Aumento dei prezzi, la polemica corre sul filo dei social
Aumento dei prezzi, la polemica corre sul filo dei social
Vita di città

Aumento dei prezzi, la polemica corre sul filo dei social

Pane a 3 euro per i turisti. Le reazioni dei consumatori.

Ormai da 2-3 giorni impazza la polemica sull'aumento dei prezzi nella città di Matera.

Come un fulmine a ciel sereno, con l'evento del Presepe Vivente e la designazione della città dei Sassi a Capitale europea della cultura, giungono segnalazioni sulla rete in merito ad un innalzamento dei prezzi generale. In particolar modo, il costo del pane, a 3 euro al chilo, e un ignaro turista che ha dovuto pagare per due cioccolate calde quasi 9 euro.

Su Facebook la discussione è accesa tra i favorevoli, che sostengono i commercianti in questa decisione ritenendo di ottenere un "beneficio" dal turismo, e quanti considerano l'innalzamento dei prezzi una scelta "esagerata" e un comportamento "poco etico, chi approfitta dell'occasione andrebbe sanzionato". Tra i commenti spunta anche un riferimento a Matera 2019: "Diverrà la città degli eletti e agli altri verrà tolto pure il piacere di andarsi a fare un caffè. Cultura significa anche non rendere proibitivo un acquisto".

La categoria maggiormente interpellata è quella dei consumatori che tramite la voce di Angelo Festa, segretario di Adiconsum Basilicata, definiscono la scelta dei commercianti come "vergognosa". La sue dichiarazioni si soffermano sull'aumento sproporzionato del costo del pane: "Come si può in questo momento di crisi, dove numerose famiglie vivono senza riscaldamento o luce perché non possono pagare le bollette, pensare di aumentare il costo del pane, che per noi molte volte rappresenta l'unico alimento". Per Festa, i panificatori che hanno effettuato questa scelta sono "miopi. Non hanno capito che non è più possibile fare quello che si vuole senza coinvolgere la comunità. Bisogna mettere al centro di ogni azione il 'Bene Comune', e non solo il proprio business".

Dello stesso avviso è Giuseppe Cotugno, presidente di Federconsumatori Matera, che spiega: "E' un abuso nei confronti dei turisti. Accogliere il turista significa anche non aumentare di molto i prezzi, altrimenti non si compra". Una critica la riserva anche per gli utenti di Facebook che hanno postato le foto incriminate: "Postare uno scontrino – afferma Cotugno - nascondendo il cognome, non serve: bisogna denunciare esplicitamente alla Guardia di Finanza e alle associazioni dei consumatori". E continua nella sua denuncia: "Matera è diventata occasione di far arricchire le attività commerciali alle spalle del turista. Il Comune dovrebbe richiamare i commercianti, attraverso l'assessore al ramo, e costituire una riunione".
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