Territorio
Assestamento bilancio regionale, è polemica sul fondo di coesione
Adduce denuncia: “Poca trasparenza e mancata concertazione”. Rosa propone: “Fondo di perequazione per i comuni lucani”.
Matera - venerdì 14 agosto 2015
Si scatena la polemica attorno alla nuova norma, approvata in consiglio regionale, sul fondo destinato ai comuni lucani in difficoltà economiche.
Il provvedimento è contenuto nella legge regionale di assestamento del bilancio regionale e mira, con uno stanziamento di risorse pari a 4 milioni di euro, a risollevare le casse di otto comuni: Montalbano, Montemilone, Barile, Irsina, Genzano, Roccanova, Cersosimo, Grassano. Enti locali che, come scritto nell'articolo 20, versano in una situazione "di criticità finanziaria conseguenti alla contrazione delle entrate, ivi compresi i proventi dell'IMU agricola".
Salvatore Adduce, in qualità di presidente dell'Anci Basilicata, è in totale dissenso con la misura, approvata in sede di consiglio regionale "che allarga le distanze tra cittadini ed istituzioni e che purtroppo restituisce un'immagine deludente della principale istituzione democratica regionale". L'attacco di Adduce è veemente: "Chi ha concepito questa norma deve rispondere ad alcune domande: sono solo questi pochi comuni a trovarsi in condizioni di difficoltà finanziarie? A quale criterio si è ispirata la selezione di tali comuni? Sulla base di quale procedura trasparente i comuni potevano rappresentare le proprie condizioni di criticità ed a chi dovevano segnalare questa circostanza e con quali tempi e scadenze?". E rilancia: "Proprio il riferimento all'IMU agricola avrebbe dovuto consigliare maggiore prudenza, considerato che il comuni comunque stanno incassando anche se solo parzialmente l'imposta e dunque occorreva tener conto della situazione reale di ognuno dei 23 comuni interessati .
Ma la Regione ha agito senza tener conto della volontà delle comunità locali, come denuncia con amarezza l'ex sindaco di Matera: "In questo caso nessun confronto nessun tipo di relazione tra governo regionale e rappresentanze dei comuni lucani che, spiace dirlo, non hanno avuto modo di discutere e contribuire a definire provvedimenti così vitali per il futuro delle civiche amministrazioni".
Anche il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Gianni Rosa, non le manda a dire: "Questa vicenda dimostra, ancora una volta, la miopia politica del presidente che non ha la lungimiranza, propria del vero leader, di comprendere quali siano le proposte valide e quali no penalizza ancora una volta la ripartenza della Basilicata. Fino a quando la Lucania potrà sopportare, non sappiamo".
Rosa ripropone la proposta elaborata da Fratelli d'Italia: "Tutto ciò dimostra che la posizione assunta in merito da Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale era quella giusta: Fondo di perequazione in favore di tutti e 131 i Comuni lucani attivato con le entrate proprie della Regione". E prosegue: "Un fondo stabile, con criteri certi che avrebbe assicurato nel tempo, a tutti i comuni, un'attenzione finanziaria da parte della Regione. Pittella ha rigettato la nostra proposta – spiega con rammarico il consigliere - senza un minimo di dibattito e nel silenzio generale dei colleghi che, oggi, quasi a fare ammenda della vergognosa posizione di supinità alle scelte imposte da Pittella, parlano di aprire il dialogo con i Comuni". Infatti la proposta era stata posta al vaglio dei consiglieri ma "purtroppo i tempi di discussione in commissione – denuncia Rosa - sono stati compressi proprio dalla fretta e dalla superficialità di Pittella, che ha imposto al consiglio di sbrigare l'iter in sette giorni che certamente non sono bastevoli. Con la scusa del richiamo al senso di 'responsabilità' si elimina confronto e approfondimento. Questa è stata l'ultima, dal prossimo bilancio nessuna deroga. Ognuno si assumerà le responsabilità del proprio ruolo".
Il provvedimento è contenuto nella legge regionale di assestamento del bilancio regionale e mira, con uno stanziamento di risorse pari a 4 milioni di euro, a risollevare le casse di otto comuni: Montalbano, Montemilone, Barile, Irsina, Genzano, Roccanova, Cersosimo, Grassano. Enti locali che, come scritto nell'articolo 20, versano in una situazione "di criticità finanziaria conseguenti alla contrazione delle entrate, ivi compresi i proventi dell'IMU agricola".
Salvatore Adduce, in qualità di presidente dell'Anci Basilicata, è in totale dissenso con la misura, approvata in sede di consiglio regionale "che allarga le distanze tra cittadini ed istituzioni e che purtroppo restituisce un'immagine deludente della principale istituzione democratica regionale". L'attacco di Adduce è veemente: "Chi ha concepito questa norma deve rispondere ad alcune domande: sono solo questi pochi comuni a trovarsi in condizioni di difficoltà finanziarie? A quale criterio si è ispirata la selezione di tali comuni? Sulla base di quale procedura trasparente i comuni potevano rappresentare le proprie condizioni di criticità ed a chi dovevano segnalare questa circostanza e con quali tempi e scadenze?". E rilancia: "Proprio il riferimento all'IMU agricola avrebbe dovuto consigliare maggiore prudenza, considerato che il comuni comunque stanno incassando anche se solo parzialmente l'imposta e dunque occorreva tener conto della situazione reale di ognuno dei 23 comuni interessati .
Ma la Regione ha agito senza tener conto della volontà delle comunità locali, come denuncia con amarezza l'ex sindaco di Matera: "In questo caso nessun confronto nessun tipo di relazione tra governo regionale e rappresentanze dei comuni lucani che, spiace dirlo, non hanno avuto modo di discutere e contribuire a definire provvedimenti così vitali per il futuro delle civiche amministrazioni".
Anche il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Gianni Rosa, non le manda a dire: "Questa vicenda dimostra, ancora una volta, la miopia politica del presidente che non ha la lungimiranza, propria del vero leader, di comprendere quali siano le proposte valide e quali no penalizza ancora una volta la ripartenza della Basilicata. Fino a quando la Lucania potrà sopportare, non sappiamo".
Rosa ripropone la proposta elaborata da Fratelli d'Italia: "Tutto ciò dimostra che la posizione assunta in merito da Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale era quella giusta: Fondo di perequazione in favore di tutti e 131 i Comuni lucani attivato con le entrate proprie della Regione". E prosegue: "Un fondo stabile, con criteri certi che avrebbe assicurato nel tempo, a tutti i comuni, un'attenzione finanziaria da parte della Regione. Pittella ha rigettato la nostra proposta – spiega con rammarico il consigliere - senza un minimo di dibattito e nel silenzio generale dei colleghi che, oggi, quasi a fare ammenda della vergognosa posizione di supinità alle scelte imposte da Pittella, parlano di aprire il dialogo con i Comuni". Infatti la proposta era stata posta al vaglio dei consiglieri ma "purtroppo i tempi di discussione in commissione – denuncia Rosa - sono stati compressi proprio dalla fretta e dalla superficialità di Pittella, che ha imposto al consiglio di sbrigare l'iter in sette giorni che certamente non sono bastevoli. Con la scusa del richiamo al senso di 'responsabilità' si elimina confronto e approfondimento. Questa è stata l'ultima, dal prossimo bilancio nessuna deroga. Ognuno si assumerà le responsabilità del proprio ruolo".