Politica
Acqua, dal 2015 i lucani pagheranno di più
Rosa: "L'ennesima polpetta avvelenata regalata da Pittella"
Matera - venerdì 2 gennaio 2015
9.13
Il 2015 non comincerà nei migliore dei modi per i cittadini lucani che presto scopriranno di dover pagare tariffe più alte per l'acqua. A denunciarlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Gianni Rosa, che definisce la brutta sorpresa "l'ennesima polpetta avvelenata regalata dalla Giunta Pittella.
"Dietro l'articolo 28 della Legge di Stabilità 2015, che prevede "Misure di contenimento del costo dell'acqua", si nasconde una manovra per far risparmiare alla Regione vari milioni di euro che ricadranno tutti sulle spalle dei cittadini lucani".
Il consigliere Rosa spiega in una nota stampa che "la Regione versa, annualmente, oltre 25 milioni di euro ad Acquedotto lucano a titolo di contributo in conto spese di gestione degli impianti. I 25 milioni sono serviti, fin ora, per contenere le tariffe dell'acqua pagate da tutti i Lucani. Dal 2015, la Giunta elimina questo contributo e Acquedotto lucano, per far fronte ai minori ricavi, sarà costretto ad aumentare le tariffe. Quanto pagato in precedenza dalla Regione, in pratica, verrà ribaltato sui cittadini attraverso l'aumento delle tariffe attualmente applicate".
Tutto ciò, però, non peserà in egual modo sulle tasche delle famiglie lucane poichè "la Giunta, per addolcire subdolamente la pillola, con l'articolo 28, appunto, stabilisce che, nei 90 giorni successivi all'approvazione della Legge di Stabilità, deciderà a quali famiglie lucane attribuire un contributo finalizzato ad alleggerire la bolletta, mettendo in moto un meccanismo farraginoso in cui le certificazioni del reddito si sprecheranno. La tariffa dell'acqua, fino ad oggi, uguale per tutti i Lucani, dal 2015 sarà differenziata in base a criteri stabiliti dalla Giunta stessa".
"In sintesi - conclude Rosa - solo perché la Regione è incapace di determinare nel suo bilancio tagli agli sprechi ribalta questa sua incapacità sulle tasche dei Lucani. E poi, quanta parte di quegli oltre 25 milioni di euro risparmiati dalla Regione verrà utilizzata per il contributo ai Lucani? Nelle norma, infatti, l'impegno di spesa rimane vago. Oggi, abbiamo due certezze: il denaro che la Giunta non vuole far pesare sul bilancio regionale lo carica sulle tasche dei Lucani; Pittella crea nuovo disagio alle famiglie con nuove procedure burocratiche tutte ancora da stabilire".
"Bella trovata. Un articolo molto oscuro: si parla di contributo per il contenimento del costo della bolletta su parametri reddituali senza spiegare che si parte dal dato che la bolletta aumenterà per tutti. Un articolo difficile da decifrare ad eccezione di chi ha pensato questo sistema. Questo è un altro esempio di provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità contro i Lucani".
"Dietro l'articolo 28 della Legge di Stabilità 2015, che prevede "Misure di contenimento del costo dell'acqua", si nasconde una manovra per far risparmiare alla Regione vari milioni di euro che ricadranno tutti sulle spalle dei cittadini lucani".
Il consigliere Rosa spiega in una nota stampa che "la Regione versa, annualmente, oltre 25 milioni di euro ad Acquedotto lucano a titolo di contributo in conto spese di gestione degli impianti. I 25 milioni sono serviti, fin ora, per contenere le tariffe dell'acqua pagate da tutti i Lucani. Dal 2015, la Giunta elimina questo contributo e Acquedotto lucano, per far fronte ai minori ricavi, sarà costretto ad aumentare le tariffe. Quanto pagato in precedenza dalla Regione, in pratica, verrà ribaltato sui cittadini attraverso l'aumento delle tariffe attualmente applicate".
Tutto ciò, però, non peserà in egual modo sulle tasche delle famiglie lucane poichè "la Giunta, per addolcire subdolamente la pillola, con l'articolo 28, appunto, stabilisce che, nei 90 giorni successivi all'approvazione della Legge di Stabilità, deciderà a quali famiglie lucane attribuire un contributo finalizzato ad alleggerire la bolletta, mettendo in moto un meccanismo farraginoso in cui le certificazioni del reddito si sprecheranno. La tariffa dell'acqua, fino ad oggi, uguale per tutti i Lucani, dal 2015 sarà differenziata in base a criteri stabiliti dalla Giunta stessa".
"In sintesi - conclude Rosa - solo perché la Regione è incapace di determinare nel suo bilancio tagli agli sprechi ribalta questa sua incapacità sulle tasche dei Lucani. E poi, quanta parte di quegli oltre 25 milioni di euro risparmiati dalla Regione verrà utilizzata per il contributo ai Lucani? Nelle norma, infatti, l'impegno di spesa rimane vago. Oggi, abbiamo due certezze: il denaro che la Giunta non vuole far pesare sul bilancio regionale lo carica sulle tasche dei Lucani; Pittella crea nuovo disagio alle famiglie con nuove procedure burocratiche tutte ancora da stabilire".
"Bella trovata. Un articolo molto oscuro: si parla di contributo per il contenimento del costo della bolletta su parametri reddituali senza spiegare che si parte dal dato che la bolletta aumenterà per tutti. Un articolo difficile da decifrare ad eccezione di chi ha pensato questo sistema. Questo è un altro esempio di provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità contro i Lucani".