Eventi e cultura
Basilicata fiorita, Matera incontra la Littizzetto
Serata divertente in compagnia della scrittrice e attrice italiana
Matera - domenica 14 giugno 2015
10.55
Luciana Littizzetto a Matera. Un incontro atteso da tempo, e finalmente tradotto in realtà, quello tra l'attrice comica piemontese e la Capitale europea della cultura per il 2019.
L'occasione favorevole è stata determinata dall'evento dedicato a "Basilicata fiorita", concorso che interessa tutti i cittadini dei comuni della Basilicata chiamati ad impreziosire i propri balconi, davanzali, scale, attraverso il decoro floreale al fine di promuovere "la cultura del verde".
La serata nei Sassi è stata contraddistinta da sketch improvvisi e divertenti della Littizzetto alternati a dialoghi riguardanti il mondo dello spettacolo e della cultura, con un altro ospite, lo scrittore Luca Bianchini, autore di diversi libri incentrati su storie d'amore.
L'incontro, aperto al pubblico, è stato introdotto da Paolo Verri, direttore di Matera 2019, entusiasta di poter ospitare la conduttrice tv: "L'occasione è arrivata due settimane fa – ha raccontato Verri - quando Luciana mi ha raccontato che stava per cominciare a girare a Polignano a Mare il nuovo film di Marco Ponti, 'Io che amo solo te', tratto dall'omonimo libro di Luca Bianchini. Ci siamo sentiti con Paride Leporace e li abbiamo invitati tutti e due a parlare di cinema, letteratura, televisione, ma anche della loro idea di comunità, della voglia di fare una cultura aperta e popolare"
Il dibattito si è aperto con il racconto delle riprese del film in corso e del cast d'eccezione: "E' la storia d'amore incompiuta – ha affermato Bianchini - di Ninella, interpretata da Maria Pia Calzone, con don Mimì, Michele Placido, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le riserva un finale inaspettato: sua figlia Chiara, impersonata da Laura Chiatti, si fidanza con Damiano, Riccardo Scamarcio, il figlio di don Mimì e i due decidono di sposarsi". Il ruolo della Littizzetto non è da protagonista, ma al contempo divertente: "Interpreto il personaggio di Zia Dora – ha spiegato l'attrice - piemontese di Pinerolo che ha timore di trasferirsi al sud, perché legata al preconcetto dei terroni. Da personaggio non protagonista mi godo i posti in cui vado e aggiungo delle divertenti improvvisazioni nel corso delle scene".
Dal cinema alla letteratura, dal ruolo di attrice a quello di scrittrice. Luciana Littizzetto ha scritto libri come 'Minchia Sabbry!' (1994), passando per 'Sola come un gambo di sedano' (2001), 'I dolori del giovane Walter', fino all'ultimo 'L'incredibile Urka' (2014). "I miei libri nascono dalla semplice osservazione della realtà – ha affermato la scrittrice -, di ciò che è buffo e divertente. La realtà stimola l'immaginazione". Altro punto di forza, la lettura: "A me piace leggere sin da piccola, voglio capire il perché siamo in questo mondo. Nei libri ci sono piccole scintille di senso". Ma come invogliare i giovani ad appassionarsi alla lettura? "Si può iniziare con letture molto semplici, come i fumetti, per poi passare a qualcosa di più complesso". E poi ha aggiunto: "Noi genitori rivestiamo un ruolo importante, dobbiamo mettere semi come quello per la lettura".
Oltre alle sue molteplici professioni, la Littizzetto è impegnata nel sociale: "Una mia amica – ha affermato la conduttrice – mi ha coinvolto al progetto di ristrutturazione e ampliamento del reparto di neonatologia e terapia intensiva dell'ospedale torinese. Io ho accettato e contribuisco per una giusta causa".
