Enti locali
Banca Popolare di Puglia e Basilicata: risultati buoni nel 2017
Soddisfazione nelle parole del Presidente Leonardo Patroni Griffi
Matera - mercoledì 21 febbraio 2018
10.47 Comunicato Stampa
Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, presieduto dall'avvocato Leonardo Patroni Griffi, ha approvato oggi il Progetto di Bilancio relativo all'esercizio 2017.
Tra i principali risultati:
- l'utile netto pari a 2,7 milioni di euro, che conferma il ritorno alla redditività registrato nello scorso esercizio (373 mila euro);
- nuove erogazioni del credito per 300 mln con la conseguente crescita del portafoglio impieghi (+3,6%);
- il calo del portafoglio crediti deteriorati, che vede diminuire la propria incidenza sullo stock di impieghi lordi di oltre 2 punti percentuali;
- gli importanti progressi degli altri aggregati patrimoniali, in particolare del Risparmio Gestito (+2,5%).
Il risultato della Gestione Operativa, che supera i 20 milioni di euro, valore più che doppio rispetto a quello dell'esercizio precedente, è generato dal contributo congiunto di tutte le componenti gestionali che vanno dalla riduzione del costo del credito e degli oneri operativi, all'apprezzabile progresso del margine di intermediazione. Tale risultato ha consentito di assorbire oneri straordinari di importo rilevante, determinati, tra l'altro, per la parte più consistente da oneri di Sistema (circa 9 milioni).
Il risultato di fine esercizio è ancora più apprezzabile se si considera la pressione negativa dei tassi di interesse la quale, tuttavia, non ha compromesso il margine di intermediazione primario (+ 4,1%) comprensivo di commissioni nette (+9%) frutto dell'intensa attività svolta dalle Filiali.
In forte crescita il Risultato della Gestione Finanziaria, anche per il miglioramento della qualità del portafoglio crediti e per l'accelerazione dell'attività di gestione e recupero delle posizioni deteriorate che hanno consentito una forte riduzione delle rettifiche nette e, conseguentemente, del costo del credito che si è attestato allo 0,5% su base annua. In ulteriore riduzione gli oneri operativi (-1,7%) comprensivi della riduzione del costo del personale (-2, 2% al netto dei 9,5 mln relativi all'esodo del personale).
Tra i principali indici di bilancio si registrano:
l'ulteriore aumento del coverage dei crediti deteriorati, che passa dal 51,3% al 52,2%, ponendosi su livelli che risultano tra i più elevati nel panorama bancario;
il sempre equilibrato rapporto impieghi/raccolta diretta, pari all'85,2% rispetto al 78,7% del 2016, che consente di mantenere un ottimale livello di liquidità;
i solidi coefficienti patrimoniali, con il Tier 1 ratio pari al 13% rispetto al requisito minimo previsto del 9,9%.
"I risultati raggiunti evidenziano la solidità e la continuità dei progressi messi in atto negli ultimi anni - dichiara il Presidente Leonardo Patroni Griffi - e consentono di proporre alla prossima Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 3 centesimi di euro per azione. Siamo pronti ad affrontare, con serenità e determinazione, l'impegnativo Piano Industriale 2017-2020, approvato dal Consiglio lo scorso ottobre, che si pone quali principali target: un ROE superiore al 3%; una riduzione del cost/income al di sotto del 70%; un'incidenza dello stock di crediti deteriorati netti inferiore al 12% e un CET1 pari a circa il 13%.
Oggi la Banca è una realtà capace di creare un maggiore valore per tutti i suoi stakeholder: obiettivo su cui siamo quotidianamente orientati".
Nella stessa seduta il Consiglio ha approvato la Dichiarazione Non Finanziaria, rendicontazione da quest'anno obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 2016 n. 254, che rappresenta per la Banca un'occasione per raccontare l'impegno da sempre profuso nelle tematiche socio ambientali, così come emerge dal suddetto Piano Industriale che prevede, tra l'altro, anche uno specifico Progetto dedicato al Green Banking.
