Cronaca
Basilicata: 200 milioni di metri cubi in meno nelle dighe
Le organizzazioni agricole chiedono interventi urgenti per emergenza idrica
Basilicata - martedì 25 giugno 2024
21.11
Le organizzazioni agricole della Basilicata (Cia Agricoltori, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri) sono accomunate dal grido d'allarme: l'emergenza idrica rischia di mettere in ginocchio migliaia di imprese agricole in tutte le zone maggiormente vocate all'agricoltura.
Attualmente nelle dighe lucane ci sono 300 milioni di metri cubi, quantità importanti ma bisogna tener conto degli scarsi indici di piovosità e della stagione estiva. Inoltre, nel confronto con lo scorso anno, risultano 200 milioni di metri cubi in meno.
Una situazione allarmante. Per questo è stato richiesto un tavolo di crisi alla Regione. Inoltre alla società Acque del Sud spa (che ha preso il posto dell'Eipli - Ente irrigazione) e all'Autorità di Bacino Distretto dell'Appennino Meridionale viene richiesto di autorizzare le manovre proposte dal Consorzio di bonifica, necessarie per spostare i volumi idrici nei territori in cui maggiori sono le esigenze irrigue per il comparto agricolo.
Il mondo agricolo, dunque, è sul piede di guerra per le inerzie di sistema. Non bisogna dimenticare, infatti, i ritardi nel completamento infrastrutturale degli schemi idrici che permetterebbe di far crescere le disponibilità idriche.
Attualmente nelle dighe lucane ci sono 300 milioni di metri cubi, quantità importanti ma bisogna tener conto degli scarsi indici di piovosità e della stagione estiva. Inoltre, nel confronto con lo scorso anno, risultano 200 milioni di metri cubi in meno.
Una situazione allarmante. Per questo è stato richiesto un tavolo di crisi alla Regione. Inoltre alla società Acque del Sud spa (che ha preso il posto dell'Eipli - Ente irrigazione) e all'Autorità di Bacino Distretto dell'Appennino Meridionale viene richiesto di autorizzare le manovre proposte dal Consorzio di bonifica, necessarie per spostare i volumi idrici nei territori in cui maggiori sono le esigenze irrigue per il comparto agricolo.
Il mondo agricolo, dunque, è sul piede di guerra per le inerzie di sistema. Non bisogna dimenticare, infatti, i ritardi nel completamento infrastrutturale degli schemi idrici che permetterebbe di far crescere le disponibilità idriche.