Vita di città
A Matera il campetto più colorato del mondo
Quasi ultimato il campo di via Pascoli, con tributo a Kobe Bryant
Matera - domenica 21 giugno 2020
Parole d'ordine del progetto: "volontà", "rete sociale", "comunità", "arte". Sono queste le armi che hanno permesso di realizzare il campetto da basket più colorato del mondo. Mancano solo pochi ritocchi per ultimare un progetto ambizioso di riqualificazione ed arte urbana, nato dalla collaborazione dell'istituto scolastico di via Pascoli, con la società dell'Olimpia Basket e con la Uisp Basilicata e realizzato dalla #TeamArt composta da Marica Montemurro, Luca Bia e Gianni Papapietro, che partendo dalle proposte artistiche degli alunni della scuola, hanno ideato il progetto grafico, realizzandolo direttamente sul campo da gioco. In pochi giorni quella che sembrava una lontana utopia è diventato realtà.
"Tra disegni e colori il nostro campetto, che diventerà luogo di aggregazione e di sport per l'area Spine Bianche, ha preso forma"- dicono entusiasti i responsabili del progetto.
Il progetto grafico ha l'obiettivo di esaltare la bellezza del gioco del basket, con l'inserimento di un tributo al grandissimo Kobe Bryant, campione sia sui campi di gioco che nella vita, scomparso tragicamente in un incidente in elicottero lo scorso gennaio. "Il nostro desiderio è donare alla scuola, ma anche al quartiere e all'intera città, una struttura sportiva sicura, fruibile, e perché no, anche bella, stimolando i cittadini a condividerne la gestione e la cura, perché siamo convinti che i linguaggi universali del gioco, dello sport e dell'arte siano volano di crescita per ogni comunità"- commentano soddisfatti i promotori dell'iniziativa.
"Tra disegni e colori il nostro campetto, che diventerà luogo di aggregazione e di sport per l'area Spine Bianche, ha preso forma"- dicono entusiasti i responsabili del progetto.
Il progetto grafico ha l'obiettivo di esaltare la bellezza del gioco del basket, con l'inserimento di un tributo al grandissimo Kobe Bryant, campione sia sui campi di gioco che nella vita, scomparso tragicamente in un incidente in elicottero lo scorso gennaio. "Il nostro desiderio è donare alla scuola, ma anche al quartiere e all'intera città, una struttura sportiva sicura, fruibile, e perché no, anche bella, stimolando i cittadini a condividerne la gestione e la cura, perché siamo convinti che i linguaggi universali del gioco, dello sport e dell'arte siano volano di crescita per ogni comunità"- commentano soddisfatti i promotori dell'iniziativa.