Politica
Bardi senza maggioranza in Consiglio regionale
Non sostituiti i consiglieri che si sono dimessi dopo l'inchiesta sulla sanità
Basilicata - sabato 22 ottobre 2022
L'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulla sanità provoca ripercussioni anche sui lavori del Consiglio regionale. L'assise è stata convocata ieri per la surroga (sostituzione) dei due consiglieri regionali che si sono dimessi, Francesco Piro (Forza Italia), arrestato nell'indagine e attualmente ai domiciliari, e Francesco Cupparo (Forza Italia), ex assessore, con divieto di dimora a Potenza. Assente in aula anche Rocco Luigi Leone (Fratelli d'Italia), anche lui con divieto di dimora nel capoluogo regionale.
Tre voti in meno per la maggioranza che ieri non ha avuto i numeri per procedere con la surroga dei dimissionari con i primi dei non eletti. L'opposizione ha lasciato l'aula e alla verifica del numero legale erano presenti il presidente Vito Bardi, il presidente dell'assise Carmine Cicala e altri cinque consiglieri. Prima dell'esito del voto, Bardi aveva invitato l'aula a prendere atto delle dimissioni. ''Un adempimento - ha precisato - che attiene il rispetto di principi costituzionalmente previsti che non possono essere oggetto di speculazione politica. Un atto necessario per restituire funzionalità all'organo politico del Consiglio regionale con i subentri degli aventi diritto''.
Dopo una sospensione dei lavori, a nome dell'opposizione il capogruppo di Italia viva Luca Braia ha comunicato la volontà di lasciare l'aula per verifica l'esistenza di una "maggioranza chiara e definita'' perché ''ferma restando la valenza di un atto amministrativo come quello della surroga dei consiglieri dimissionari - ha specificato - il momento è tale che non consente furbizie e galleggiamenti. La Basilicata ha bisogno di un governo stabile nel pieno delle proprie funzioni per rispondere alle esigenze di famiglie ed imprese in un momento così delicato".
Mancando il numero legale, la seduta è stata sciolta. Per Bardi, la decisione della minoranza è stata ''irresponsabile''.
Tre voti in meno per la maggioranza che ieri non ha avuto i numeri per procedere con la surroga dei dimissionari con i primi dei non eletti. L'opposizione ha lasciato l'aula e alla verifica del numero legale erano presenti il presidente Vito Bardi, il presidente dell'assise Carmine Cicala e altri cinque consiglieri. Prima dell'esito del voto, Bardi aveva invitato l'aula a prendere atto delle dimissioni. ''Un adempimento - ha precisato - che attiene il rispetto di principi costituzionalmente previsti che non possono essere oggetto di speculazione politica. Un atto necessario per restituire funzionalità all'organo politico del Consiglio regionale con i subentri degli aventi diritto''.
Dopo una sospensione dei lavori, a nome dell'opposizione il capogruppo di Italia viva Luca Braia ha comunicato la volontà di lasciare l'aula per verifica l'esistenza di una "maggioranza chiara e definita'' perché ''ferma restando la valenza di un atto amministrativo come quello della surroga dei consiglieri dimissionari - ha specificato - il momento è tale che non consente furbizie e galleggiamenti. La Basilicata ha bisogno di un governo stabile nel pieno delle proprie funzioni per rispondere alle esigenze di famiglie ed imprese in un momento così delicato".
Mancando il numero legale, la seduta è stata sciolta. Per Bardi, la decisione della minoranza è stata ''irresponsabile''.