Enti locali
Capannone della "Raro" distrutto da incendio sarà smantellato
Attività inizieranno con la bonifica ambientale
Matera - venerdì 14 dicembre 2018
15.25
Inizieranno lunedì mattina le operazioni di bonifica e smantellamento dell'opificio dell'azienda ''Raro'', operante nel settore dei detergenti industriali, parzialmente distrutto da un incendio divampato nello stabilimento il 20 luglio scorso.
Un fatto che destò preoccupazione per la complessità dell'incendio e per lo sprigionarsi di un fumo molto alto e intenso, tanto che si rese necessario un monitoraggio ambientale dell'aria. L'azienda non sta operando più nel capannone ubicato nella zona Paip, in via Primo Maggio, ma ha trasferito le lavorazioni in un altro opificio. Per la struttura colpita dal vasto incendio è stato deciso lo smantellamento.
Ciò richiede una serie di attività tecniche e ambientali che l'azienda ha concordato con il Comune, i Vigili del fuoco, l'Arpab e la Asm. Oggi al Comune è stato illustrato l'intervento.
Il piano di bonifica e demolizione del capannone prevede una serie di passaggi. I lavori sono iniziati circa un mese fa con la realizzazione di opere per la messa in sicurezza dell'area di cantiere per salvaguardare la salute dei lavoratori impiegati nelle attività e per i cittadini che risiedono nelle zone immediatamente limitrofe. Lunedì partiranno le operazioni di rimozione delle lastre di amianto presenti sul tetto del capannone, con l'obiettivo di terminare questa prima fase, salvo imprevisti, entro la fine dell'anno.
Dopo le feste natalizie, verranno avviate invece le attività di demolizione controllata del resto della struttura, con l'utilizzo di pinze meccaniche che permetteranno di rimuovere i pannelli che nella prima fase non è stato possibile rimuovere. Le strutture laterali sono state puntellate per limitare al massimo il rischio di crolli intempestivi. L'intervento sarà realizzato a spese della società Raro, costerà circa 160mila euro e comprende lo smaltimento dei pannelli in cemento-amianto.
E' stato assicurato il massimo rigore nelle attività di bonifica, considerando che la struttura si trova ai margini di un'area densamente abitata. Previsto il campionamento continuo con tre stazioni di rilevamento, si utilizzeranno, inoltre, cannoni nebulizzatori e delimitazioni alte oltre tre metri, per limitare la dispersione di polveri nocive. Stando al cronoprogramma, le operazioni si concluderanno entro il prossimo gennaio.
Un fatto che destò preoccupazione per la complessità dell'incendio e per lo sprigionarsi di un fumo molto alto e intenso, tanto che si rese necessario un monitoraggio ambientale dell'aria. L'azienda non sta operando più nel capannone ubicato nella zona Paip, in via Primo Maggio, ma ha trasferito le lavorazioni in un altro opificio. Per la struttura colpita dal vasto incendio è stato deciso lo smantellamento.
Ciò richiede una serie di attività tecniche e ambientali che l'azienda ha concordato con il Comune, i Vigili del fuoco, l'Arpab e la Asm. Oggi al Comune è stato illustrato l'intervento.
Il piano di bonifica e demolizione del capannone prevede una serie di passaggi. I lavori sono iniziati circa un mese fa con la realizzazione di opere per la messa in sicurezza dell'area di cantiere per salvaguardare la salute dei lavoratori impiegati nelle attività e per i cittadini che risiedono nelle zone immediatamente limitrofe. Lunedì partiranno le operazioni di rimozione delle lastre di amianto presenti sul tetto del capannone, con l'obiettivo di terminare questa prima fase, salvo imprevisti, entro la fine dell'anno.
Dopo le feste natalizie, verranno avviate invece le attività di demolizione controllata del resto della struttura, con l'utilizzo di pinze meccaniche che permetteranno di rimuovere i pannelli che nella prima fase non è stato possibile rimuovere. Le strutture laterali sono state puntellate per limitare al massimo il rischio di crolli intempestivi. L'intervento sarà realizzato a spese della società Raro, costerà circa 160mila euro e comprende lo smaltimento dei pannelli in cemento-amianto.
E' stato assicurato il massimo rigore nelle attività di bonifica, considerando che la struttura si trova ai margini di un'area densamente abitata. Previsto il campionamento continuo con tre stazioni di rilevamento, si utilizzeranno, inoltre, cannoni nebulizzatori e delimitazioni alte oltre tre metri, per limitare la dispersione di polveri nocive. Stando al cronoprogramma, le operazioni si concluderanno entro il prossimo gennaio.