Politica
Abbattimento centrale del latte, i dubbi di Matera Civica
Affidamento diretto sconfessato dall’Anac
Matera - giovedì 30 settembre 2021
Matera Civica nutre dubbi sulle modalità di affidamento diretto per l'abbattimento dell'ex centrale del latte del quartiere serra Venerdì. L'affidamento è avvenuto attraverso una piattaforma telematica sconfessata dall'autorità Nazionale Anticorruzione (Anac).
"Una via discutibile" - commentano dal movimento politico, che ricostruendo la vicenda ricordano come una determina dirigenziale dello scorso 24 settembre abbia portato a consultare tre operatori economici qualificati per un progetto esecutivo di abbattimento per una somma di circa 110 mila euro.
"La giurisprudenza del Consiglio di Stato, accogliendo i ricorsi dell'Anac, ha stabilito che i Comuni non possono avvalersi del supporto tecnico, informatico e giuridico della società consortile (cui ha aderito l'Amministrazione comunale di Matera), che svolge per conto dei comuni le procedure di gara pubblica, anche sotto soglia/affidamento diretto, scaricando i costi sull'aggiudicatario (come prevede il vigente Codice Appalti per le piattaforme ammesse"- spiegano da Matera Civica.
Invece cosa ha fatto l'amministrazione comunale? Non solo ha aderito da tempo alla piattaforma, ma- sottolineano dalla lista civica- ha invitato "gli operatori ad iscriversi ad essa, benché, consultando le sentenze questa non possa fare accordi con i Comuni ed essere centrale di committenza, nonché svolgere alcun servizio connesso o collegato alle gare e agli appalti del Comune di Matera".
Secondo Matera Civica ci vorrebbe un cambio di rotta e una scelta diversa sugli affidamenti diretti, per evitare poi di dover correre ai ripari e affrontare spiacevoli conseguenze.
"Una via discutibile" - commentano dal movimento politico, che ricostruendo la vicenda ricordano come una determina dirigenziale dello scorso 24 settembre abbia portato a consultare tre operatori economici qualificati per un progetto esecutivo di abbattimento per una somma di circa 110 mila euro.
"La giurisprudenza del Consiglio di Stato, accogliendo i ricorsi dell'Anac, ha stabilito che i Comuni non possono avvalersi del supporto tecnico, informatico e giuridico della società consortile (cui ha aderito l'Amministrazione comunale di Matera), che svolge per conto dei comuni le procedure di gara pubblica, anche sotto soglia/affidamento diretto, scaricando i costi sull'aggiudicatario (come prevede il vigente Codice Appalti per le piattaforme ammesse"- spiegano da Matera Civica.
Invece cosa ha fatto l'amministrazione comunale? Non solo ha aderito da tempo alla piattaforma, ma- sottolineano dalla lista civica- ha invitato "gli operatori ad iscriversi ad essa, benché, consultando le sentenze questa non possa fare accordi con i Comuni ed essere centrale di committenza, nonché svolgere alcun servizio connesso o collegato alle gare e agli appalti del Comune di Matera".
Secondo Matera Civica ci vorrebbe un cambio di rotta e una scelta diversa sugli affidamenti diretti, per evitare poi di dover correre ai ripari e affrontare spiacevoli conseguenze.