Cronaca
Al "Bambino Gesù" di Roma, muore all'età di nove anni una bambina di Matera
La causa del decesso: cospicue tracce di metanolo nel sangue
Matera - lunedì 16 ottobre 2017
17.23
Si è spenta lo scorso giovedì, dopo giorni di vera agonia, la piccola di 9 anni, originaria di Matera, ricoverata presso il nosocomio "Bambino Gesù" di Roma.
La bambina era affetta da cardiopatia e, secondo quanto ricostruito dai genitori, lo scorso 5 ottobre in preda ad una forte crisi, era stata ricoverata prima al Pronto soccorso di Matera e, a distanza di due giorni, trasferita d'urgenza all'ospedale pediatrico romano. A seguito di un esame tossicologico, sono state trovate massicce tracce di metanolo, sostanza altamente tossica utilizzata principalmente come solvente industriale, ma che si può trovare - in piccole quantità - anche nelle merendine per assorbire l'umidità ed evitare così lo sviluppo di muffe superficiali. O ancora è contenuto in lacche, vernici, solventi, detergenti e liquidi delle fotocopiatrici. Nell'arco di un paio d'ore si manifestano i primi sintomi dell'intossicazione (dolore addominale, vomito, nausea, cefalea, vertigini, confusione mentale). Superate le 15 ore dall'esposizione possono verificarsi stato confusionale e segni di edema retinico fino alla cecità, e successivamente, per via della presenza eccessiva di acido formico nell'organismo, acidosi metabolica, coma, erezioni compulsive, convulsioni e morte, come nel caso della bambina di Matera.
Il sospetto è che la piccola abbia ingerito il liquido velenoso o inalato i vapori all'insaputa dei genitori. Sul decesso indaga la Procura di Roma per cui non si esclude l'ipotesi di omicidio colposo. Il PM Maurizio Arcuri infatti ha aperto un fascicolo contro ignoti per "omicidio colposo" e disposto un esame autoptico per far luce sulle cause della morte della piccola.
La bambina era affetta da cardiopatia e, secondo quanto ricostruito dai genitori, lo scorso 5 ottobre in preda ad una forte crisi, era stata ricoverata prima al Pronto soccorso di Matera e, a distanza di due giorni, trasferita d'urgenza all'ospedale pediatrico romano. A seguito di un esame tossicologico, sono state trovate massicce tracce di metanolo, sostanza altamente tossica utilizzata principalmente come solvente industriale, ma che si può trovare - in piccole quantità - anche nelle merendine per assorbire l'umidità ed evitare così lo sviluppo di muffe superficiali. O ancora è contenuto in lacche, vernici, solventi, detergenti e liquidi delle fotocopiatrici. Nell'arco di un paio d'ore si manifestano i primi sintomi dell'intossicazione (dolore addominale, vomito, nausea, cefalea, vertigini, confusione mentale). Superate le 15 ore dall'esposizione possono verificarsi stato confusionale e segni di edema retinico fino alla cecità, e successivamente, per via della presenza eccessiva di acido formico nell'organismo, acidosi metabolica, coma, erezioni compulsive, convulsioni e morte, come nel caso della bambina di Matera.
Il sospetto è che la piccola abbia ingerito il liquido velenoso o inalato i vapori all'insaputa dei genitori. Sul decesso indaga la Procura di Roma per cui non si esclude l'ipotesi di omicidio colposo. Il PM Maurizio Arcuri infatti ha aperto un fascicolo contro ignoti per "omicidio colposo" e disposto un esame autoptico per far luce sulle cause della morte della piccola.