Territorio
Bradanica, vicino lo sblocco definitivo dei lavori
Alcuni operai al lavoro, ma i sindacati attendono l’incontro con l’azienda
Matera - domenica 11 ottobre 2015
Eppur si muove. Dopo mesi di prolungata immobilità, la completa realizzazione del I° lotto della Strada Statale Bradanica sembra intravedere uno spiraglio di luce. Di fatti alcuni lavoratori dell'azienda Aleandri hanno ripreso ad operare sul cantiere che, se sbloccato definitivamente, potrà garantire l'accesso infrastrutturale principale alla città dei Sassi .
E' prematuro parlare di un'accelerata dei lavori, ma è innegabile che il cantiere si sia riattivato. Lo conferma il segretario provinciale della Feneal Uil, Mino Paolicelli: "I lavori stanno procedendo. L'azienda ha assunto un paio di unità lavorative, non legate ai licenziamenti di gennaio 2015, che si occupano del trasporto dei rifiuti edili. Ottobre 2016 è il termine di consegna dei lavori, dunque, credo che a breve il cantiere ripartirà in grande stile".
Il rallentamento, subito nei mesi scorsi, era dovuto soprattutto ad un contenzioso tra l'Anas e la Aleandri: da un lato la Aleandri Costruzioni era restia a pagare una penale, ereditata dalla Intini srl, di 4,9milioni di euro all'Anas; dall'altro la società appaltante richiedeva all'Anas 130 milioni di euro nell'ambito di lavori effettuati nel resto d'Italia. A quanto sembra su questo versante è stato trovato un accordo, come afferma il segretario Uil: "Il contenzioso tra le parti non c'è più, parola del vice-ministro dei trasporti, Riccardo Nencini". E spiega nel merito: "E' stata trovata un'intesa economica. In deroga alle leggi sugli appalti, il ministero ha consentito all'Aleandri di utilizzare le risorse accantonate in caso di imprevisti, con l'impegno da parte dell'Anas di coprire quel 5-10% di Sal (Stato di avanzamento dei lavori) per completare l'opera".
Ma diverse ombre continuano ad aleggiare sulla vicenda. I sindacati attendono un incontro con le parti in causa, Anas e Aleandri, per chiarire alcune questioni irrisolte come la ricollocazione delle maestranze, escluse all'epoca perché i contratti non furono rinnovati. "Con Franco Pantone, della Filca Cilsl, e Fernando Mega, della Fillea Cgil – afferma il sindacalista Uil - abbiamo inviato una richiesta d'incontro. Vogliamo vederci chiaro sul fronte delle maestranze – rilancia Paolicelli - il responsabile della Aleandri aveva promesso che, appena i lavori si fossero sbloccati, l'azienda avrebbe richiamato i lavoratori licenziati. Ma non è stato così".
Ora si attende l'incontro previsto, sempre secondo il sindacalista, per "martedì – mercoledì della prossima settimana". Un incontro decisivo per il futuro degli operai, adesso senza lavoro, e per una ripresa celere dei lavori sul cantiere.
E' prematuro parlare di un'accelerata dei lavori, ma è innegabile che il cantiere si sia riattivato. Lo conferma il segretario provinciale della Feneal Uil, Mino Paolicelli: "I lavori stanno procedendo. L'azienda ha assunto un paio di unità lavorative, non legate ai licenziamenti di gennaio 2015, che si occupano del trasporto dei rifiuti edili. Ottobre 2016 è il termine di consegna dei lavori, dunque, credo che a breve il cantiere ripartirà in grande stile".
Il rallentamento, subito nei mesi scorsi, era dovuto soprattutto ad un contenzioso tra l'Anas e la Aleandri: da un lato la Aleandri Costruzioni era restia a pagare una penale, ereditata dalla Intini srl, di 4,9milioni di euro all'Anas; dall'altro la società appaltante richiedeva all'Anas 130 milioni di euro nell'ambito di lavori effettuati nel resto d'Italia. A quanto sembra su questo versante è stato trovato un accordo, come afferma il segretario Uil: "Il contenzioso tra le parti non c'è più, parola del vice-ministro dei trasporti, Riccardo Nencini". E spiega nel merito: "E' stata trovata un'intesa economica. In deroga alle leggi sugli appalti, il ministero ha consentito all'Aleandri di utilizzare le risorse accantonate in caso di imprevisti, con l'impegno da parte dell'Anas di coprire quel 5-10% di Sal (Stato di avanzamento dei lavori) per completare l'opera".
Ma diverse ombre continuano ad aleggiare sulla vicenda. I sindacati attendono un incontro con le parti in causa, Anas e Aleandri, per chiarire alcune questioni irrisolte come la ricollocazione delle maestranze, escluse all'epoca perché i contratti non furono rinnovati. "Con Franco Pantone, della Filca Cilsl, e Fernando Mega, della Fillea Cgil – afferma il sindacalista Uil - abbiamo inviato una richiesta d'incontro. Vogliamo vederci chiaro sul fronte delle maestranze – rilancia Paolicelli - il responsabile della Aleandri aveva promesso che, appena i lavori si fossero sbloccati, l'azienda avrebbe richiamato i lavoratori licenziati. Ma non è stato così".
Ora si attende l'incontro previsto, sempre secondo il sindacalista, per "martedì – mercoledì della prossima settimana". Un incontro decisivo per il futuro degli operai, adesso senza lavoro, e per una ripresa celere dei lavori sul cantiere.