zona industriale La Martella
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Territorio

Aziende sul piede di guerra contro la Tari

Associazioni categorie: "Aumento della tassa sui rifiuti è eccessiva. Grosso danno alle imprese"

Le associazioni degli imprenditori non ci stanno e promettono battaglia contro l'aumento della Tari, deciso dall'amministrazione comunale per l'anno in corso.

Proprio in questi giorni stanno giungendo alle imprese gli avvisi di pagamento, con cifre -a detta degli interessati- esorbitanti.

Infatti, Confapi e Confesercenti lamentano che il deliberato dello scorso marzo del Comune ha portato ad un aumento di oltre il 100% della tassa sui rifiuti, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento, che pure dovrebbero aver avuto una diminuzione stimata di circa un milione di euro.

I rappresentanti delle aziende produttive materane non accettano questo provvedimento del governo guidato dal sindaco Raffaello De Ruggieri e non l'hanno mandato a dire all'amministrazione comunale.

Infatti, una delegazione di Confapi ha incontrato il primo cittadino e l'assessore all' Igiene e vice sindaco, Giuseppe Tragni.
"In realtà la modifica ha riguardato la ripartizione della Tari al 50%, tra utenze domestiche e utenze non domestiche.

Una decisione politica del Consiglio che, considerato il numero delle imprese notevolmente inferiore a quello delle famiglie, ha finito per gravare oltremisura proprio sulle aziende, con aumenti che superano il 100%"- spiegano i rappresentanti degli imprenditori.

Le associazioni sono letteralmente sul piede di guerra: gli aumenti decisi dal comune sono insostenibili per le imprese, senza considerare che il maggior esborso viene richiesto a fronte di un servizio di raccolta dei rifiuti di pessima qualità, se non completamente assente,- dicono- come avviene in alcune aree della zona industriale della Martella.

"A Jesce e La Martella l'aumento della Tari si somma alla duplicazione di somme (Tasi e spese di gestione) che le imprese pagano per i medesimi servizi al Comune e al Consorzio Industriale"- sottolineano gli esponenti della Confapi.
Le rimostranze manifestate dalle associazioni di categoria degli imprenditori sembrano abbiano fatto breccia nell'amministrazione comunale.

Il primo cittadino De Ruggieri ed il suo vice Tragni, infatti, si sono detti aperti al dialogo e disponibili a rivedere i termini del regolamento comunale che penalizzano oltremodo le imprese.

L'assessore Tragni si è detto disposto a creare un tavolo di lavoro con le imprese per rivede le regole sulla tassazione dei depositi e dei magazzini e l'elenco lunghissimo dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani, che sono particolarmente penalizzanti per le imprese.

Anche il sindaco si è detto disponibile a fare un passo indietro per trovare una soluzione che consenta una tassazione più equa, una tassazione a "tariffazione puntuale", portando ad esempio ciò che avviene della città di Trento, "dove paghi per i rifiuti che produci, a prescindere dalle superfici che occupi".

Insomma, la disponibilità al dialogo e una apertura da parte della pubblica amministrazione a raccogliere le istanze che provengono dai settori produttivi della città, sembra ci sia. Vedremo poi nei fatti quali saranno le decisioni del governo cittadino.
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