Associazioni
A Matera il primo festival dell'invidia sociale
Si parlerà di sfortuna, malocchio, odio e dei limiti alla crescita collettiva
Matera - venerdì 17 maggio 2024
18.13
Tra gioco e approfondimento sociologico, a Matera il 22 giugno si terrà il Festival dell'invidia sociale "Da zero a zero". Sicuramente un'iniziativa inedita perché è la prima volta che viene organizzata una giornata con questa caratteristica. A proporre il festival sono le organizzazioni culturali e di promozione sociale Casa Netural, Matera Letteratura, Risvolta, Amabili Confini, TAM - Tower Art Museum, Studio Antani, Generazione lucana, La Luna al Guinzaglio e Prime Minister Basilicata. E proprio oggi ne hanno dato divulgazione, scegliendo una data non casuale: venerdì 17, simbolo di sfortuna, energia negativa e superstizione.
Questi, infatti, sono tra i temi da approfondire. Sul sito https://dazeroazero.it/ dove è possibile partecipare a un questionario on line in cui si chiede quanto le persone credono alla sfortuna, alla fortuna e come affrontano la vita. "Da Zero a Zero - spiegano gli organizzatori - sarà vissuto con ironia e sarà una festa di comunità in cui presenteremo anche i dati raccolti nel corso del periodo di indagine. Sarà un rito collettivo per esorcizzare insieme uno degli ultimi tabù del Mezzogiorno d'Italia, e non solo, che frena lo sviluppo di idee, progetti, persone". Tra i temi in programma: l'odio online, il campanilismo, l'approccio olistico all'interpretazione dell'invidia con il contributo di artisti, antropologi, archeologici, con performance e incursioni artistiche per sfidare paure e norme sociali. "Sarà un'occasione per ridere, riflettere e crescere con consapevolezza, giocando contro il malocchio e praticando anche l'affascino"
Insomma, una giornata per giocare con riti collettivi, magia, scherzi e modi di dire che rivelano come l'invidia si manifesta nelle relazioni sociali. Verranno coinvolti antropologi, esperti, intellettuali per spiegare come l'invidia si nasconde nella nostra cultura. Questo focus è determinato da una constatazione: "'invidia sociale è una delle cause che tiene fermo lo sviluppo del Sud, riconoscerlo può essere una leva di futuro".
Questi, infatti, sono tra i temi da approfondire. Sul sito https://dazeroazero.it/ dove è possibile partecipare a un questionario on line in cui si chiede quanto le persone credono alla sfortuna, alla fortuna e come affrontano la vita. "Da Zero a Zero - spiegano gli organizzatori - sarà vissuto con ironia e sarà una festa di comunità in cui presenteremo anche i dati raccolti nel corso del periodo di indagine. Sarà un rito collettivo per esorcizzare insieme uno degli ultimi tabù del Mezzogiorno d'Italia, e non solo, che frena lo sviluppo di idee, progetti, persone". Tra i temi in programma: l'odio online, il campanilismo, l'approccio olistico all'interpretazione dell'invidia con il contributo di artisti, antropologi, archeologici, con performance e incursioni artistiche per sfidare paure e norme sociali. "Sarà un'occasione per ridere, riflettere e crescere con consapevolezza, giocando contro il malocchio e praticando anche l'affascino"
Insomma, una giornata per giocare con riti collettivi, magia, scherzi e modi di dire che rivelano come l'invidia si manifesta nelle relazioni sociali. Verranno coinvolti antropologi, esperti, intellettuali per spiegare come l'invidia si nasconde nella nostra cultura. Questo focus è determinato da una constatazione: "'invidia sociale è una delle cause che tiene fermo lo sviluppo del Sud, riconoscerlo può essere una leva di futuro".