Scuola e Lavoro
Basilicata, smisurato incremento dei voucher nei primi cinque mesi del 2016
Lo comunica la Uil sulla base dei dati dell’Osservatorio Inps
Matera - mercoledì 20 luglio 2016
9.51
Nei primi cinque mesi del 2016 aumentano a dismisura i voucher in territorio lucano. Infatti sono stati venduti 376.423 voucher (con valore nominale di 10 euro) con un incremento del 35,3% in più rispetto a gennaio-maggio 2015 (il 72,1% in più rispetto al 2014) . E' quanto comunica la Uil lucana che ha rielaborato su scala regionale i dati diffusi dall'Osservatorio Inps sul precariato.
Altri dati significativi in merito alla questione precariato – si legge nella nota – sono le assunzioni a termine che, nei primi cinque mesi dell'anno, ammontano a 12.985 a cui aggiungere 5.137 assunzioni a tempo indeterminato e 322 in apprendistato per un complesso di 18.596 assunzioni, il 18% in meno di gennaio-maggio 2015. "Ma attenzione – avverte la Uil – alle assunzioni precarie vanno sottratte le cessazioni che complessivamente ammontano a 14.129, di cui 9.032 di rapporti a termine che comunque segnano un decremento dell'8,4% rispetto allo stesso periodo del 2015".
"I nuovi dati Inps – commenta Carmine Vaccaro, segretario generale regionale Uil Basilicata - confermano un quadro desolante del mondo del lavoro. Dunque una doccia gelata in un anno certo non facile per l'indebolita economia lucana".
Dalla Uil sostengono che la riduzione del bonus per agevolare le assunzioni a tempo indeterminato ha di certo influito sugli ultimi dati negativi: "Nei primi cinque mesi, attesta l'Inps, le assunzioni con esonero contributivo biennale - non più triennale e con esonero passato dal 100 al 40% - sono state 1.523 a cui aggiungere le trasformazioni di rapporti a termine (che beneficiano dello stesso incentivo) pari a 1.045. Un dato in discesa dovessimo usare la cassa integrazione come termometro della crisi potremmo sottolineare come il dato di giugno, il più recente, manifesti uno stato del mondo produttivo ancora preoccupante. Un calo in linea, sostanzialmente, con la bassissima crescita del Pil".
"Pur continuando a sostenere – osserva il segretario generale del sindacato lucano - per il particolare momento storico di forte crisi che stiamo vivendo, come non fosse questo il momento di cimentarsi in correttivi (molto) restrittivi rispetto a tali strumenti e, per giunta, in assenza di un sistema di politiche attive che possa permettere la ricollocazione di quanti fuoriescono dal mercato del lavoro, ciò che possiamo fare è proporre, così come stiamo facendo rispetto allo schema di decreto legislativo correttivo del Jobs Act in discussione al Parlamento, emendamenti che possano migliorare le tutele dei lavoratori sia in tema di ammortizzatori sociali che rispetto ad altri temi modificati dal Jobs Act. Con la speranza che il confronto in atto con il Governo porti a risultati concreti per i lavoratori".
Altri dati significativi in merito alla questione precariato – si legge nella nota – sono le assunzioni a termine che, nei primi cinque mesi dell'anno, ammontano a 12.985 a cui aggiungere 5.137 assunzioni a tempo indeterminato e 322 in apprendistato per un complesso di 18.596 assunzioni, il 18% in meno di gennaio-maggio 2015. "Ma attenzione – avverte la Uil – alle assunzioni precarie vanno sottratte le cessazioni che complessivamente ammontano a 14.129, di cui 9.032 di rapporti a termine che comunque segnano un decremento dell'8,4% rispetto allo stesso periodo del 2015".
"I nuovi dati Inps – commenta Carmine Vaccaro, segretario generale regionale Uil Basilicata - confermano un quadro desolante del mondo del lavoro. Dunque una doccia gelata in un anno certo non facile per l'indebolita economia lucana".
Dalla Uil sostengono che la riduzione del bonus per agevolare le assunzioni a tempo indeterminato ha di certo influito sugli ultimi dati negativi: "Nei primi cinque mesi, attesta l'Inps, le assunzioni con esonero contributivo biennale - non più triennale e con esonero passato dal 100 al 40% - sono state 1.523 a cui aggiungere le trasformazioni di rapporti a termine (che beneficiano dello stesso incentivo) pari a 1.045. Un dato in discesa dovessimo usare la cassa integrazione come termometro della crisi potremmo sottolineare come il dato di giugno, il più recente, manifesti uno stato del mondo produttivo ancora preoccupante. Un calo in linea, sostanzialmente, con la bassissima crescita del Pil".
"Pur continuando a sostenere – osserva il segretario generale del sindacato lucano - per il particolare momento storico di forte crisi che stiamo vivendo, come non fosse questo il momento di cimentarsi in correttivi (molto) restrittivi rispetto a tali strumenti e, per giunta, in assenza di un sistema di politiche attive che possa permettere la ricollocazione di quanti fuoriescono dal mercato del lavoro, ciò che possiamo fare è proporre, così come stiamo facendo rispetto allo schema di decreto legislativo correttivo del Jobs Act in discussione al Parlamento, emendamenti che possano migliorare le tutele dei lavoratori sia in tema di ammortizzatori sociali che rispetto ad altri temi modificati dal Jobs Act. Con la speranza che il confronto in atto con il Governo porti a risultati concreti per i lavoratori".