Scuola e Lavoro
Basilicata, aumento spropositato dei voucher
L'allarme di Cgil contro il lavoro precario
Matera - mercoledì 19 ottobre 2016
9.58
In Basilicata l'uso dei voucher a luglio 2016 è aumentato del 27% rispetto all'anno precedente, e del 77% rispetto a due anni fa.
I dati sono stati diffusi dalla Cgil Basilicata, da cui si evidenzia che "l'aumento mostra una volta di più l'abuso di questo strumento e la condizione del lavoro in una regione che continua a soffrire".
Da gennaio a luglio, e «in particolare da gennaio fino a metà anno, si osserva un calo delle domande di disoccupazione, quasi a voler significare un utilizzo sostitutivo o comunque latamente improprio del buono lavoro» secondo la Cgil, e si riduce «sensibilmente il numero dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato», con un saldo negativo rispetto allo stesso periodo del 2015 di 2.968 contratti, il che «non vuol dire che ci sono circa tremila occupati in meno, essendo il dato riferito ai rapporti e non alle unità lavorative, ma che c'è una tendenza alla divaricazione tra quanto auspicato col Jobs Act e quanto effettivamente realizzato».
"Ciò mostra in particolare - ha dichiarato Angelo Summa, segretario regionale del sindacato - la necessità di intervenire per via diretta e indiretta. Indirettamente con interventi di politica economica per rafforzare i segnali positivi provenienti dall'interno del sistema produttivo locale e mitigare le cause di strutturale debolezza. Per via diretta occorre superare la fase delle analisi fini a sé stesse e sempre uguali, vincere l'indulgenza intermittente verso la condizione del sistema Basilicata, evitare di leggere i dati in maniera episodica e riparatoria a seconda del periodo, ed aggredire in maniera decisa e per via legislativa i problemi che rendono precario e non qualificato il lavoro".
I dati sono stati diffusi dalla Cgil Basilicata, da cui si evidenzia che "l'aumento mostra una volta di più l'abuso di questo strumento e la condizione del lavoro in una regione che continua a soffrire".
Da gennaio a luglio, e «in particolare da gennaio fino a metà anno, si osserva un calo delle domande di disoccupazione, quasi a voler significare un utilizzo sostitutivo o comunque latamente improprio del buono lavoro» secondo la Cgil, e si riduce «sensibilmente il numero dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato», con un saldo negativo rispetto allo stesso periodo del 2015 di 2.968 contratti, il che «non vuol dire che ci sono circa tremila occupati in meno, essendo il dato riferito ai rapporti e non alle unità lavorative, ma che c'è una tendenza alla divaricazione tra quanto auspicato col Jobs Act e quanto effettivamente realizzato».
"Ciò mostra in particolare - ha dichiarato Angelo Summa, segretario regionale del sindacato - la necessità di intervenire per via diretta e indiretta. Indirettamente con interventi di politica economica per rafforzare i segnali positivi provenienti dall'interno del sistema produttivo locale e mitigare le cause di strutturale debolezza. Per via diretta occorre superare la fase delle analisi fini a sé stesse e sempre uguali, vincere l'indulgenza intermittente verso la condizione del sistema Basilicata, evitare di leggere i dati in maniera episodica e riparatoria a seconda del periodo, ed aggredire in maniera decisa e per via legislativa i problemi che rendono precario e non qualificato il lavoro".