Territorio
Basilicata senza un responsabile anticorruzione
"Un regalo alle ecomafie" è la denuncia di Liuzzi e Petrocelli del Movimento 5 Stelle
Matera - sabato 14 marzo 2015
"Il governo regionale, nonostante gli obblighi di legge sanciti dall'Autorità nazionale anticorruzione, non ha nominato nessun responsabile per l'anticorruzione". Lo hanno affermato i parlamentari lucani del Movimento Cinque Stelle, Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli, in una lettera al presidente nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.
Liuzzi e Petrocelli, inoltre, hanno detto di aver verificato la veridicità della notizia, pubblicata su un blog, direttamente sul sito internet della Regione Basilicata nella sezione "Amministrazione trasparente" - "Corruzione", in cui è scritto che la "Relazione Annuale Prevenzione Corruzione 2014" è "mancante", perché "in attesa di nomina del responsabile per la Prevenzione della Corruzione". Ciò contravviene - hanno aggiunto - "non solo alla legge sancita dall'Autorità dell'anticorruzione in merito all'obbligatorietà della nomina, ma anche alla norma n. 190/2012 della stessa legge, che prevede, in caso di mancata nomina del responsabile regionale dell'anticorruzione, che 'la Relazione dovrà essere comunque predisposta e pubblicata a cura dell'organo competenze all'adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione che [….] è l'organo di indirizzo politico'".
Nella lettera inviata a Cantone, i parlamentari Liuzzi e Petrocelli fanno notare "l'enorme favore che si farebbe alle ecomafie in un'area come la nostra regione da sempre zona franca dei traffici illeciti dei rifiuti urbani e industriali e oggi al centro anche dei grandi interessi economici legati alle compagnie petrolifere e al sistema altrettanto tossico e remunerativo dei rifiuti minerari" . Sempre a Cantone, i due parlamentari lucani del M5S, ricordano anche che "la Basilicata non può permettersi di evitare di rispettare le prescrizioni dell'autorità Anticorruzione, anche in virtù di un Consiglio regionale che dovrebbe decadere di fatto, vista la condanna della Corte dei Conti nei confronti di 22 consiglieri regionali (vecchi ed attuali) e del loro vergognoso vizietto di mettere a rimborso anche le ricevute raccattate per terra".
Dal presidente Cantone, ora, ci si aspetta che vengano presi provvedimenti il prima possibile al fine di colmare, su un tema così importante, "l'ennesima manifesta incapacità della giunta regionale lucana e l'ennesimo regalo fatto alle ecomafie".
Liuzzi e Petrocelli, inoltre, hanno detto di aver verificato la veridicità della notizia, pubblicata su un blog, direttamente sul sito internet della Regione Basilicata nella sezione "Amministrazione trasparente" - "Corruzione", in cui è scritto che la "Relazione Annuale Prevenzione Corruzione 2014" è "mancante", perché "in attesa di nomina del responsabile per la Prevenzione della Corruzione". Ciò contravviene - hanno aggiunto - "non solo alla legge sancita dall'Autorità dell'anticorruzione in merito all'obbligatorietà della nomina, ma anche alla norma n. 190/2012 della stessa legge, che prevede, in caso di mancata nomina del responsabile regionale dell'anticorruzione, che 'la Relazione dovrà essere comunque predisposta e pubblicata a cura dell'organo competenze all'adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione che [….] è l'organo di indirizzo politico'".
Nella lettera inviata a Cantone, i parlamentari Liuzzi e Petrocelli fanno notare "l'enorme favore che si farebbe alle ecomafie in un'area come la nostra regione da sempre zona franca dei traffici illeciti dei rifiuti urbani e industriali e oggi al centro anche dei grandi interessi economici legati alle compagnie petrolifere e al sistema altrettanto tossico e remunerativo dei rifiuti minerari" . Sempre a Cantone, i due parlamentari lucani del M5S, ricordano anche che "la Basilicata non può permettersi di evitare di rispettare le prescrizioni dell'autorità Anticorruzione, anche in virtù di un Consiglio regionale che dovrebbe decadere di fatto, vista la condanna della Corte dei Conti nei confronti di 22 consiglieri regionali (vecchi ed attuali) e del loro vergognoso vizietto di mettere a rimborso anche le ricevute raccattate per terra".
Dal presidente Cantone, ora, ci si aspetta che vengano presi provvedimenti il prima possibile al fine di colmare, su un tema così importante, "l'ennesima manifesta incapacità della giunta regionale lucana e l'ennesimo regalo fatto alle ecomafie".