Territorio
Autovelox SS 7: nonostante le sentenze è ancora in funzione
Denuncia dell’Adicosum che invita il Comune di Pomarico a rimuovere l’apparecchio
Matera - venerdì 11 dicembre 2020
16.15
L'autovelox sulla statale 7 torna a far parlare di sé. Numerose, infatti, sono state le contravvenzioni elevate dal comune di Pomarico nel corso di questo ultimo anno, grazie al segnalatore di velocità che – secondo quanto sostenuto a più riprese dall'Adiconsum di Matera- continua a funzionare nonostante non sia omologato, elevando contravvenzioni illegittime.
Una questione sollevata a più riprese dall'associazione che si occupa di difendere i consumatori, che lo aveva definito come "una macchina per fare soldi e rimpinguare le casse del comune", puntando il dito contro il sindaco della cittadina lucana, promuovendo anche una raccolta di firme per la rimozione dell'apparecchiatura di controllo della velocità. Accuse che il primo cittadino di Pomarico Mancini, aveva respinto al mittente, continuando a sostenere la legittimità dell'autovelox in quel punto della Statale.
Numerose sono state le contravvenzioni elevate, e altrettanto numerose – dicono dall'Adiconsum- sono state le sentenze che hanno accolto i reclami degli automobilisti, disponendo l'annullamento dei verbali emessi dalla Polizia Locale del Comune di Pomarico.
"La motivazione principale riportata nelle sentenze emesse da tutti i Giudici di pace che prestano servizio presso l'ufficio di Matera- sottolineano dall'associazione dei consumatori- è la mancata omologazione delle apparecchiature utilizzate per i rilievi della velocità, ritenendo le diciture approvazione ed omologazione differenti ai fini dell'utilizzo delle dette apparecchiature, così come disposto dall'art. 142 c. 6 del CdS."
Con conseguente presa di coscienza dell'amministrazione comunale di Pomarico, che attraverso una delibera di giunta datata 29 luglio 2020, dava mandato di regolarizzare le apparecchiature e di non presentare opposizione alle sentenze del giudice di Pace. Insomma, quasi un ammissione di colpa, secondo l'Adiconsum, che pur tuttavia non ha portato alla decisione conseguenziale più logica: ovvero lo spegnimento delle apparecchiature. Non solo, ma al danno si aggiunge la beffa. Infatti, il comune di Pomarico sta procedendo in maniera forzata alla notifica dei verbali per un importo minimo di 292 euro e massimo di 584 euro che sistematicamente vengono opposti da coloro che si accorgono della stortura. "Ma molti automobilisti, per leggerezza, per stanchezza, per distrazione, pagano quest'ultimo verbale pur avendo fatto opposizione a quello per l'eccesso di velocità"- sottolineano dall'associazione dei consumatori, che preannunciando di aver interessato di tale situazione insostenibile le autorità competenti in materia, esortandole ad intervenire "affinché si ponga fine a tali vessazioni con l'immediato spegnimento dei rilevatori di velocità".
Una questione sollevata a più riprese dall'associazione che si occupa di difendere i consumatori, che lo aveva definito come "una macchina per fare soldi e rimpinguare le casse del comune", puntando il dito contro il sindaco della cittadina lucana, promuovendo anche una raccolta di firme per la rimozione dell'apparecchiatura di controllo della velocità. Accuse che il primo cittadino di Pomarico Mancini, aveva respinto al mittente, continuando a sostenere la legittimità dell'autovelox in quel punto della Statale.
Numerose sono state le contravvenzioni elevate, e altrettanto numerose – dicono dall'Adiconsum- sono state le sentenze che hanno accolto i reclami degli automobilisti, disponendo l'annullamento dei verbali emessi dalla Polizia Locale del Comune di Pomarico.
"La motivazione principale riportata nelle sentenze emesse da tutti i Giudici di pace che prestano servizio presso l'ufficio di Matera- sottolineano dall'associazione dei consumatori- è la mancata omologazione delle apparecchiature utilizzate per i rilievi della velocità, ritenendo le diciture approvazione ed omologazione differenti ai fini dell'utilizzo delle dette apparecchiature, così come disposto dall'art. 142 c. 6 del CdS."
Con conseguente presa di coscienza dell'amministrazione comunale di Pomarico, che attraverso una delibera di giunta datata 29 luglio 2020, dava mandato di regolarizzare le apparecchiature e di non presentare opposizione alle sentenze del giudice di Pace. Insomma, quasi un ammissione di colpa, secondo l'Adiconsum, che pur tuttavia non ha portato alla decisione conseguenziale più logica: ovvero lo spegnimento delle apparecchiature. Non solo, ma al danno si aggiunge la beffa. Infatti, il comune di Pomarico sta procedendo in maniera forzata alla notifica dei verbali per un importo minimo di 292 euro e massimo di 584 euro che sistematicamente vengono opposti da coloro che si accorgono della stortura. "Ma molti automobilisti, per leggerezza, per stanchezza, per distrazione, pagano quest'ultimo verbale pur avendo fatto opposizione a quello per l'eccesso di velocità"- sottolineano dall'associazione dei consumatori, che preannunciando di aver interessato di tale situazione insostenibile le autorità competenti in materia, esortandole ad intervenire "affinché si ponga fine a tali vessazioni con l'immediato spegnimento dei rilevatori di velocità".