Scuola e Lavoro
Basilicata, maggio2015 è il mese con più cassintegrati
A comunicarlo il rapporto Uil in riferimento ai primi 5 mesi di quest'anno
Matera - martedì 23 giugno 2015
8.30
E' maggio il mese con più cassaintegrati nei primi 5 mesi del 2015. Infatti in riferimento al territorio lucano sono state autorizzate 1 milione 480 mila ore di cassa integrazione - quasi interamente assorbite dalla straordinaria, 1 milione 234 mila ore - che hanno interessato complessivamente 8.709 operai, più 3.218 unità rispetto ad aprile. In raffronto con aprile l'aumento regionale di ore erogate è del 58,6% con la provincia di Potenza che schizza a più 523,3% e quella di Matera che segna invece meno 82,5%.
E' quanto emerge dal rapporto della Uil che rileva un aumento medio nazionale del 7,4% rispetto al mese precedente ad indicare un fabbisogno crescente di questo strumento da parte delle imprese. "La crescita sarebbe stata inconfutabilmente maggiore - spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil - se non si assistesse alla continua diminuzione della cassa in deroga (-5,6% tra aprile e maggio) dovuta all'ormai strutturale 'fermo' amministrativo degli stanziamenti".
In Basilicata nei primi cinque mesi 2015 il monte ore di cig sfonda il tetto di 3 milioni 700 mila, di cui oltre 3 milioni di ore riguardano la straordinaria e 640 mila l'ordinaria.
"Per questo lo sblocco e l'implementazione delle risorse della deroga per il 2015 – continua Loy – resta la principale richiesta che facciamo al Governo". Un allarme viene anche dalla crescita delle domande di disoccupazione (aspi) di aprile "con il possibile travaso – afferma Loy – verso l'inoccupazione di lavoratori di imprese che non possono piu' utilizzare la cassa in deroga. Non meno preoccupante l'incremento, tra aprile e maggio, di nuove richieste di cassa integrazione ordinaria e straordinaria , sintomatiche, rispettivamente, dell'affacciarsi di ulteriori aziende ad uno stato di sofferenza e della ormai lunga permanenza in stato di crisi di altre". "Evidentemente – afferma il dirigente Uil – il precario aumento del Pil non si riflette ancora positivamente sul sistema produttivo anche per la ormai cronica mancanza di politiche per la crescita".
"L'aumento del ricorso alla cassa integrazione "è il migliore termometro del disagio sociale 'palpabile' da tempo in Basilicata, ma questo strumento – è il commento della Uil lucana – continua anche a essere l'unico baluardo per la tenuta di precari equilibri sociali. Lo stato di crisi prosegue senza battute d'arresto e la ripresa resta di là da venire. Se invece di deregolamentare il lavoro che c'è, il Governo si preoccupasse di creare nuovo lavoro, facendo investimenti e accrescendo il potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, si farebbe davvero cambiare verso all'economia. E se la giunta regionale – conclude la nota Uil – accelerasse i progetti e programmi di spesa dei fondi europei del sessennio 2007-2013, prima di pensare al nuovo sessennio, qualche segno più nella forza lavoro si registrerebbe. Aspettiamo idee dalla sessione comunitaria a breve del consiglio regionale".
E' quanto emerge dal rapporto della Uil che rileva un aumento medio nazionale del 7,4% rispetto al mese precedente ad indicare un fabbisogno crescente di questo strumento da parte delle imprese. "La crescita sarebbe stata inconfutabilmente maggiore - spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil - se non si assistesse alla continua diminuzione della cassa in deroga (-5,6% tra aprile e maggio) dovuta all'ormai strutturale 'fermo' amministrativo degli stanziamenti".
In Basilicata nei primi cinque mesi 2015 il monte ore di cig sfonda il tetto di 3 milioni 700 mila, di cui oltre 3 milioni di ore riguardano la straordinaria e 640 mila l'ordinaria.
"Per questo lo sblocco e l'implementazione delle risorse della deroga per il 2015 – continua Loy – resta la principale richiesta che facciamo al Governo". Un allarme viene anche dalla crescita delle domande di disoccupazione (aspi) di aprile "con il possibile travaso – afferma Loy – verso l'inoccupazione di lavoratori di imprese che non possono piu' utilizzare la cassa in deroga. Non meno preoccupante l'incremento, tra aprile e maggio, di nuove richieste di cassa integrazione ordinaria e straordinaria , sintomatiche, rispettivamente, dell'affacciarsi di ulteriori aziende ad uno stato di sofferenza e della ormai lunga permanenza in stato di crisi di altre". "Evidentemente – afferma il dirigente Uil – il precario aumento del Pil non si riflette ancora positivamente sul sistema produttivo anche per la ormai cronica mancanza di politiche per la crescita".
"L'aumento del ricorso alla cassa integrazione "è il migliore termometro del disagio sociale 'palpabile' da tempo in Basilicata, ma questo strumento – è il commento della Uil lucana – continua anche a essere l'unico baluardo per la tenuta di precari equilibri sociali. Lo stato di crisi prosegue senza battute d'arresto e la ripresa resta di là da venire. Se invece di deregolamentare il lavoro che c'è, il Governo si preoccupasse di creare nuovo lavoro, facendo investimenti e accrescendo il potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, si farebbe davvero cambiare verso all'economia. E se la giunta regionale – conclude la nota Uil – accelerasse i progetti e programmi di spesa dei fondi europei del sessennio 2007-2013, prima di pensare al nuovo sessennio, qualche segno più nella forza lavoro si registrerebbe. Aspettiamo idee dalla sessione comunitaria a breve del consiglio regionale".