Territorio
Boccata d'ossigeno per i piccoli Comuni
Sbloccati i fondi del Patto di Stabilità
Matera - sabato 3 ottobre 2015
"E' stata raggiunta una importante intesa tra il Ministero delle economia e delle finanze, Palazzo Chigi e l'Anci sullo schema di decreto del ministero dell'interno".
Lo rende noto il presidente dell'Anci Basilicata, Salvatore Adduce. "Si tratta del riparto del residuo non utilizzato dall'accantonamento sul Fondo di solidarietà comunale per l'Anno 2014 pari a circa 30 milioni di euro che andranno prevalentemente ai Comuni di minore dimensione demografica come richiesto dall'Anci".
La decisione è arrivata la fine di aiutare i Comuni penalizzati dal riparto del 20% del Fondo di solidarietà comunale basato sui nuovi criteri perequativi (fabbisogni e capacità fiscali standard).
"I Comuni più colpiti – ribadisce Adduce - risultavano quelli di minore dimensione demografica la cui tenuta finanziaria, senza un provvedimento ad hoc, sarebbe stata compromessa".
Nel corso della Conferenza Stato-Città è stato dato anche parere favorevole sullo schema di decreto del Ministero dell'economia e delle finanze concernente la riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno degli enti locali per l'importo complessivo commisurato agli effetti finanziari determinati dall'applicazione della sanzione per il non rispetto del patto di stabilità nell'anno precedente.
"Su questo punto, non si procederà all'adozione del decreto - ha detto Adduce - perché le somme disponibili sono state utilizzate con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 29 settembre scorso".
Soddisfazione viene espressa oltre che da Adduce anche da Felicetta Lorenzo coordinatore consulta regionale piccoli comuni della Basilicata che tuttavia conferma la debolezza dello schema perequativo, introdotto per la prima volta nel 2015 senza sufficiente approfondimento tecnico e politico.
L'Anci ha chiesto pertanto che l'aggiornamento dei fabbisogni standard in corso e le necessarie rettifiche delle capacità fiscali, conseguenti alle previste modifiche nei tributi locali, costituiscano l'occasione per colmare le evidenti lacune nelle modalità di applicazione della perequazione.
Lo rende noto il presidente dell'Anci Basilicata, Salvatore Adduce. "Si tratta del riparto del residuo non utilizzato dall'accantonamento sul Fondo di solidarietà comunale per l'Anno 2014 pari a circa 30 milioni di euro che andranno prevalentemente ai Comuni di minore dimensione demografica come richiesto dall'Anci".
La decisione è arrivata la fine di aiutare i Comuni penalizzati dal riparto del 20% del Fondo di solidarietà comunale basato sui nuovi criteri perequativi (fabbisogni e capacità fiscali standard).
"I Comuni più colpiti – ribadisce Adduce - risultavano quelli di minore dimensione demografica la cui tenuta finanziaria, senza un provvedimento ad hoc, sarebbe stata compromessa".
Nel corso della Conferenza Stato-Città è stato dato anche parere favorevole sullo schema di decreto del Ministero dell'economia e delle finanze concernente la riduzione degli obiettivi del patto di stabilità interno degli enti locali per l'importo complessivo commisurato agli effetti finanziari determinati dall'applicazione della sanzione per il non rispetto del patto di stabilità nell'anno precedente.
"Su questo punto, non si procederà all'adozione del decreto - ha detto Adduce - perché le somme disponibili sono state utilizzate con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 29 settembre scorso".
Soddisfazione viene espressa oltre che da Adduce anche da Felicetta Lorenzo coordinatore consulta regionale piccoli comuni della Basilicata che tuttavia conferma la debolezza dello schema perequativo, introdotto per la prima volta nel 2015 senza sufficiente approfondimento tecnico e politico.
L'Anci ha chiesto pertanto che l'aggiornamento dei fabbisogni standard in corso e le necessarie rettifiche delle capacità fiscali, conseguenti alle previste modifiche nei tributi locali, costituiscano l'occasione per colmare le evidenti lacune nelle modalità di applicazione della perequazione.