Territorio
Accordo acqua Basilicata - Puglia, Latronico vuole vederci chiaro
“Molte le criticità da approfondire”
Matera - lunedì 4 luglio 2016
8.34
Pochi giorni fa è stata raggiunta un'intesa tra la presidenza del consiglio dei ministri e le Regioni di Basilicata e Puglia per la gestione condivisa delle risorse idriche. Chi avrà il controllo del 'rubinetto' dell'acqua dei due territori – riguardo la gestione all'ingrosso e l'approvvigionamento - sarà una società partecipata, dal governo centrale e Regioni del Mezzogiorno, la cui creazione è prevista entro il 31 dicembre 2016.
Le prime osservazioni sull'accordo appena concluso pervengono dall'onorevole lucano Cosimo Latronico, di Conservatori e Riformisti, che vuole vederci chiaro: "L'acqua invasata nei bacini idrici lucani e' una risorsa assai strategica per lo sviluppo della Basilicata e della Puglia. L'intesa annunciata dai presidenti delle due Regioni, che rinnova l'accordo del 1999, stipulato dai governatori Filippo Bubbico e Raffaele Fitto, esige una rigorosa verifica per stimarne gli effetti, le realizzazioni e le criticità. Dalla valutazione dell'entità delle royalties dell'acqua, alla finalizzazione del loro impiego, allo stato di salute dei bacini e delle opere idrauliche, al completamento dei schemi idrici".
Secondo il parlamentare sono molte le criticità che andranno approfondite "dallo stato dei corsi idrici, spesso oggetto di esondazioni in questi anni, all'erosione delle coste ioniche, che ha raggiunto livelli allarmanti, fino all'impiego delle risorse finanziarie ricavate dalle compensazioni ambientali non sempre destinate a curare l'assetto del territorio e la sua manutenzione; allo smaltimento della debitoria accumulata dall'Eipli. Da ultimo l'equilibrio di una governance del nuovo ente pubblico partecipato da governo e regioni che assumerà le competenze e gli assetti patrimoniali dell'Eipli".
"Apriremo una discussione in Parlamento con il Governo – conclude Latronico - per indirizzare un processo che assume una delicatezza ed un profilo di primario interesse per gli assetti economici e territoriali della Basilicata e della Puglia ed avrà conseguenze rilevanti sui bilanci del aziende agricole lucane e pugliesi".
Le prime osservazioni sull'accordo appena concluso pervengono dall'onorevole lucano Cosimo Latronico, di Conservatori e Riformisti, che vuole vederci chiaro: "L'acqua invasata nei bacini idrici lucani e' una risorsa assai strategica per lo sviluppo della Basilicata e della Puglia. L'intesa annunciata dai presidenti delle due Regioni, che rinnova l'accordo del 1999, stipulato dai governatori Filippo Bubbico e Raffaele Fitto, esige una rigorosa verifica per stimarne gli effetti, le realizzazioni e le criticità. Dalla valutazione dell'entità delle royalties dell'acqua, alla finalizzazione del loro impiego, allo stato di salute dei bacini e delle opere idrauliche, al completamento dei schemi idrici".
Secondo il parlamentare sono molte le criticità che andranno approfondite "dallo stato dei corsi idrici, spesso oggetto di esondazioni in questi anni, all'erosione delle coste ioniche, che ha raggiunto livelli allarmanti, fino all'impiego delle risorse finanziarie ricavate dalle compensazioni ambientali non sempre destinate a curare l'assetto del territorio e la sua manutenzione; allo smaltimento della debitoria accumulata dall'Eipli. Da ultimo l'equilibrio di una governance del nuovo ente pubblico partecipato da governo e regioni che assumerà le competenze e gli assetti patrimoniali dell'Eipli".
"Apriremo una discussione in Parlamento con il Governo – conclude Latronico - per indirizzare un processo che assume una delicatezza ed un profilo di primario interesse per gli assetti economici e territoriali della Basilicata e della Puglia ed avrà conseguenze rilevanti sui bilanci del aziende agricole lucane e pugliesi".