Vita di città
Anche Matera nel 5G
Si entra in una nuova era futuristica
Matera - martedì 21 marzo 2017
14.28
E' partita la scorsa settimana la sperimentazione del 5G in Italia che interesserà 5 città italiane: l'area metropolitana di Milano, Prato, L'Aquila, Bari e Matera. Nel suo Action Plan per il 5G la Commissione europea invita a individuare entro il 2018 almeno una città dove avviare la sperimentazione del 5G.
Cominciano, dietro le quinte, i primi lavori con cui l'Italia cercherà di lanciare le reti mobili 5G, di quinta generazione. L'Autorità garante delle comunicazioni ha diffuso la prima indagine conoscitiva su come permettere l'evoluzione delle reti wireless e mobili verso il 5G, anche utilizzando nuove frequenze (spettro radio sopra i 6 GHz). Le frequenze madrè per il 5G saranno però, in Europa, i 700 MHz ora utilizzati dalle tivù. A tal proposito, sempre nei giorni scorsi anche l'Antitrust ha avviato una indagine conoscitiva, con cui dichiaratamente chiede che l'Italia parta subito con un piano di transizione verso il 5G. Per farlo presto e bene: questo include anche ridurre i disagi per gli utenti televisivi.
Con il 5G è in gioco la possibilità dell'Italia di restare al passo con l'evoluzione tecnologica, dato che le reti mobili saranno sempre più essenziali negli scenari futuri.
Per esempio, a quanto emerso da diverse sperimentazioni, le reti mobili di quinta generazione potranno farci assistere a un concerto o a una partita a distanza, con effetto presenza, grazie a visori di realtà virtuale.
Connetteranno robot a una intelligenza centralizzata, per spostare oggetti in un magazzino per esempio. Creeranno una nuvola di dati per gestire numerosi oggetti connessi, dagli automobili ai termostati casalinghi ai sensori delle città intelligenti per regolare il traffico, i consumi elettrici, monitorare il territorio. I principali operatori e vendor tecnologici stanno già sperimentando il 5G, anche in Italia.
Cominciano, dietro le quinte, i primi lavori con cui l'Italia cercherà di lanciare le reti mobili 5G, di quinta generazione. L'Autorità garante delle comunicazioni ha diffuso la prima indagine conoscitiva su come permettere l'evoluzione delle reti wireless e mobili verso il 5G, anche utilizzando nuove frequenze (spettro radio sopra i 6 GHz). Le frequenze madrè per il 5G saranno però, in Europa, i 700 MHz ora utilizzati dalle tivù. A tal proposito, sempre nei giorni scorsi anche l'Antitrust ha avviato una indagine conoscitiva, con cui dichiaratamente chiede che l'Italia parta subito con un piano di transizione verso il 5G. Per farlo presto e bene: questo include anche ridurre i disagi per gli utenti televisivi.
Con il 5G è in gioco la possibilità dell'Italia di restare al passo con l'evoluzione tecnologica, dato che le reti mobili saranno sempre più essenziali negli scenari futuri.
Per esempio, a quanto emerso da diverse sperimentazioni, le reti mobili di quinta generazione potranno farci assistere a un concerto o a una partita a distanza, con effetto presenza, grazie a visori di realtà virtuale.
Connetteranno robot a una intelligenza centralizzata, per spostare oggetti in un magazzino per esempio. Creeranno una nuvola di dati per gestire numerosi oggetti connessi, dagli automobili ai termostati casalinghi ai sensori delle città intelligenti per regolare il traffico, i consumi elettrici, monitorare il territorio. I principali operatori e vendor tecnologici stanno già sperimentando il 5G, anche in Italia.