Scuola e Lavoro
Basilicata, la Cgil richiede un piano straordinario sull’occupazione
Summa: “Fallimento del jobs act. Si decida ora l’utilizzo dei 140 euro del bonus carburante”
Matera - lunedì 12 settembre 2016
18.55
Pochi giorni fa il ministero del lavoro ha pubblicato dei dati non di certo confortanti sull'occupazione in Italia: nel secondo trimestre del 2016 le assunzioni a tempo indeterminato scendono del 30% e aumentano i licenziamenti del 7,4%. Dati che hanno allarmato il sindacato Cgil Basilicata che, partendo dal "fallimento delle politiche del governo", propone un nuovo piano straordinario per l'occupazione.
Ma a destare maggiormente preoccupazione, per l'organizzazione sindacale, sono altri numeri che riguardano anche l'utilizzo dei voucher: "Sul fronte assunzioni – afferma il segretario generale della Cgil Matera - nel periodo gennaio-giugno dal 2015 al 2016 si registra un -2442 nuovi assunti a tempo indeterminato, pari ad una riduzione del -27,7%. Sul totale delle assunzioni il calo è pari a -15,8%, dato che conferma una tenuta percentuale più positiva per i contratti a tempo determinato. Cala anche il numero di trasformazioni di rapporti a termine in tempo indeterminato, con un -29,2%, e purtroppo continua a salire il valore dei voucher venduti da gennaio a giugno, con una variazione nel valore nominale di +108.933 con una variazione relativa all'anno precedente del 30% ed una variazione assoluta tra le più alte d'Italia pari a circa il 90%".
Alla luce delle cifre elencate dal sindacato, "è assolutamente necessario, subito, un piano straordinario per l'occupazione. Basta interventi a pioggia - tuona il dirigente sindacale. Non c'è più tempo di aspettare, si decida ora l'utilizzo dei 140 milioni della carta carburante. Viviamo in una regione con la più alta povertà nel Paese, con un divario sempre più pesante rispetto all'occupazione giovanile, dove il tasso di disoccupazione è forte. Cosa deve accadere ancora per smuovere il governo regionale?".
Il programma di politiche strategiche per il lavoro, secondo Summa, deve puntare su politiche dirette a rafforzare "i punti di maggiore competitività del sistema locale, sia intervenendo su realtà già esistenti - e da questo punto di vista l'esperienza di Melfi è emblematica - sia favorendo la nascita di attività coerenti con un Paese e un territorio che non può basare solamente la propria competitività su elementi quali il costo del lavoro, ma su innovatività, manodopera qualificata e investimenti sul welfare".
Ma a destare maggiormente preoccupazione, per l'organizzazione sindacale, sono altri numeri che riguardano anche l'utilizzo dei voucher: "Sul fronte assunzioni – afferma il segretario generale della Cgil Matera - nel periodo gennaio-giugno dal 2015 al 2016 si registra un -2442 nuovi assunti a tempo indeterminato, pari ad una riduzione del -27,7%. Sul totale delle assunzioni il calo è pari a -15,8%, dato che conferma una tenuta percentuale più positiva per i contratti a tempo determinato. Cala anche il numero di trasformazioni di rapporti a termine in tempo indeterminato, con un -29,2%, e purtroppo continua a salire il valore dei voucher venduti da gennaio a giugno, con una variazione nel valore nominale di +108.933 con una variazione relativa all'anno precedente del 30% ed una variazione assoluta tra le più alte d'Italia pari a circa il 90%".
Alla luce delle cifre elencate dal sindacato, "è assolutamente necessario, subito, un piano straordinario per l'occupazione. Basta interventi a pioggia - tuona il dirigente sindacale. Non c'è più tempo di aspettare, si decida ora l'utilizzo dei 140 milioni della carta carburante. Viviamo in una regione con la più alta povertà nel Paese, con un divario sempre più pesante rispetto all'occupazione giovanile, dove il tasso di disoccupazione è forte. Cosa deve accadere ancora per smuovere il governo regionale?".
Il programma di politiche strategiche per il lavoro, secondo Summa, deve puntare su politiche dirette a rafforzare "i punti di maggiore competitività del sistema locale, sia intervenendo su realtà già esistenti - e da questo punto di vista l'esperienza di Melfi è emblematica - sia favorendo la nascita di attività coerenti con un Paese e un territorio che non può basare solamente la propria competitività su elementi quali il costo del lavoro, ma su innovatività, manodopera qualificata e investimenti sul welfare".