Territorio
Bradanica, previsto per la settimana prossima un nuovo incontro tra le parti
Aleandri e Anas si incontreranno. Intanto sulla vicenda Adduce chiede la convocazione del consiglio comunale per il 3 marzo
Matera - giovedì 26 febbraio 2015
9.56
Incomincia ad intravedersi una luce in fondo al tunnel per l'annosa vertenza Bradanica? Non ancora. Nonostante tutto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, ha convocato un incontro nella prossima settimana con i rappresentanti dell'azienda Aleandri per trovare una via d'uscita al contenzioso che ha rallentato e bloccato il cantiere della strada statale 665 Bradanica.
L'ultima puntata della vicenda si è svolta, martedì 24 febbraio, in prefettura dove si è tenuto il solito incontro inconcludente tra i sindacati, l'Anas, l'Aleandri Costruzioni, il Comune di Matera rappresentato dal sindaco Adduce e la Regione Basilicata rappresentata dal consigliere regionale, Roberto Cifarelli.
Le posizioni ferme delle diverse parti in gioco continuano a bloccare il cantiere infinito. Nel merito lo scontro si rivela acceso soprattutto tra l'Anas e la società appaltante: da un lato l'Aleandri Costruzioni è restia a pagare una penale, ereditata dalla Intini srl, di 4,9milioni di euro all'Anas, dall'altro la società appaltante richiede all'Anas 130 milioni di euro nell'ambito di lavori effettuati nel resto d'Italia. Inoltre, i sindacati - Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil - hanno affermato che nel corso dell'incontro "l'impresa ha assunto solo l'impegno di occupare le maestranze sino al 23 marzo, termine entro il quale, se non dovessero arrivare risposte concrete alla soluzione del contenzioso con l'ANAS, procederà alla chiusura del cantiere".
Per sbloccare la vertenza il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha colto l'occasione per chiedere alla presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, di convocare una seduta straordinaria e urgente dell'assemblea per martedì 3 marzo aperta alla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti: lavoratori, organizzazioni sindacali e datoriali, sindaci e consiglieri dei comuni delle province di Potenza e Matera che si affacciano sulla Bradanica, consiglieri regionali e parlamentari. L'obiettivo, fanno sapere da Palazzo di città è quello di "chiedere a voce alta e all'unisono all'azienda di mettere fine al contenzioso e di riprendere immediatamente i lavori che sono ormai bloccati da dicembre".
Adduce espone il suo timore, ma non molla: "La mia preoccupazione è che la Aleandri possa strumentalizzare la visibilità che Matera ha avuto con la nomina a capitale europea della cultura per portare a proprio favore una serie di contenziosi aperti in tutta Italia, compreso quello riguardante la Bradanica. A questo gioco il comune di Matera non ci sta ed è per questa ragione che stiamo seguendo da vicino questa partita molto importante per il futuro della nostra città". La strada è un "asse di collegamento strategico" per la città dei Sassi e non solo: "Continueremo a seguire con grande attenzione la prosecuzione dei lavori con il massimo coinvolgimento della comunità e delle istituzioni locali e nazionali. La convocazione dell'Aleandri da parte dell'Anas – conclude il primo cittadino - rappresenta un'apertura del presidente Ciucci che l'azienda deve valutare molto positivamente e tenere in grande considerazione".
L'ultima puntata della vicenda si è svolta, martedì 24 febbraio, in prefettura dove si è tenuto il solito incontro inconcludente tra i sindacati, l'Anas, l'Aleandri Costruzioni, il Comune di Matera rappresentato dal sindaco Adduce e la Regione Basilicata rappresentata dal consigliere regionale, Roberto Cifarelli.
Le posizioni ferme delle diverse parti in gioco continuano a bloccare il cantiere infinito. Nel merito lo scontro si rivela acceso soprattutto tra l'Anas e la società appaltante: da un lato l'Aleandri Costruzioni è restia a pagare una penale, ereditata dalla Intini srl, di 4,9milioni di euro all'Anas, dall'altro la società appaltante richiede all'Anas 130 milioni di euro nell'ambito di lavori effettuati nel resto d'Italia. Inoltre, i sindacati - Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil - hanno affermato che nel corso dell'incontro "l'impresa ha assunto solo l'impegno di occupare le maestranze sino al 23 marzo, termine entro il quale, se non dovessero arrivare risposte concrete alla soluzione del contenzioso con l'ANAS, procederà alla chiusura del cantiere".
Per sbloccare la vertenza il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha colto l'occasione per chiedere alla presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, di convocare una seduta straordinaria e urgente dell'assemblea per martedì 3 marzo aperta alla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti: lavoratori, organizzazioni sindacali e datoriali, sindaci e consiglieri dei comuni delle province di Potenza e Matera che si affacciano sulla Bradanica, consiglieri regionali e parlamentari. L'obiettivo, fanno sapere da Palazzo di città è quello di "chiedere a voce alta e all'unisono all'azienda di mettere fine al contenzioso e di riprendere immediatamente i lavori che sono ormai bloccati da dicembre".
Adduce espone il suo timore, ma non molla: "La mia preoccupazione è che la Aleandri possa strumentalizzare la visibilità che Matera ha avuto con la nomina a capitale europea della cultura per portare a proprio favore una serie di contenziosi aperti in tutta Italia, compreso quello riguardante la Bradanica. A questo gioco il comune di Matera non ci sta ed è per questa ragione che stiamo seguendo da vicino questa partita molto importante per il futuro della nostra città". La strada è un "asse di collegamento strategico" per la città dei Sassi e non solo: "Continueremo a seguire con grande attenzione la prosecuzione dei lavori con il massimo coinvolgimento della comunità e delle istituzioni locali e nazionali. La convocazione dell'Aleandri da parte dell'Anas – conclude il primo cittadino - rappresenta un'apertura del presidente Ciucci che l'azienda deve valutare molto positivamente e tenere in grande considerazione".