Cronaca
Botte e violenze psicologiche alla convivente, arrestato
Un 44enne di Matera finisce ai domiciliari
Matera - sabato 4 maggio 2019
13.41
Un materano di 44 anni (S. M. le iniziali) è stato arrestato dalla Polizia per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti dell'ex convivente. Gli agenti delle Volanti hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Matera.
La relazione tra l'uomo e la donna si era conclusa per le continue vessazioni e le violenze fisiche e morali subite dalla vittima, duravano sin dall'inizio della stessa storia (nel 2012). Nel corso del tempo era già stata presentata una denuncia, poi revocata per paura.
A marzo dello scorso anno le Volanti erano intervenuti nell'abitazione della coppia, dopo una segnalazione, ed avevano attivato il protocollo Eva (Esame Violenze Agite) della Polizia di Stato che indica le pratiche da adottare in caso di intervento per stalking, liti e maltrattamenti in famiglia e che consente, anche nel caso in cui la vittima di violenza per paura di ulteriori ritorsioni non denunci l'accaduto, di lasciare una traccia dell'intervento, in caso di reiterazione delle condotte (requisito necessario per la configurazione dei reati di stalking e di maltrattamenti in famiglia). Il protocollo consente quindi una puntuale ricostruzione dei fatti e degli episodi.
La relazione tra l'uomo e la donna si era conclusa per le continue vessazioni e le violenze fisiche e morali subite dalla vittima, duravano sin dall'inizio della stessa storia (nel 2012). Nel corso del tempo era già stata presentata una denuncia, poi revocata per paura.
A marzo dello scorso anno le Volanti erano intervenuti nell'abitazione della coppia, dopo una segnalazione, ed avevano attivato il protocollo Eva (Esame Violenze Agite) della Polizia di Stato che indica le pratiche da adottare in caso di intervento per stalking, liti e maltrattamenti in famiglia e che consente, anche nel caso in cui la vittima di violenza per paura di ulteriori ritorsioni non denunci l'accaduto, di lasciare una traccia dell'intervento, in caso di reiterazione delle condotte (requisito necessario per la configurazione dei reati di stalking e di maltrattamenti in famiglia). Il protocollo consente quindi una puntuale ricostruzione dei fatti e degli episodi.