Vita di città
Anche a Matera si festeggia Santa Barbara
I vigili del fuoco onorano la loro protettrice
Matera - giovedì 4 dicembre 2014
12.10
Come ogni anno da tradizione anche Matera, il 4 dicembre, festeggia Santa Barbara, protettrice dei vigili del fuoco.
Dopo la messa in onore di Santa Barbara, celebrata alle ore 10.00, si è dato il via ai festeggiamenti con un saggio professionale, eseguito dai vigili del fuoco presso il comando provinciale di Matera. Nel corso dei festeggiamenti Gino Novello, comandante dei vigili del fuoco di Matera, ha reso noto che gli interventi eseguiti dal corpo dei vigili del fuoco, dal 1° dicembre 2013 al 1° dicembre 2014, sono stati 3.629.
La storia racconta che Santa Barbara fu decapitata nel 290d.c. dopo le torture e la prigionia che subì per difendere la libertà, il suo credo e la religione cristiana. Rappresenta la capacità di affrontare situazioni di pericolo con fede, forza e serenità.
La sfida contro la morte improvvisa è l'aspetto che maggiormente la caratterizza. Infatti si racconta nella leggenda che, mentre era in prigione, sfuggì ad un incendio improvviso. In seguito la sua protezione fu estesa, nel lavoro, a tutte le persone a contatto con il pericolo come gli artificieri, artiglieri, carpentieri, minatori e i vigili del fuoco.
Dopo la messa in onore di Santa Barbara, celebrata alle ore 10.00, si è dato il via ai festeggiamenti con un saggio professionale, eseguito dai vigili del fuoco presso il comando provinciale di Matera. Nel corso dei festeggiamenti Gino Novello, comandante dei vigili del fuoco di Matera, ha reso noto che gli interventi eseguiti dal corpo dei vigili del fuoco, dal 1° dicembre 2013 al 1° dicembre 2014, sono stati 3.629.
La storia racconta che Santa Barbara fu decapitata nel 290d.c. dopo le torture e la prigionia che subì per difendere la libertà, il suo credo e la religione cristiana. Rappresenta la capacità di affrontare situazioni di pericolo con fede, forza e serenità.
La sfida contro la morte improvvisa è l'aspetto che maggiormente la caratterizza. Infatti si racconta nella leggenda che, mentre era in prigione, sfuggì ad un incendio improvviso. In seguito la sua protezione fu estesa, nel lavoro, a tutte le persone a contatto con il pericolo come gli artificieri, artiglieri, carpentieri, minatori e i vigili del fuoco.