Eventi e cultura
Amabili Confini, quest'anno in versione digitale
La quinta edizione della rassegna di incontri si terrà dall’11 al 17 maggio in streaming
Matera - martedì 5 maggio 2020
Sarà un'edizione in versione digitale quella di quest'anno per la rassegna "Amabili Confini". Non volendo rinunciare alla manifestazione e dovendo rispondere alle disposizioni in materia di contenimento della diffusione del coronavirus, gli organizzatori della rassegna hanno deciso di lanciare l'edizione 2020 "in streaming".
"Con tale scelta si è voluto contemperare la tutela della salute dei cittadini con il desiderio di garantire la continuità ad un'iniziativa sempre più amata, restando al fianco della comunità e dando il giusto valore alle poesie e ai racconti brevi pervenuti sul tema "Parole"- spiegano dall'associazione Amabili Confini. Una quinta edizione che si terrà in versione digitale dall'11 al 17 maggio e che, invece, avrebbe dovuto svolgersi a Matera nei mesi di maggio e giugno, attraverso i consueti incontri nei vari rioni della città.
Un primo assaggio verrà proposto già il 9 maggio, con un'anteprima che servirà da apripista per il calendario di incontri "virtuali" consultabile sul portale dell'associazione. Appuntamenti che prevedono dirette social e live streaming con gli scrittori ospiti della rassegna, gli autori dei testi selezionati, i gruppi di lettura, gli studenti del Liceo Classico "E. Duni" di Matera e i partners: il tutto condito dagli interventi del pubblico da casa.
"Insomma, sarà un'edizione insolita che presenterà elementi di innovazione sfruttando al meglio le opportunità offerte dal digitale per raggiungere un pubblico ancora più ampio e che al contempo manterrà inalterata la sua carica di entusiasmo e coinvolgimento emotivo"- commentano gli organizzatori, che quest'anno si sono avvalsi della collaborazione di associazioni come Culture in Movimento di Miglionico, Pensiero Attivo di Ferrandina e Movimento culturale Spiragli di Altamura.
Non mancherà anche in questa edizione la sezione dedicata alla poesia "Amabili Versi", in collaborazione con l'associazione Matera Poesia 1995, e le sezioni "Fuori zona", per i testi provenienti da altri Comuni e Regioni italiane, e "Periferie sociali", per dare voce ai migranti dei centri di accoglienza e ai detenuti della Casa Circondariale di Matera, gli "invisibili".
"Con tale scelta si è voluto contemperare la tutela della salute dei cittadini con il desiderio di garantire la continuità ad un'iniziativa sempre più amata, restando al fianco della comunità e dando il giusto valore alle poesie e ai racconti brevi pervenuti sul tema "Parole"- spiegano dall'associazione Amabili Confini. Una quinta edizione che si terrà in versione digitale dall'11 al 17 maggio e che, invece, avrebbe dovuto svolgersi a Matera nei mesi di maggio e giugno, attraverso i consueti incontri nei vari rioni della città.
Un primo assaggio verrà proposto già il 9 maggio, con un'anteprima che servirà da apripista per il calendario di incontri "virtuali" consultabile sul portale dell'associazione. Appuntamenti che prevedono dirette social e live streaming con gli scrittori ospiti della rassegna, gli autori dei testi selezionati, i gruppi di lettura, gli studenti del Liceo Classico "E. Duni" di Matera e i partners: il tutto condito dagli interventi del pubblico da casa.
"Insomma, sarà un'edizione insolita che presenterà elementi di innovazione sfruttando al meglio le opportunità offerte dal digitale per raggiungere un pubblico ancora più ampio e che al contempo manterrà inalterata la sua carica di entusiasmo e coinvolgimento emotivo"- commentano gli organizzatori, che quest'anno si sono avvalsi della collaborazione di associazioni come Culture in Movimento di Miglionico, Pensiero Attivo di Ferrandina e Movimento culturale Spiragli di Altamura.
Non mancherà anche in questa edizione la sezione dedicata alla poesia "Amabili Versi", in collaborazione con l'associazione Matera Poesia 1995, e le sezioni "Fuori zona", per i testi provenienti da altri Comuni e Regioni italiane, e "Periferie sociali", per dare voce ai migranti dei centri di accoglienza e ai detenuti della Casa Circondariale di Matera, gli "invisibili".