Vita di città
Bruna 2015, tutte le criticità degli ambulanti
Abusivismo e irregolarità. Venditori soggiornano vicino le bancarelle.
Matera - domenica 5 luglio 2015
8.34
Bruna 2015, ecco l'altra faccia della festa tanto amata dai materani. Nonostante il cambio di guardia amministrativo, a Matera per l'ennesimo anno sono emerse criticità riguardo l'ospitalità. Una delle tante falle a cui l'amministrazione De Ruggieri deve porre rimedio.
L'area predisposta per l'accoglienza dei venditori ambulanti presso il XXI Settembre, come ogni anno, è risultata insufficiente: solo pochi hanno accettato l'invito dell'amministrazione a sistemarsi presso lo stadio e molti hanno deciso di accamparsi in camion o macchine passando la notte nelle strade della città o nei giardini pubblici. Tra l'altro scarse sono risultate, come attestano le immagini, le condizioni igieniche per le vie del centro: cattivo odore di urina, buste, lattine e bottiglie sparse qua e la, caratterizzano l'area delle bancarelle. A completare la fotografia degradante, tanti cartoni, sudiciume e carte abbandonate.
Ma non è finita qui, perchè sono state ravvisate molte altre criticità. Prima tra tutte, l'abusivismo imperante da parte di tanti ambulanti. Questione scottante confermata da un operatore commerciale di Oristano, Domenico Basto: "In tutto dovrebbero essere 50 le postazioni autorizzate, ma molti si aggiungono irregolarmente. Così la concorrenza diventa sleale a danno di tanti commercianti". Non tutti, dunque, rispettano le regole anche nelle operazioni commerciali: "Nessuno da queste parti emette scontrini. E' una situazione davvero allarmante, c'è completa anarchia anche negli sconti".
Altra problematica, molto sentita, sono i costi eccessivi per l'occupazione di suolo pubblico. Per il venditore sardo, "esorbitanti sono i costi per l'occupazione: la nostra richiesta, compresa nell'arco temporale di due giorni, è costata ben 185 euro. Così non ripianeremo tutte le spese fatte, sebbene nelle nostre casse arriva qualche introito grazie ai consumatori".
Certamente nodi da sciogliere, a cui qualcuno prima o poi dovrà dare risposta, in vista del 2019.
L'area predisposta per l'accoglienza dei venditori ambulanti presso il XXI Settembre, come ogni anno, è risultata insufficiente: solo pochi hanno accettato l'invito dell'amministrazione a sistemarsi presso lo stadio e molti hanno deciso di accamparsi in camion o macchine passando la notte nelle strade della città o nei giardini pubblici. Tra l'altro scarse sono risultate, come attestano le immagini, le condizioni igieniche per le vie del centro: cattivo odore di urina, buste, lattine e bottiglie sparse qua e la, caratterizzano l'area delle bancarelle. A completare la fotografia degradante, tanti cartoni, sudiciume e carte abbandonate.
Ma non è finita qui, perchè sono state ravvisate molte altre criticità. Prima tra tutte, l'abusivismo imperante da parte di tanti ambulanti. Questione scottante confermata da un operatore commerciale di Oristano, Domenico Basto: "In tutto dovrebbero essere 50 le postazioni autorizzate, ma molti si aggiungono irregolarmente. Così la concorrenza diventa sleale a danno di tanti commercianti". Non tutti, dunque, rispettano le regole anche nelle operazioni commerciali: "Nessuno da queste parti emette scontrini. E' una situazione davvero allarmante, c'è completa anarchia anche negli sconti".
Altra problematica, molto sentita, sono i costi eccessivi per l'occupazione di suolo pubblico. Per il venditore sardo, "esorbitanti sono i costi per l'occupazione: la nostra richiesta, compresa nell'arco temporale di due giorni, è costata ben 185 euro. Così non ripianeremo tutte le spese fatte, sebbene nelle nostre casse arriva qualche introito grazie ai consumatori".
Certamente nodi da sciogliere, a cui qualcuno prima o poi dovrà dare risposta, in vista del 2019.