a presentare un'interrogazione parlamentare, tornando ad invocare la Commissione d'Inchiesta Anticontraffazione.
"L'azione di contrasto alla contraffazione e alle frodi agroalimentari deve necessariamente inasprirsi, per tutelare il Made in Italy agroalimentare, ma allo stesso tempo per garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani", si legge nella nota dei parlamentari M5S a firma deputato pugliese Giuseppe L'Abbate e dei suoi colleghi 5 Stelle della Commissione Agricoltura, a seguito dell'indagine "Lio", condotta dai Nas di Perugia.
L'interessamento di 21 province di 12 regioni, da nord a sud, e relativa all'illecita commercializzazione di bovini infetti, con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata ha colpito le coscienze di tanti italiani. I parlamentari M5S hanno dunque presentato un'interrogazione parlamentare alla Camera per chiedere lumi al Ministro Martina (Agricoltura) ed al Ministro Lorenzin (Salute). I controlli in Puglia si sono focalizzati nelle province di Bari e Foggia, mentre in Basilicata l'indagine ha interessato il materano.
"Spacciare per carne pregiata, anche di razza chianina, quella di bovini meticci e soprattutto infetti da patologie potenzialmente pericolose anche per l'uomo - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate (M5S), cofirmatario dell'interrogazione - Si tratta di un reato gravissimo che oltre ad essere represso, come efficacemente fatto dai Nas di Perugia in questa ed in altre occasioni, deve essere fermato all'origine, mettendo in campo azioni di prevenzione e controlli più stringenti. A questo punto - continua L'Abbate - attendiamo fiduciosi l'inizio delle attività della Commissione d'Inchiesta sulla Contraffazione Agroalimentare, così da poter dare il nostro contributo ad un'azione che si rende sempre più urgente alla luce degli episodi di cronaca delle ultime settimane".
Anche perchè, continua la nota dei 5 Stelle: " I lavori non sono ancora incominciati solo a causa del mancato accordo sulle poltrone da parte della maggioranza. Chiederei - continua L'Abbate - all'Onorevole Mongiello, che nei giorni scorsi ha sottolineato l'importanza di questa commissione, di sollecitare i propri colleghi del Pd così da non perdere ulteriore tempo. Intanto - conclude il deputato M5S - chiederemo al Governo di rendere conto di un così grave episodio che colpisce i consumatori ed i produttori onesti italiani".
La maxi indagine dei Nas di Perugia, infatti, che ha interessato anche la provincia di Matera, ha portato i deputati del Movimento 5 Stelle che compongono la Commissione Agricoltura a presentare un'interrogazione parlamentare, tornando ad invocare la Commissione d'Inchiesta Anticontraffazione.
"L'azione di contrasto alla contraffazione e alle frodi agroalimentari deve necessariamente inasprirsi, per tutelare il Made in Italy agroalimentare, ma allo stesso tempo per garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani", si legge nella nota dei parlamentari M5S a firma deputato pugliese Giuseppe L'Abbate e dei suoi colleghi 5 Stelle della Commissione Agricoltura, a seguito dell'indagine "Lio", condotta dai Nas di Perugia.
L'interessamento di 21 province di 12 regioni, da nord a sud, e relativa all'illecita commercializzazione di bovini infetti, con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata ha colpito le coscienze di tanti italiani. I parlamentari M5S hanno dunque presentato un'interrogazione parlamentare alla Camera per chiedere lumi al Ministro Martina (Agricoltura) ed al Ministro Lorenzin (Salute). I controlli in Puglia si sono focalizzati nelle province di Bari e Foggia, mentre in Basilicata l'indagine ha interessato il materano.
"Spacciare per carne pregiata, anche di razza chianina, quella di bovini meticci e soprattutto infetti da patologie potenzialmente pericolose anche per l'uomo - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate (M5S), cofirmatario dell'interrogazione - Si tratta di un reato gravissimo che oltre ad essere represso, come efficacemente fatto dai Nas di Perugia in questa ed in altre occasioni, deve essere fermato all'origine, mettendo in campo azioni di prevenzione e controlli più stringenti. A questo punto - continua L'Abbate - attendiamo fiduciosi l'inizio delle attività della Commissione d'Inchiesta sulla Contraffazione Agroalimentare, così da poter dare il nostro contributo ad un'azione che si rende sempre più urgente alla luce degli episodi di cronaca delle ultime settimane".
Anche perchè, continua la nota dei 5 Stelle: " I lavori non sono ancora incominciati solo a causa del mancato accordo sulle poltrone da parte della maggioranza. Chiederei - continua L'Abbate - all'Onorevole Mongiello, che nei giorni scorsi ha sottolineato l'importanza di questa commissione, di sollecitare i propri colleghi del Pd così da non perdere ulteriore tempo. Intanto - conclude il deputato M5S - chiederemo al Governo di rendere conto di un così grave episodio che colpisce i consumatori ed i produttori onesti italiani".