Territorio
Basilicata, erogati 29 milioni contro la povertà
Analisi del programma Copes dal 2011 al 2014
Matera - mercoledì 21 gennaio 2015
8.59
La Regione Basilicata ha destinato 29 milioni di euro per il programma Copes, che contrasta la povertà e l'esclusione sociale, dal 2011 al 2014. Questo è il dato principale che affiora dal rapporto in merito al programma Copes, illustrato a Potenza dal consigliere regionale del gruppo misto, Giannino Romaniello.
Entrando nel dettaglio, i beneficiari hanno sfiorato la media di 20mila persone ogni anno, con il picco massimo di 27mila utenti e 11,1 milioni di euro erogati nel 2012. Le fasce d'età maggiormente interessate sono quelle comprese tra i 40 e i 60 anni, con un diploma di scuola media inferiore.
Nel corso della presentazione del rapporto, Romaniello ha spiegato l'importanza che il programma riveste: "Il Copes, in questi anni, è stato necessario ed indispensabile, ma oggi bisogna evitare l'emarginazione dal mercato del lavoro". Pertanto l'indagine "vuole essere prima di tutto uno strumento da affidare agli operatori e agli enti, in modo che nel futuro, oltre alle erogazioni, ci sia una seria piattaforma di attività sociale".
Inoltre si legge nell'analisi, riguardante il programma contro la povertà, che è necessario "lavorare per risolvere le carenze strutturali del Copes ". L'obiettivo dell'inclusione sociale, "solamente portando a casa delle indennità", non è stato raggiunto e per questo motivo "si richiedono percorsi di attività sociali nei Comuni, così da reinserire gli utenti in un reale mercato del lavoro".
Entrando nel dettaglio, i beneficiari hanno sfiorato la media di 20mila persone ogni anno, con il picco massimo di 27mila utenti e 11,1 milioni di euro erogati nel 2012. Le fasce d'età maggiormente interessate sono quelle comprese tra i 40 e i 60 anni, con un diploma di scuola media inferiore.
Nel corso della presentazione del rapporto, Romaniello ha spiegato l'importanza che il programma riveste: "Il Copes, in questi anni, è stato necessario ed indispensabile, ma oggi bisogna evitare l'emarginazione dal mercato del lavoro". Pertanto l'indagine "vuole essere prima di tutto uno strumento da affidare agli operatori e agli enti, in modo che nel futuro, oltre alle erogazioni, ci sia una seria piattaforma di attività sociale".
Inoltre si legge nell'analisi, riguardante il programma contro la povertà, che è necessario "lavorare per risolvere le carenze strutturali del Copes ". L'obiettivo dell'inclusione sociale, "solamente portando a casa delle indennità", non è stato raggiunto e per questo motivo "si richiedono percorsi di attività sociali nei Comuni, così da reinserire gli utenti in un reale mercato del lavoro".