Il Progetto di Bilancio sarà sottoposto per approvazione all'Assemblea dei Soci prevista a Gravina per il giorno 23 marzo p.v. in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione il successivo 24 marzo p.v.
Tra i principali risultati:
- l'utile netto pari a 2,7 milioni di euro, che conferma il ritorno alla redditività registrato nello scorso esercizio (373 mila euro);
- nuove erogazioni del credito per 300 mln con la conseguente crescita del portafoglio impieghi (+3,6%);
- il calo del portafoglio crediti deteriorati, che vede diminuire la propria incidenza sullo stock di impieghi lordi di oltre 2 punti percentuali;
- gli importanti progressi degli altri aggregati patrimoniali, in particolare del Risparmio Gestito (+2,5%).
Il risultato della Gestione Operativa, che supera i 20 milioni di euro, valore più che doppio rispetto a quello dell'esercizio precedente, è generato dal contributo congiunto di tutte le componenti gestionali che vanno dalla riduzione del costo del credito e degli oneri operativi, all'apprezzabile progresso del margine di intermediazione. Tale risultato ha consentito di assorbire oneri straordinari di importo rilevante, determinati, tra l'altro, per la parte più consistente da oneri di Sistema (circa 9 milioni).
Il risultato di fine esercizio è ancora più apprezzabile se si considera la pressione negativa dei tassi di interesse la quale, tuttavia, non ha compromesso il margine di intermediazione primario (+ 4,1%) comprensivo di commissioni nette (+9%) frutto dell'intensa attività svolta dalle Filiali.
In forte crescita il Risultato della Gestione Finanziaria, anche per il miglioramento della qualità del portafoglio crediti e per l'accelerazione dell'attività di gestione e recupero delle posizioni deteriorate che hanno consentito una forte riduzione delle rettifiche nette e, conseguentemente, del costo del credito che si è attestato allo 0,5% su base annua. In ulteriore riduzione gli oneri operativi (-1,7%) comprensivi della riduzione del costo del personale (-2, 2% al netto dei 9,5 mln relativi all'esodo del personale).
Tra i principali indici di bilancio si registrano:
l'ulteriore aumento del coverage dei crediti deteriorati, che passa dal 51,3% al 52,2%, ponendosi su livelli che risultano tra i più elevati nel panorama bancario;
il sempre equilibrato rapporto impieghi/raccolta diretta, pari all'85,2% rispetto al 78,7% del 2016, che consente di mantenere un ottimale livello di liquidità;
i solidi coefficienti patrimoniali, con il Tier 1 ratio pari al 13% rispetto al requisito minimo previsto del 9,9%.
"I risultati raggiunti evidenziano la solidità e la continuità dei progressi messi in atto negli ultimi anni - dichiara il Presidente Leonardo Patroni Griffi - e consentono di proporre alla prossima Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 3 centesimi di euro per azione. Siamo pronti ad affrontare, con serenità e determinazione, l'impegnativo Piano Industriale 2017-2020, approvato dal Consiglio lo scorso ottobre, che si pone quali principali target: un ROE superiore al 3%; una riduzione del cost/income al di sotto del 70%; un'incidenza dello stock di crediti deteriorati netti inferiore al 12% e un CET1 pari a circa il 13%.
Oggi la Banca è una realtà capace di creare un maggiore valore per tutti i suoi stakeholder: obiettivo su cui siamo quotidianamente orientati".
Nella stessa seduta il Consiglio ha approvato la Dichiarazione Non Finanziaria, rendicontazione da quest'anno obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 2016 n. 254, che rappresenta per la Banca un'occasione per raccontare l'impegno da sempre profuso nelle tematiche socio ambientali, così come emerge dal suddetto Piano Industriale che prevede, tra l'altro, anche uno specifico Progetto dedicato al Green Banking.
Il Progetto di Bilancio sarà sottoposto per approvazione all'Assemblea dei Soci prevista a Gravina per il giorno 23 marzo p.v. in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione il successivo 24 marzo p.v.