Territorio
Art Bonus, il provvedimento per rilanciare la cultura
I cittadini potranno contribuire alla tutela dei beni culturali
Matera - giovedì 30 ottobre 2014
16.11
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, in qualità di presidente dell'Anci Basilicata, ha inviato una lettera ai comuni della Regione nella quale si esplica il provvedimento, ultimamente approvato dal parlamento,"Art-Bonus" per contribuire alla tutela dei beni culturali tramite delle donazioni da parte di cittadini ed imprese.
Adduce spiega come rilanciare il settore della cultura: "Solo rafforzando il protagonismo 'dal basso' delle amministrazioni comunali sarà possibile rilanciare il settore della Cultura, e renderlo in grado di produrre qualità della vita, senso comunitario ed anche significative ricadute economiche".
Questo provvedimento - come detto - consiste in erogazioni liberali, a favore del patrimonio culturale italiano, incentivandole attraverso un credito d'imposta pari al 65% dell'importo donato. La donazione da parte di chiunque potrà essere effettuata tramite bonifico bancario con la causale ben specificata. Il cittadino, poi, potrà conservare la ricevuta che presenterà quando avrà dichiarato il suo reddito per ottenere lo sgravio fiscale grazie al credito d'imposta.
Le donazioni saranno destinate in favore di musei, siti archeologici, archivi, biblioteche pubbliche, interventi di straordinaria e ordinaria manutenzione, protezione e restauro dei beni pubblici, teatri pubblici e fondazioni lirico sinfoniche.
Si ricorda, inoltre, che il credito d'imposta del 65% è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e per i titolari di reddito d'impresa nei limiti del 5% dei ricavi annui.
I beneficiari delle donazioni dovranno comunicare mensilmente al Ministero delle attività culturali e del turismo la somma a loro devoluta, e dovranno pubblicare la cifra della somma con la sua destinazione e il suo utilizzo nei propri portali web istituzionali.
Adduce spiega come rilanciare il settore della cultura: "Solo rafforzando il protagonismo 'dal basso' delle amministrazioni comunali sarà possibile rilanciare il settore della Cultura, e renderlo in grado di produrre qualità della vita, senso comunitario ed anche significative ricadute economiche".
Questo provvedimento - come detto - consiste in erogazioni liberali, a favore del patrimonio culturale italiano, incentivandole attraverso un credito d'imposta pari al 65% dell'importo donato. La donazione da parte di chiunque potrà essere effettuata tramite bonifico bancario con la causale ben specificata. Il cittadino, poi, potrà conservare la ricevuta che presenterà quando avrà dichiarato il suo reddito per ottenere lo sgravio fiscale grazie al credito d'imposta.
Le donazioni saranno destinate in favore di musei, siti archeologici, archivi, biblioteche pubbliche, interventi di straordinaria e ordinaria manutenzione, protezione e restauro dei beni pubblici, teatri pubblici e fondazioni lirico sinfoniche.
Si ricorda, inoltre, che il credito d'imposta del 65% è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e per i titolari di reddito d'impresa nei limiti del 5% dei ricavi annui.
I beneficiari delle donazioni dovranno comunicare mensilmente al Ministero delle attività culturali e del turismo la somma a loro devoluta, e dovranno pubblicare la cifra della somma con la sua destinazione e il suo utilizzo nei propri portali web istituzionali.