In seguito la serata è proseguita con la lettura di alcuni passi esilaranti di un suo libro e, per concludere, con consigli dispensati ai giovani: "Riavvolgendo il nastro della mia vita, posso suggerire di non chinare il capo. Bisogna credere nei propri sogni, almeno provando a raggiungerli. E poi, passo dopo passo, cominciare a riconoscere i propri successi".
L'occasione favorevole è stata determinata dall'evento dedicato a "Basilicata fiorita", concorso che interessa tutti i cittadini dei comuni della Basilicata chiamati ad impreziosire i propri balconi, davanzali, scale, attraverso il decoro floreale al fine di promuovere "la cultura del verde".
La serata nei Sassi è stata contraddistinta da sketch improvvisi e divertenti della Littizzetto alternati a dialoghi riguardanti il mondo dello spettacolo e della cultura, con un altro ospite, lo scrittore Luca Bianchini, autore di diversi libri incentrati su storie d'amore.
L'incontro, aperto al pubblico, è stato introdotto da Paolo Verri, direttore di Matera 2019, entusiasta di poter ospitare la conduttrice tv: "L'occasione è arrivata due settimane fa – ha raccontato Verri - quando Luciana mi ha raccontato che stava per cominciare a girare a Polignano a Mare il nuovo film di Marco Ponti, 'Io che amo solo te', tratto dall'omonimo libro di Luca Bianchini. Ci siamo sentiti con Paride Leporace e li abbiamo invitati tutti e due a parlare di cinema, letteratura, televisione, ma anche della loro idea di comunità, della voglia di fare una cultura aperta e popolare"
Il dibattito si è aperto con il racconto delle riprese del film in corso e del cast d'eccezione: "E' la storia d'amore incompiuta – ha affermato Bianchini - di Ninella, interpretata da Maria Pia Calzone, con don Mimì, Michele Placido, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le riserva un finale inaspettato: sua figlia Chiara, impersonata da Laura Chiatti, si fidanza con Damiano, Riccardo Scamarcio, il figlio di don Mimì e i due decidono di sposarsi". Il ruolo della Littizzetto non è da protagonista, ma al contempo divertente: "Interpreto il personaggio di Zia Dora – ha spiegato l'attrice - piemontese di Pinerolo che ha timore di trasferirsi al sud, perché legata al preconcetto dei terroni. Da personaggio non protagonista mi godo i posti in cui vado e aggiungo delle divertenti improvvisazioni nel corso delle scene".
Dal cinema alla letteratura, dal ruolo di attrice a quello di scrittrice. Luciana Littizzetto ha scritto libri come 'Minchia Sabbry!' (1994), passando per 'Sola come un gambo di sedano' (2001), 'I dolori del giovane Walter', fino all'ultimo 'L'incredibile Urka' (2014). "I miei libri nascono dalla semplice osservazione della realtà – ha affermato la scrittrice -, di ciò che è buffo e divertente. La realtà stimola l'immaginazione". Altro punto di forza, la lettura: "A me piace leggere sin da piccola, voglio capire il perché siamo in questo mondo. Nei libri ci sono piccole scintille di senso". Ma come invogliare i giovani ad appassionarsi alla lettura? "Si può iniziare con letture molto semplici, come i fumetti, per poi passare a qualcosa di più complesso". E poi ha aggiunto: "Noi genitori rivestiamo un ruolo importante, dobbiamo mettere semi come quello per la lettura".
Oltre alle sue molteplici professioni, la Littizzetto è impegnata nel sociale: "Una mia amica – ha affermato la conduttrice – mi ha coinvolto al progetto di ristrutturazione e ampliamento del reparto di neonatologia e terapia intensiva dell'ospedale torinese. Io ho accettato e contribuisco per una giusta causa".
In seguito la serata è proseguita con la lettura di alcuni passi esilaranti di un suo libro e, per concludere, con consigli dispensati ai giovani: "Riavvolgendo il nastro della mia vita, posso suggerire di non chinare il capo. Bisogna credere nei propri sogni, almeno provando a raggiungerli. E poi, passo dopo passo, cominciare a riconoscere i propri successi".