Associazioni
A Matera la "convention del Sud" di Confartigianato
Per fare il punto sul mondo delle piccole imprese. In crescita il settore alimentare
Matera - lunedì 9 settembre 2019
In questo anno dei record tutto passa per Matera. Confartigianato ha deciso di tenere nella capitale europea della cultura di quest'anno la "convention del Sud".
"La straordinaria stagione estiva che sta vivendo Matera Capitale Europea della Cultura 2019 – commenta Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera – è sostenuta dal lavoro di tanti artigiani intorno al "brand Matera" una sorta di "total quality", il piacere del mangiar bene e del dormire bene, di un turismo emozionale, con eventi, cultura, bellezze architettoniche e un buon tessuto di artigianato, commercio, ristorazione e ricettività, da estendere sull'intero territorio regionale. Di questa esperienza – aggiunge – parleremo nella Convention per il Sud che Confartigianato ha promosso a Matera per ottobre. Abbiamo sempre pensato a Matera come ad un laboratorio per le piccole imprese del Sud Italia.
"E' proprio questa la strada tracciata da Confartigianato per accompagnare il Sud Italia verso un rinascimento economico: cultura, turismo ed innovazione. In particolare, alimentazione e turismo made in Sud hanno messo in moto la crescita di piccole aziende, tenuto conto che il Mezzogiorno è un 'giacimento' di specialità alimentari di qualità: appartengono infatti alle regioni meridionali 106 prodotti agroalimentari DOP e IGP, pari al 40,9% del totale nazionale di questa tipologia di produzioni", aggiunge Gentile.
Anche il cibo è uno dei punti di forza. Se il "food made in Italy" piace all'estero il merito è soprattutto delle piccole imprese: dei 445.665 addetti del settore alimentare e bevande, infatti, il 61,3% (pari a 273.263) lavora in piccole imprese e il 35% (156.095) opera in imprese artigiane. La maggiore vocazione artigiana del settore food si registra in Liguria dove il 67,7% degli addetti del comparto alimentari e bevande lavora in imprese artigiane, seguita da Basilicata (56,2%), Sicilia (55,6%) e Marche (54,6%), Sardegna (54,4%) e Molise (50%). Lo rileva un rapporto di Confartigianato.
Secondo lo studio Confartigianato, il cibo made in Italy conquista un nuovo record sui mercati internazionali: nei primi sei mesi dell'anno il nostro export di alimenti e bevande è cresciuto del 6,9%, a fronte del +2,5% del totale dell'export manifatturiero, portando a 35,3 miliardi (pari al 2% del Pil) il valore , su base annua, delle nostre vendite di food all'estero. Al buon andamento del nostro export si associa la tenuta della produzione di alimentare e bevande: sempre nel primo semestre 2019 mostra una crescita del 2,5%, in controtendenza rispetto al calo dell'1,2% della produzione del totale delle imprese manifatturiere.
"La straordinaria stagione estiva che sta vivendo Matera Capitale Europea della Cultura 2019 – commenta Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera – è sostenuta dal lavoro di tanti artigiani intorno al "brand Matera" una sorta di "total quality", il piacere del mangiar bene e del dormire bene, di un turismo emozionale, con eventi, cultura, bellezze architettoniche e un buon tessuto di artigianato, commercio, ristorazione e ricettività, da estendere sull'intero territorio regionale. Di questa esperienza – aggiunge – parleremo nella Convention per il Sud che Confartigianato ha promosso a Matera per ottobre. Abbiamo sempre pensato a Matera come ad un laboratorio per le piccole imprese del Sud Italia.
"E' proprio questa la strada tracciata da Confartigianato per accompagnare il Sud Italia verso un rinascimento economico: cultura, turismo ed innovazione. In particolare, alimentazione e turismo made in Sud hanno messo in moto la crescita di piccole aziende, tenuto conto che il Mezzogiorno è un 'giacimento' di specialità alimentari di qualità: appartengono infatti alle regioni meridionali 106 prodotti agroalimentari DOP e IGP, pari al 40,9% del totale nazionale di questa tipologia di produzioni", aggiunge Gentile.
Anche il cibo è uno dei punti di forza. Se il "food made in Italy" piace all'estero il merito è soprattutto delle piccole imprese: dei 445.665 addetti del settore alimentare e bevande, infatti, il 61,3% (pari a 273.263) lavora in piccole imprese e il 35% (156.095) opera in imprese artigiane. La maggiore vocazione artigiana del settore food si registra in Liguria dove il 67,7% degli addetti del comparto alimentari e bevande lavora in imprese artigiane, seguita da Basilicata (56,2%), Sicilia (55,6%) e Marche (54,6%), Sardegna (54,4%) e Molise (50%). Lo rileva un rapporto di Confartigianato.
Secondo lo studio Confartigianato, il cibo made in Italy conquista un nuovo record sui mercati internazionali: nei primi sei mesi dell'anno il nostro export di alimenti e bevande è cresciuto del 6,9%, a fronte del +2,5% del totale dell'export manifatturiero, portando a 35,3 miliardi (pari al 2% del Pil) il valore , su base annua, delle nostre vendite di food all'estero. Al buon andamento del nostro export si associa la tenuta della produzione di alimentare e bevande: sempre nel primo semestre 2019 mostra una crescita del 2,5%, in controtendenza rispetto al calo dell'1,2% della produzione del totale delle imprese manifatturiere.